Quali Stati permettono la doppia cittadinanza e come la si ottiene

Scritto da Omar Cecchelani in Famiglia

La doppia cittadinanza è una questione sempre aperta, non passa mai di moda soprattutto adesso che la mobilità dei cittadini stranieri tra i Paesi è cresciuta. Naturalmente ci sono dei vincoli per ottenerla e non tutti i Paesi consentono questa fattispecie.

Diversi Stati infatti la vietano, molti altri sono decisamente più tolleranti. Di seguito ecco la lista degli Stati che, secondo le loro leggi e particolari condizioni, permettono la doppia cittadinanza:

  • Albania: l’ordinamento giuridico albanese permette ai propri cittadini l’acquisizione di qualunque altra cittadinanza, senza perdere quella albanese;
  • Argentina: i cittadini con la doppia cittadinanza sono riconosciuti quali cittadini argentini soltanto all’interno dei confini dello Stato e possono entrare in Argentina esclusivamente usando il passaporto del proprio Paese. L’Argentina ha stipulato accordi di doppia cittadinanza con Spagna e Italia. Nessuno può rinunciare alla cittadinanza argentina, quindi a un cittadino dell’Argentina è preclusa la possibilità di avere un passaporto di un Paese che chiede esplicitamente la rinuncia ad altre cittadinanze;
  • Australia: agli australiani è consentita la cittadinanza di altri Paesi se permesso dai regolamenti di questi Paesi, ma in Australia i cittadini australiani hanno l’obbligo di rispettare le norme australiane in qualsiasi momento;
  • Bangladesh: in questo Paese la doppia cittadinanza è permessa in specifiche situazioni, alle persone che non siano cittadini di un Paese SAARC. Queste persone con doppia cittadinanza del Bangladesh hanno l’opportunità, non l’obbligo, di chiedere un certificato per legalizzare l’impiego del passaporto straniero;
  • Belgio: a partire dal 2008 l’ordinamento giuridico belga permette ai propri cittadini l’acquisizione e il possesso di un’altra cittadinanza, mantenendo la cittadinanza del Paese originario;
  • Bosnia – Erzegovina: ai cittadini della Bosnia ed Erzegovina è permesso acquisire più di una cittadinanza, secondo dei precisi accordi stipulati con altri Paesi. Ad oggi sono stati ratificati accordi con Svezia, Serbia e Croazia;
  • Brasile: è permessa la doppia cittadinanza nell’ipotesi in cui quella straniera venga acquisita automaticamente dal soggetto (es: per nascita) o nel caso in cui il Paese interessato richieda la naturalizzazione affinché la persona rimanga residente. Nelle altre ipotesi, il Governo ha facoltà della revoca della cittadinanza, anche se in genere la cosa avviene solamente in situazioni particolari o su domanda;
  • Bulgaria: permessa soltanto per nascita ai cittadini dell’Unione Europea, della Svizzera e ai rispettivi coniugi dei cittadini della Bulgaria. I soggetti naturalizzati non appartenenti a uno dei gruppi sopra riportati devono rinunciare a qualsiasi altra cittadinanza;
  • Cambogia: in questo Paese l’opportunità è data dal 1996. Tuttavia il Parlamento cambogiano dall’ottobre 2021 vieta ai soggetti che ricoprono alte cariche la possibilità di avere un’altra cittadinanza;
  • Colombia: è riconosciuta ai colombiani la possibilità di altre cittadinanze per naturalizzazione o nascita;
  • Croazia: per i croati è prevista la doppia cittadinanza. Nel caso in cui la cittadinanza croata venga acquisita tramite la naturalizzazione è prevista la rinuncia alla cittadinanza dell’altro Paese, anche se in alcune circostanze la rinuncia non è applicabile;
  • Cuba: con la modifica alla Costituzione nel 2019 è stata prevista la possibilità di un’altra cittadinanza senza la perdita di quella cubana, anche se è stato stabilito che ai cubani nel Paese si applica soltanto la legge cubana;
  • Danimarca: a partire da settembre 2015, i danesi hanno l’opportunità di chiedere un’altra cittadinanza senza la perdita di quella danese;
  • Egitto: possibilità permessa solo con una preventiva autorizzazione governativa, un’opportunità preclusa al Presidente del Consiglio, ai suoi familiari, e ai parlamentari;
  • El Salvador: per nascita i salvadoregni possono avere la doppia o la multipla cittadinanza, a condizione che anche la legislazione dei Paesi stranieri lo permetta;
  • Gambia: ai cittadini gambiani nati in Gambia la doppia cittadinanza è permessa dal 2001. I soggetti naturalizzati del Gambia devono rinunciare ad altre cittadinanze e non hanno la possibilità di rivestire la carica di Presidente gambiano. I soggetti in possesso di più di una cittadinanza non hanno l’opportunità di candidarsi a Presidente;
  • Georgia: con le modifiche alle leggi georgiane del 2018 ai cittadini locali è permesso di mantenere lo status giuridico se, prima di ricevere un’altra cittadinanza, hanno ottenuto il parere positivo delle autorità della Georgia. Relativamente ai bambini che, per nascita hanno ottenuto un’altra cittadinanza, hanno diritto al passaporto georgiano fino al raggiungimento dei 18 anni. Per conservare ulteriormente la cittadinanza della Georgia, i legali dei bambini devono presentare con anticipo una formale istanza alle autorità locali;
  • Ghana: la doppia cittadinanza in Ghana è permessa dal 2000, ma esiste l’obbligo per i cittadini di comunicare alle autorità locali l’eventuale altra cittadinanza. Preclusa la possibilità a chi ricopre una carica pubblica o alte posizioni amministrative nei servizi giudiziari, di sicurezza e legislativi;
