Come aprire, gestire e quante tasse paga una società semplice
Quando due o più persone si accordano per svolgere un’attività imprenditoriale allo scopo di dividerne gli utili e ogni socio deve prestare un contributo alla società sia esso sotto forma di denaro, beni in natura o prestazioni di lavoro, parliamo di società.
Nelle società sono necessarie:
- l’esercizio effettivo di un’attività economica in comune da parte di coloro che la costituiscono e che direttamente o indirettamente la gestiscono;
- la stipula di un contratto di società tra le persone che insieme svolgeranno l’attività economica.
Il contratto con il quale si dà vita alla società si chiama atto costitutivo, redatto da un notaio che deve comprendere:
- l’oggetto sociale ovvero la descrizione delle attività che possono essere svolte dalla società;
- Lo statuto che è parte integrante dell’atto costitutivo che detta le regole generali per il funzionamento della società e definisce le cariche sociali;
- La ragione sociale seguita dalla forma societaria, la sede sociale e le sedi secondarie;
- Le generalità dei soci;
- I conferimenti effettuati da ciascun socio;
- Le norme per la ripartizione degli utili;
- La durata della società.
Nella costituzione di una società è importantissimo avere le idee chiare sulla forma giuridica che si intende adottare, documentandosi per evitare di doversi pentire in un secondo tempo, in cui sarà sempre possibile cambiare, ma con costi elevati ed eventuali problemi di ordine organizzativo e fiscale da non sottovalutare.
E’ comunque opportuno tener presente di questi elementi prima di effettuare la scelta:
- la responsabilità patrimoniale;
- la convenienza fiscale;
- le prospettive economiche e finanziarie dell’attività aziendale;
Indice:
La società semplice
La società semplice (s.s.) è la forma più elementare di società di persone. E’ adatta per avviare attività non commerciali, pertanto viene utilizzata per la maggior parte dei casi nelle attività agricole, per la gestione di patrimoni immobiliari, attività di tempo libero o in altre forme che comportano contenuto rischio di impresa.
Con questo regime societario è consentito a più persone di collaborare nell’amministrazione dell’attività economica, nell’assunzione delle scelte imprenditoriali partecipando successivamente alla ripartizione degli utili e assumendo le responsabilità imprenditoriali.
Nella società semplice i soci assumono una responsabilità illimitata e solidale per le obbligazioni societarie (sono quindi responsabili personalmente al pari della società per tutti i debiti contratti), ad eccezione di quelli che espressamente decidono di non assumere tale responsabilità essendone di conseguenza esclusi mediante atto pubblico.
Dei debiti della società risponderanno pertanto il patrimonio sociale e l’intero patrimonio personale di tutti i soci, anche se, a differenza delle altre forme societarie, la società semplice non è soggetta al fallimento.
L’amministrazione della società, salvo diverse indicazioni sull’atto costitutivo, spetta a ciascun socio in modo disgiunto (senza la necessità della firma di tutti i soci) dagli altri.
Come aprire una società semplice
Le pratiche burocratiche per avviare una società semplice sono:
- atto notarile o scrittura privata autenticata;
- iscrizione nella speciale sessione del Registro delle imprese;
- conto corrente intestato alla società in cui conferire il denaro versato dai soci anche se non è richiesto un capitale minimo.
Il costo per la costituzione di una società semplice è di 156 € di imposta di bollo, 200 € di imposta di registro oltre all’onorario del commercialista. Sono da aggiungere inoltre 290 € come costi per la Camera di Commercio.
