Tasse sul lavoro autonomo occasionale INPS
E’ possibile esercitare un’attività di lavoro autonomo senza aprire la partita Iva? La risposta è ovviamente SI ma entro certi limiti sfruttando le prestazioni di lavoro autonomo occasionali. Le prestazioni di lavoro occasionali rappresentano degli strumenti che possono utilizzarsi da tutti i soggetti che hanno la necessità di intraprendere attività lavorative sporadiche e saltuarie.
Si parla di attività minimali attraverso le quali un soggetto può guadagnare piccole somme di denaro senza avviare una vera e propria attività professionale e quindi senza aprire partita Iva.
E’ però utile sottolineare che la cosiddetta “prestazione occasionale” non sia l’alternativa alla Partita Iva ovvero la soluzione più comoda per fare attività professionali e commerciali senza adempiere ad annose pratiche burocratiche.
Le prestazioni di lavoro occasionale sono un sistema di lavoro particolarmente sfruttato ed apprezzato da coloro i quali, pur avendo un lavoro, trovano la possibilità di eseguire dei piccoli lavori extra per procurarsi un guadagno supplementare.
Può essere utile anche per chi è disoccupato e riceve qualche offerta di lavoro professionale o, soprattutto, quando si decide di avviare una libera professione senza avere ancora l’intenzione di aprire partita Iva, per valutare la fattibilità della professione stessa.
E’ ovvio che, laddove l’attività di lavoro dovesse diventare continuativa e, soprattutto, superare i limiti imposti per l’attività occasionale, sarà obbligatorio aprire la partita Iva.
Per regolamentare questo tipo di rapporto è necessario che le prestazioni occasionali siano formalizzate attraverso un vero e proprio contratto di lavoro autonomo occasionale con le seguenti caratteristiche:
- Mancanza di continuità e abitualità della prestazione di lavoro autonomo;
- Mancanza di coordinamento della prestazione.
Qualora mancasse anche soltanto una di queste due caratteristiche, l’attività di prestazione occasionale si trasformerebbe in attività di lavoro dipendente oppure autonomo con partiva Iva.
In questo articolo vediamo quando è possibile utilizzare questa formula oppure è necessario aprire partiva Iva.
Indice:
- Come funziona il contratto di prestazione occasione
- Chi può utilizzare il contratto di prestazione occasionale
- Chi non può utilizzare il contratto di prestazioni occasionali
- Limite compensi del contratto di prestazione occasionale
- Aumento limiti compenso per prestazioni occasionali per pensionati, studenti e disoccupati
- Quanto spetta, in termini di retribuzione, al lavoratore autonomo occasionale
- Come attivare il contratto di prestazione occasionale
- Come accedere ai servizi per le prestazioni di lavoro occasionali
Come funziona il contratto di prestazione occasione
E’ il nuovo contratto che regolamenta le prestazioni di lavoro occasionale ossia quelle attività che si svolgono in modo sporadico e saltuario da determinati prestatori d’opera nei confronti di professionisti, imprese e lavoratori autonomi.
Le nuove disposizioni messe in atto dal governo Gentiloni hanno reintrodotto due tipologie di voucher utilizzati per il lavoro occasionale:
- Il contratto di prestazione occasionale: i cosiddetti voucher PrestO che sta per “prestazione occasionale” per imprenditori, professionisti, autonomi, ecc. che possono inquadrare e pagare questo tipo di lavoratori;
- Il libretto famiglia: sono i voucher che famiglie e privati possono utilizzare per le prestazioni occasionali di lavoratori come: colf, badanti, e ripetizioni scolastiche.
Chi può utilizzare il contratto di prestazione occasionale
Sono professionisti, lavoratori autonomi, associazioni, imprenditori, fondazioni e altri enti di natura privata a poter sfruttare il contratto di prestazione occasionale.
Sono compresi tutti i datori di lavoro con meno di 5 dipendenti a tempo indeterminato, le associazioni e le ONLUS. Il lavoratore autonomo occasionale svolge per un committente un servizio, un lavoro proprio senza alcun vincolo di subordinazione, fatta eccezione per le richieste relative al singolo lavoro che devono essere, ovviamente, impartite ma senza che il lavoratore occasionale venga in qualche modo inserito nell’organizzazione del committente.
L’elemento che contraddistingue, ed è essenziale, per definire questo tipo di contratto è la natura occasionale della prestazione che consente al professionista di poterla effettuare senza l’apertura della partita Iva.
Chi non può utilizzare il contratto di prestazioni occasionali
Non è concesso l’utilizzo di contratti a prestazioni occasioni ai seguenti soggetti: imprese edili e affini, imprese con attività di escavazione o di lavorazione di materiale lapideo, imprese del settore delle miniere, cave e torbiere, appalti di opere o servizi, in agricoltura, con alcune deroghe.
