Come scegliere il miglior commercialista per la tua attività

Scritto da Omar Cecchelani in Imprese

Sembrerebbe una cosa secondaria, ma è uno degli aspetti fondamentali di un’attività vincente: un commercialista capace, che sappia farti risparmiare tempo e soldi, ma soprattutto che sia in grado di metterti al riparo da spiacevoli sorprese.

E allora come fare per trovare il commercialista giusto?

In questo punto della guida ti darò qualche indicazione per evitare di affidarti ad occhi chiusi al primo che capita. Trovare la persona giusta, quella può fare al caso tuo, non è semplice e lo dimostra il fatto che sono in crescendo i titolari di partita IVA che si dichiarano insoddisfatti del lavoro del proprio consulente:

  • lamentano un costo eccessivo;
  • sottolineano una difficoltà nel farsi capire;
  • evidenziano scarsa reperibilità e la non disponibilità a spiegare il lavoro svolto;
  • ma soprattutto “fa pagare troppe tasse”.

Diciamo che nella maggior parte dei casi il commercialista è solo la persona a cui si consegnano le fatture e da cui si vanno a ritirare gli F24 da pagare, senza che si riceva spiegazione alcuna di cosa si stia pagando, perchè lo si sta pagando e nessuna consulenza su risparmio fiscale o eventuali migliorie gestionali.

E allora cosa quali sono i parametri che dobbiamo considerare allorchè si pone questo tipo di scelta?

1) Sappia usare internet: sembra una stupidaggine perchè un commercialista può essere bravo anche se non utilizza il web, ma pensa a quanto tempo si può risparmiare se per mettersi in contatto con lui è possibile utilizzare skype, oppure per spedirgli un documento usare la mail, cosi come per qualsiasi altra comunicazione! Al tuo posto eviterei quelli che alla domanda “posso mandarle una mail?” rispondono “no grazie meglio la carta!”. Siamo nel 2015 e la tecnologia può farti risparmiare tempo, soldi e inutili viaggi superflui.

2) L’importanza della prima impressione: il tuo commercialista deve diventare innanzitutto una persona di tua piena fiducia, uno che capisca quali sono le tue esigenze e si cali perfettamente nella realtà del tuo business. Per esempio, se il tuo business è guadagnare sul web, ti sconsiglio di scegliere un commercialista che non è in grado di accendere il computer. Non potrà mai capire l’importanza del tuo lavoro, tenderà sempre a snobbarlo a favore di quelli tradizionali e non entrerà mai in perfetta empatia con tuo modo di essere. Un buon commercialista è in grado di suggerirti una buona strategia di crescita, discutere con te circa i tuoi obbiettivi e saperli valutare in modo oggettivo, non cadendo dalle nuvole quando provi a spiegare quale sia il tuo business. Ma soprattutto deve ispirarti fiducia, perchè il primo impatto è fondamentale per un rapporto di lavoro produttivo per entrambi.

3) Parli come mangia: altra cosa che sembra scontata, perchè un commercialista ti parlerà di argomenti che tu difficilmente conoscerai come lui, fate un mestiere diverso, ma proprio per questo dev’essere bravo ad adeguare il proprio linguaggio facendoti capire il messaggio che vuol far passare, cosa devi pagare, perchè lo devi pagare, come potresti fare per risparmiare, ecc. Non c’è nulla di più umiliante che ricevere delle risposte piene di tecnicismi che non ti consentono di comprendere cosa voglia dirti.

4) Conosca il settore: è importante sapere che il commercialista non è un “tuttologo” e vista la varietà di attività che esistono e che lui può gestire, sarà molto importante trovare un consulente che gestisca altre imprese nel tuo stesso settore. In questo modo avrai risposte molto più veloci perchè non dovrà andarsi a documentare ogni volta, suggerimenti che può darti in base alle esperienze con altri clienti, e addirittura metterti in contatto con potenziali partner che fanno il tuo stesso lavoro. Gestire la contabilità di un calzolaio non è come gestire un cliente che fa business online.

5) Riesca a prevenire anzichè curare: proprio come un medico, il tuo commercialista dev’essere capace di saper anticipare gli eventi, nel senso che: quando arriva la sua telefonata in cui vieni informato che dovrai pagare una mazzata di tasse ed è già troppo tardi per rimediare, significa che non ha fatto bene il suo lavoro. Un buon commercialista è in grado di tenere sotto controllo i costi e i ricavi della tua impresa almeno trimestralmente e avvisarti quando è il caso di fare degli investimenti o rimandare l’emissione di una fattura. La prevenzione a livello fiscale può fare la differenza!

6) Dev’essere una persona disponibile: non c’è niente di peggiore che avere soggezione di un proprio collaboratore di fiducia e siccome il commercialista deve essere inquadrato come un elemento di questo tipo, è necessario che non si crei un muro tra te e lui. Sarebbe utile poterlo contattare ogni volta che vuoi per poter discutere con lui circa i tuoi dubbi e le tue perplessità senza doverti mai porre la domanda “è proprio necessario disturbarlo?”. Se non ti è chiara una nuova legge o un decreto appena uscito, devi sentirti tranquillo se lo chiami al telefono o gli mandi una mail. Se non dovesse risponderti e sarai costretto a chiamarlo più volte, o magari lo farà in modo veloce e quasi scazzato, significa che non è il consulente che fa al caso tuo.

7) Non il più economico ma quello col tariffario più chiaro: è molto importante trovare la persona giusta più che la meno cara, ciononostante è fondamentale che all’inizio del rapporto sia ben chiaro il tariffario di tutte le prestazioni che normalmente il professionista deve eseguire durante l’anno, perchè capita spesso di partire con una cifra annuale relativamente bassa che viene ritoccata ogni qualvolta che si chiede qualche prestazione aggiuntiva come la compilazione delle dichiarazioni fiscali periodiche. Chiedi sempre il suo tariffario comprendendo anche le operazioni che vanno al di la della gestione annuale!

Ricordati di non cercare il più economico o l’amico del papà che con 500 euro l’anno fa tutto, perchè dietro ad una cifra cosi esigua si celano sicuramente svariate carenze a livello gestionale che pagherai al fisco quando ti presenterà gli F24.

Un buon commercialista merita di essere pagato bene: non spaventarti se la sua richiesta sarà di 800/900 euro annui perchè i 200 euro che magari pagherai in più rispetto all’amico del papà serviranno a farti star tranquillo e la tua serenità non ha prezzo!

Questi sono i 7 consigli di cui è utile tener conto quando si sceglie un commercialista, ma anche per chi ha già un’attività ed è scontento dell’operato del suo consulente, che probabilmente non rispetta almeno 3 dei punti trattati in questa guida e non dovrebbe farsi problemi a pensare ad un cambio in corsa.

Sembra un paradosso ma sono molte di più le persone che divorziano dalla propria moglie piuttosto che quelle che mandano a quel paese il proprio commercialista! Perchè? In fondo è più semplice e meno costoso affidarsi a persone che possono farci risparmiare qualcosa piuttosto che portarci appresso la zavorra di un consulente che non fa il consulente, di un professionista che non ci aiuta e ci presenta soltanto il conto sia con gli F24 che con le sue parcelle!

   

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1 Comment
Tiziana

Settembre 5, 2019 @ 23:45

Reply

Grazie mille per la spiegazione molto esauriente,mio marito sta’ al 4 commercialista e ogni volta è quello sbagliato, stiamo ancora pagando gli sbagli degli altri.

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