  • Honduras: stipulato un accordo con la Spagna. La costituzione honduregna dal 2022 è stata cambiata per permettere la doppia cittadinanza per nascita agli honduregni, mentre coloro naturalizzati non possono fruire di tale possibilità;
  • Italia: nel nostro Paese è permessa la cittadinanza doppia;
  • Kirghizistan: nell’ipotesi in cui acquisire la cittadinanza di un altro Paese non costituisca una contraddizione con la legislazione del Kirghizistan, i cittadini della Repubblica possono acquisire un’altra cittadinanza senza perdere quella originaria. La doppia cittadinanza nel Kirghizistan non viene riconosciuta quando un soggetto possiede la cittadinanza di un Stato confinante (Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Cina). La doppia cittadinanza non è consentita al Presidente, ai giudici, alle forze dell’ordine e ai deputati;
  • Lettonia: i cittadini in possesso della cittadinanza di uno Stato della Nato, dell’Unione Europea, nonché della Nuova Zelanda, del Brasile e dell’Australia, dal 2013 possono conservare anche quella lettone. I bambini della Lettonia hanno la possibilità di ottenere qualunque cittadinanza. In ogni caso, quando un cittadino lettone acquisisce la cittadinanza di un altro Paese deve comunicarlo alle autorità;
  • Libano: nonostante la legislazione libanese permetta la multipla cittadinanza ai propri cittadini, anche con cittadinanza straniera, per legge può essere richiesta la rinuncia alla cittadinanza estera;
  • Lesoto: grazie alla modifica alla costituzione del 2018 i cittadini del Lesoto possono acquisire qualunque altra cittadinanza;
  • Liechtenstein: i cittadini di questo Paese naturalizzati in altro Stato, se permesso dall’altro Paese, possono conservare anche la cittadinanza originaria;
  • Lussemburgo: ai lussemburghesi, dal 2009, è permesso avere un’altra cittadinanza senza perdere quella lussemburghese;
  • Mauritania: la doppia cittadinanza è permessa dal 2010, ma solamente previa autorizzazione governativa. I cittadini della Mauritania che ottengono la cittadinanza di un altro Paese senza l’autorizzazione rischiano la perdita della cittadinanza originaria;
  • Maurizio: coloro in possesso della cittadinanza mauriziana per origine hanno la possibilità della doppia cittadinanza, senza perdere quella mauriziana. La cittadinanza plurima non è consentita ai cittadini naturalizzati;
  • Messico: i cittadini nativi del Messico hanno l’opportunità di altre cittadinanze, ma devono uscire ed entrare dai confini in qualità di messicani. In alcune circostanze non hanno la possibilità di accettare una carica pubblica;
  • Nicaragua: la doppia cittadinanza è regolamentata dai trattati internazionali e dalla reciprocità. Lo Stato ha stipulato accordi con Italia, Argentina, Spagna e qualche altro Paese dell’America Centrale. Anche un bambino nato all’estero che acquisisce altrove la cittadinanza per nascita è riconosciuto come cittadino;
  • Pakistan: è permessa la doppia cittadinanza con Belgio, Australia, Bahrain, Danimarca, Canada, Finlandia, Egitto, Germania, Francia, Irlanda, Italia, Islanda, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Giordania, Siria, Norvegia, USA, Svizzera, Svezia e Regno Unito. Ai cittadini pakistani con doppia cittadina è preclusa la possibilità di ricoprire cariche pubbliche, dell’arruolamento militare ed è vietata la partecipazione alle elezioni;
  • Panama: per nascita i cittadini panamensi hanno la possibilità di acquisire un’altra cittadinanza e non possono né rinunciare né perdere quella di Panama. Cambiano le cose per i cittadini naturalizzati che non possono avere diverse cittadinanze e, che dopo l’acquisizione di una cittadinanza estera, rischiano la perdita della cittadinanza di Panama;
  • Perù: i cittadini nati nel Perù che ottengono un’altra cittadinanza non perdono quella peruviana, salvo nel caso in cui davanti alle autorità di Governo dichiarino la volontà di rinunciarvi;
  • Russia: l’ordinamento giuridico russo non impedisce il possesso di altre cittadinanze, ma nei tempi stabiliti è necessaria la segnalazione alle competenti autorità. I cittadini russi con anche un’altra cittadinanza sono ritenuti solamente come cittadini della Federazione;
  • Spagna: la doppia cittadinanza è permessa agli spagnoli che esprimono la volontà, entro 3 anni dall’acquisizione della cittadinanza straniera, di voler mantenere anche quella spagnola. Un concetto che non si applica nell’ipotesi in cui venga acquisita la cittadinanza di Paesi come Francia, Portogallo, Filippine, Andorra e Guinea Equatoriale. Uno straniero che acquisisce la cittadinanza della Spagna deve rinunciare alla precedente cittadinanza, tranne nel caso in cui sia cittadino di nascita della Francia, delle Filippine, di un paese dell’America Latina o della Guinea Equatoriale;
  • Svizzera: la cittadinanza straniera in Svizzera è permessa dal 1992 senza la necessità della rinuncia a quella svizzera, a meno che la normativa dell’altro Stato non impedisca la doppia cittadinanza;
  • Taiwan: la doppia cittadinanza non è vietata, tuttavia in questo caso è preclusa la stragrande maggioranza delle cariche di Governo. I soggetti naturalizzati hanno il dovere di rinunciare alle altre cittadinanze, a parte qualche raro caso.