Inoltre, non è possibile sfruttare il cosiddetto “PrestO” per i lavoratori con i quali il committente ha avuto negli ultimi 6 mesi, un rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa.
Limite compensi del contratto di prestazione occasionale
Nel rispetto dei limiti descritti in precedenza, attraverso il contratto di prestazione occasionale, un committente può acquisire, con modalità piuttosto semplificate, prestazioni di lavoro saltuarie, appunto occasionali, di ridotta entità da lavoratori o professionisti senza partita Iva.
Dal 2018 sono stati modificati i limiti di questo tipo di contratto che da un punto di vista economico in riferimento al un anno (1 gennaio – 31 dicembre) sono i seguenti:
- per ciascun prestatore, compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;
- per ciascun utilizzatore, compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;
- prestazioni in favore del medesimo utilizzatore, compensi di importo non superiore a 2.500 euro.
Gli importi sono da intendersi al netto di quello che percepisce il lavoratore stesso quindi esclusi i contributi, i premi assicurativi e i costi di gestione.
Non è possibile utilizzare il lavoro occasionale da parte di lavoratori che abbiano, negli ultimi 6 mesi, già lavorato dal committente, sia come lavoratori subordinati che come collaborazione coordinata e continuativa.
Aumento limiti compenso per prestazioni occasionali per pensionati, studenti e disoccupati
La misura del compenso per cui sarà possibile avvalersi o svolgere prestazioni di lavoro occasionale viene aumentata del 75% per le per le seguenti categorie di prestatori:
- Pensionati di vecchiaia o di invalidità;
- Giovani con meno di venticinque anni di età, iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università;
- persone disoccupate;
- percettori di prestazioni integrative del salario, di Reddito di Inclusione o altre prestazioni di sostegno del reddito.
Quanto spetta, in termini di retribuzione, al lavoratore autonomo occasionale
Il lavoratore occasionale deve essere pagato tramite i voucher PrestO, o mediante contratto di prestazione occasionale 2018 inps, grazie al quale potrà beneficiare, oltre alla retribuzione anche ad:
- assicurazione per gli invalidi, vecchiaia e superstiti;
- assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Il compenso che spetta al prestatore d’opera non può essere inferiore a 36 euro al giorno pari al lavoro di 4 ore. Questo significa che qualunque accordo. relativamente al compenso, tra utilizzatore e prestatore non potrà mai essere inferiore ai 9 euro l’ora, eccezion fatta per il settore agricolo.
Al compenso spettante al prestatore si applicano alcuni oneri a carico dell’utilizzatore:
- la contribuzione alla Gestione Separata, nella misura del 33% ovvero 2,97 euro;
- l’assicurazione INAIL, nella misura del 3,5% ovvero 0,32;
- oneri di gestione e di erogazione compenso al prestatore: +1,0 %.
Quindi 9 euro + 2,97 euro + 0,32 euro= 13,29 euro a carico dell’impresa.
Come attivare il contratto di prestazione occasionale
Per attivare il contratto di prestazione occasionale datore di lavoro e lavoratore, sia nel caso di Libretto Famiglia che contratto di prestazione occasionale, si dovranno registrare sulla piattaforma gestionale accedendo con:
- PIN INPS;
- SPID;
- Carta Nazionale dei Servizi o CNS.
Dal luglio del 2017 è stata attivata ed è fruibile la gestione relativa al servizio per la richiesta dei nuovi voucher relativi alle prestazioni di lavoro occasionale: Libretto Famiglia e PrestO.
Per accedere accedere alla piattaforma e utilizzare il servizio è necessario registrarsi accedendo con le credenziali INPS, SPID o Carta Nazionale dei Servizi e altresì tramite contact center INPS Gratuito da telefono fisso – 803164.
Dopo aver effettuato l’accesso nella sua area riservata il lavoratore dovrà indicare la modalità di pagamento prescelta con la quale l’INPS lo pagherà entro il 15 del mese successivo.
Tra i metodi proposti, il lavoratore potrà scegliere:
- Accredito diretto su Conto Corrente Postale o Bancario, Libretto Postale con IBAN;
- Bonifico domiciliato presso gli uffici postali;
Dal canto suo il datore di lavoro sia per il Libretto Famiglia che per il PrestO dovrà fare una comunicazione attraverso il portale, almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione, inviando i seguenti dati:
- dati del lavoratore;
- compenso pattuito;
- luogo di svolgimento della prestazione;
- data e ora di inizio e di termine della prestazione;
- settore di impiego del lavoratore;
- altre informazioni per la gestione del rapporto di lavoro.
Sarà possibile annullare la comunicazione entro 3 giorni e anche il lavoratore ne riceverà notifica e potrà confermare l’avvenuta prestazione tramite il sito dell’INPS.
Come accedere ai servizi per le prestazioni di lavoro occasionali
Il link per accedere ai servizi relativi ai contratti di prestazione di lavoro occasionale sono i seguenti:
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