Vantaggi e svantaggi della società semplice
Vediamo nel dettaglio di esaminare quali sono i vantaggi di questo tipo di società:
- reddito imputato ai soci in base alle quote di partecipazione: un aspetto che descritto in questo modo potrebbe voler dire tutto e niente, ma nello specifico caso di una società semplice, che non può svolgere attività commerciale ma soltanto di gestione, spesso di immobili, può voler dire un grosso risparmio in termini di imposte. Questo perché, di per se, la società semplice non paga imposte in quanto viene tassata per trasparenza e gli utili vengono attribuiti ai soci in base alle loro quote di partecipazione. La cosa importante da sottolineare è che per la tipologia di società e di utilizzo che normalmente si fa di una società semplice, costituirla con più soci permetterebbe di frazionare il reddito su più soggetti andando ad abbassare le aliquote impositive;
- poche formalità di costituzione: la costituzione di una società di questo tipo è improntata su criteri di massima semplicità infatti, il contratto non è soggetto a particolari forme ma viene stilato in base alla natura dei beni che vengono conferiti al suo interno. Perchè si possa costituire una società semplice è sufficiente che ci sia l’impegno dei soci e la volontà di svolgere insieme un’attività economica non commerciale ma comunque a scopo di lucro. Sarà necessaria l’iscrizione presso il Registro Imprese in una apposita sezione speciale che avrà solamente funzione di certificazione anagrafica di pubblicità. Ma la cosa più degna di nota relativamente a questo aspetto è la possibilità, non essendo previste particolari forme di costituzione, di aprire la società semplice anche verbalmente (anche se sarebbe opportuno comunque stilare un documento scritto). La forma scritta è comunque richiesta quando all’interno della società semplice verranno conferiti immobili, o il godimento degli stessi per più di 9 anni;
- disponibilità di più persone: un vantaggio tipo delle attività svolte in forma societaria ma ancor più evidente in una società semplice. Il suo carattere non commerciale fa si che il reddito di una società di questo tipo possa derivare soltanto dai beni conferiti al suo interno. Unire le forze di più persone, con idee e competenze diverse, potrebbe davvero aiutare i soci a far fruttare al massimo i loro beni mobiliari e immobiliari conferiti all’interno della società;
- poche formalità di gestione: uno dei vantaggi principali di questo tipo di società è la quasi totale assenza di formalismo, infatti, la società semplice non ha bilanci, non deve compilare libri e/o registri particolari, non ha organi societari e ogni socio (salvo diversa disposizione statutaria) è amministratore in via disgiunta dagli altri e non deve compiere alcun tipo di adempimento se non quelli fiscali. Tra l’altro l’autonomia statutaria permette ai soci di regolare la struttura organizzativa e i loro rapporti a seconda delle loro esigenze;
- non è soggetta al fallimento: non potendo esercitare alcuna attività commerciale, la società semplice non è soggetta al fallimento;
- i beni al suo interno non sono aggredibili dai creditori di uno dei soci: i creditori particolari del socio, sinché dura la società non possono aggredire il patrimonio sociale per soddisfarsi, ma soltanto quello che è nelle reali disponibilità del socio.
Passiamo ora agli svantaggi della società semplice:
- responsabilità illimitata e solidale dei soci: come in tutte le società di persone anche la società semplice non ha autonomia patrimoniale perfetta e, pertanto, i soci sono responsabili in modo solidale ed illimitato di tutte le obbligazioni poste in essere dalla società. Non svolgendo attività commerciale è chiaramente più difficile che una società semplice possa avere grossi debiti che potrebbero comunque derivare dalla manutenzione dei beni conferiti al suo interno. Se le rendite di questi beni non dovessero bastare a coprire i costi della società, a quel punto, dovrebbero intervenire i soci;
- impossibilità ad esercitare attività commerciali: la natura stessa della società semplice la inibisce all’esercizio di qualunque attività commerciale e questo riduce di gran lunga la sfera di applicazione di tali società, utilizzate per lo più per l’esercizio di attività agricole e l’attività di gestione immobiliare che non si configuri con il semplice godimento degli stessi;
- limitata affidabilità creditizia: questo dipende molto dai beni conferiti al suo interno, ma è chiaro che non svolgendo alcuna attività commerciale non sarà semplice ottenere dei finanziamenti senza l’intervento e le garanzie dei soci.