La doppia cittadinanza è consentita anche in Armenia, nelle Barbados, nel Belize, in Bolivia, in Canada, in Costa Rica, a Cipro, in Kosovo, in Moldavia, in Marocco, a Malta, in Nuova Zelanda, in Mozambico, nelle Maldive, in Uruguay, nel Regno Unito e in Venezuela.

Questo è un elenco, al solo fine informativo, degli Stati che ammettono la doppia cittadinanza. Tuttavia, i Paesi spesso modificano le norme sulla materia, quindi per conoscere le regolamentazioni aggiornate è buona regola consultare con continuità i siti ufficiali dei Governi e delle ambasciate.

 

Doppia cittadinanza: Italia e Stati Uniti

Ma come sono i rapporti tra Italia e Stati Uniti in relazione alla materia in questione? Un italiano ha la reale possibilità di avere sia la cittadinanza italiana che quella americana. Per nascita, anche un americano può conseguire entrambe le cittadinanze, se però nasce da genitori italiani. La regolamentazione degli Stati Uniti non fa riferimento alla cittadinanza plurima né chiede ai cittadini di fare una scelta.

Inoltre, senza nessun rischio di perdere la cittadinanza americana, uno statunitense può naturalizzarsi in un altro Stato.

 

Doppia cittadinanza: come ottenerla

Ma come fare per ottenere la cittadinanza italiana? Come ricevere la cittadinanza doppia con i requisiti utili? Da questo punto di vista, è bene precisare subito come l’istanza vada presentata online, da alcuni anni infatti, non è ammessa la consegna dei moduli cartacei. La domanda deve essere corredata dalla seguente documentazione:

  • atto di nascita;
  • certificato penale dello Stato di origine, un attestato valido 6 mesi dalla legalizzazione. Un certificato da tradurre e legalizzare sempre;
  • certificato di soggiorno per il riconoscimento dello status di apolide o rifugiato;
  • ricevuta del versamento del contributo in favore del Ministero dell’Interno.

Inoltre, ai fini della cittadinanza italiana, è necessaria un’autocertificazione per dichiarare la situazione familiare, la data dell’ingresso nel nostro Paese, la residenza e i redditi degli ultimi anni. Potrebbero servire per la cittadinanza italiana e, quindi per la cittadinanza doppia, anche un’eventuale sentenza di adozione o l’attestato di cittadino italiano del genitore.

Per ulteriori notizie sulla domanda e per ogni altra utile informazione bisogna consultare il portale del Ministero dell’Interno, così da avere una panoramica completa e aggiornata sull’intera tematica e sapere come muoversi.

   

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