Tassazione della società semplice
La società semplice viene considerata un soggetto autonomo rispetto ai soci per cui è necessaria la determinazione del reddito d’esercizio tramite una relativa dichiarazione dei redditi.
Il trattamento fiscale è analogo a quello della persona fisica e può produrre qualsiasi tipo di reddito ad eccezione dei redditi di impresa per i quali esiste il divieto normativo come specificato.
Il reddito verrà poi ripartito tra i soci proporzionalmente alle rispettive quote societarie che pertanto dovranno pagare l’IRPEF con aliquote che vanno crescendo da un minimo del 23% ad un massimo del 43%.
Per quanto concerne l’IRAP, le società semplici sono obbligate a pagarla solo in caso di svolgimento di attività professionali artistiche o agricole.
Perché aprire una società semplice?
Leggendo questo articolo ti starai chiedendo:
- “perchè dovrei avere la necessità di aprire una società semplice se non può esercitare alcuna attività di tipo commerciale?“
- “a cosa potrebbe servirmi una società di questo tipo?”
In effetti, in apparenza sembrerebbe quasi inutile aprire un’impresa che non può esercitare attività commerciali anche se la vera funzione delle società semplici è di tutta altra natura: le società semplici infatti vengono utilizzate come dei veri e propri contenitori all’interno del quale è possibile inserirvi e tutelare tutti i beni di proprietà, ad esempio di una famiglia.
Cerco di essere più chiaro: esaminando i vantaggi della società semplice voglio porre l’attenzione sull’ultimo, non in ordine di importanza, inserito nel mio elenco ovvero:
- i beni al suo interno non sono aggredibili dai creditori particolari di uno dei soci.
Se ancora non si è capito quanto sia importante questo concetto lo vado ad esporre per far capire la potenza e l’utilità di questo strumento. Una società semplice, grazie a questo aspetto, diventa un efficace strumento per blindare e gestire i beni conferiti al suo interno da parte dei soci.
Beni personali che se non inseriti in questo contenitore sarebbero aggredibili da eventuali creditori del socio oppure, qualora lo stesso eserciti attività commerciali attraverso altre imprese, e le stesse fossero in crisi o dovessero fallire.
Una società semplice non può svolgere attività commerciali e quindi non potrà mai fallire e, pertanto, tutti i beni facenti parte del patrimonio del socio, conferiti al suo interno saranno intoccabili da chiunque e per nessun motivo al mondo, a meno che non si metta in piedi questa società quando siano presenti già dei problemi e con il solo scopo di sottrarre dei beni dall’aggressione di creditori, banche e Fisco.
Altro punto fondamentale che la rende uno strumento potentissimo è quello fiscale, infatti, la SS non paga alcuna tassa e se matura degli utili, gli stessi verranno imputati per trasparenza ai soci, non è mai soggetta a verifiche fiscali per verificare se i ricavi o il volume d’affari risulti coerente con la realtà in quanto non è una società commerciale e non fa alcuna vendita.
Tra l’altro, non avendo carattere commerciale, non è necessario che la società semplice presenti alcuna dichiarazione dei redditi se nel corso dell’anno non ha prodotto utili.
Praticamente, una società semplice potrebbe tranquillamente sostituirsi ad una holding utilizzata come cassaforte per il patrimonio di famiglia.
Per quanto riguarda la determinazione del reddito di una società semplice immobiliare utilizzata come contenitore dei beni della famiglia si sommano i redditi appartenenti a ciascuna categoria:
- Redditi fondiari;
- Plusvalenze di natura immobiliare
Società semplice e pianificazione successoria
E’ possibile rendere particolarmente flessibile la pianificazione successoria attraverso l’utilizzo di una società di questo tipo, infatti, i beni confluiti al suo interno saranno di proprietà dei soci pro-quota e la disciplina stabilisce che è possibile, in caso di morte sarà possibile liquidare la quota del decuius in modo meno rigido e più flessibile.
Sarà ad esempio possibile limitare la circolazione delle quote soltanto nell’ambito familiare considerando solo i consanguinei ed escludendo eventuali parenti aggiunti: la moglie e i suoi familiari, ad esempio, che potranno vedersi liquidata la quota di partecipazione del defunto ma mai mettere le mani sui beni all’interno della società.
Vi si possono inoltre inserire eventuali clausole per la tutela dei figli portatori di handicap oppure per limitarne l’accesso ai figli ritenuti non idonei alla gestione della ricchezza familiare.
Per questi motivi la società semplice può essere considerata come una vera e propria alternativa al trust che consente, inoltre di non spossessarsi in maniera così definitiva dei propri beni immobili, ad esempio, come nel trust ma di metterli in una sorta di cassaforte di famiglia, dove potranno essere al riparo da tutte le insidie derivanti dai rischi di impresa o dai debiti personali di ciascun socio.
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Daniele Saitta
Novembre 17, 2021 @ 13:52
salve, una società semplice potrebbe acquistare un immobile e poi successivamente rivenderlo?
eventuale plusvalenza come è equiparata? come le persone fisiche?
grazie
Daniele
francesco
Gennaio 8, 2021 @ 11:57
Mi scusi per la domanda sciocca……..
avendo conferito il mio patrimonio immobiliare nella SS….se dimentico di pagare IMU….cosa accade?
francesco del piano
Luglio 16, 2020 @ 13:33
ottimo articolo , volevo sapere per il mio caso, io una società snc commerciale nell’eventualità dovessi fallire con la snc le quote che avrei società semplice (s.s.) immobiliare i miei creditori potrebbero essere “attaccate”? grazie
Omar Cecchelani
Luglio 16, 2020 @ 15:26
Nelle società semplici, il creditore del socio può chiedere la liquidazione della quota, se gli altri beni sono insufficienti a soddisfare i suoi crediti. Pur essendo consentita la liquidazione della quota, non è comunque ammessa, per le società semplici, l’espropriazione della stessa, se le quote non sono liberamente trasferibili. Il creditore può però promuovere atti conservativi o esecutivi sulla quota di utili spettanti al socio.
Franco
Settembre 4, 2020 @ 13:01
idealmente per essere sicuri non non farsi pignorare le quote queste andrebbero intestate ad una fiduciaria oppure ad una LTD estera, conferma?
Fabrizio Germoni
Aprile 8, 2020 @ 08:43
Ottimo, sintetico, comprensibile; ha bisogno, naturalmente, di ulteriore approfondimento, tipo: modalità di recesso di soci, il mero godimento, nuove acquisizioni o vendita di nuovi beni, di beni già intestati al singolo, conferimento o godimento di beni intestati a società.
Giovanni
Febbraio 21, 2019 @ 19:47
Reddito imputato ai soci in base alle quote di partecipazione. In una societa semplice agricola vorrei sapere quale è il reddito da imputare?
Paolo
Giugno 5, 2018 @ 15:00
L’articolo è molto chiaro e semplice da leggere, non ho però capito se questo tipo di società può andare bene per le mie esigenze.
Provo a fare qui a formulare una richiesta, nel caso, una risposta sarà gradita.
Abito in un condominio in cui il garage sottostante è proprietà di un ente di previdenza il quale, a breve, lo alienerà. So che per poterlo acquistare è necessario costituirsi in società, ma non so di preciso che tipo di società
Grazie
Fulvio
Novembre 5, 2017 @ 22:09
Ho apprezzato molto il tuo articolo e la chiarezza con cui hai esposto l’argomento. Mi hai fornito una buona idea per risolvere un problema di tasse e Inps relativamente al seguente argomento:
Vorrei creare una società di famiglia con moglie e figli che si limita a partecipare in quote ad altre aziende di capitali (srl, spa, ecc.) godendo dei soli utili prodotti da tali partecipazioni (una piccola holding finanziaria senza velleità di controllo).
In questa fattispecie la Società semplice può essere lo strumento giusto e quali sono le incombenze fiscali (INPS, IVA, IRPEF, ecc.)
Grazie