Quali sono e come ottenere i bonus del Family Act?

Scritto da Omar Cecchelani in Famiglia

Il Family Act è un’iniziativa nata grazie all’impegno congiunto del Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e della senatrice Nunzia Catalfo (ex Ministro del Lavoro). Si tratta di un pacchetto di misure approvato giovedì 11 giungo 2020 dal Consiglio dei Ministri e divenuto Legge il 6 aprile 2022 a seguito della votazione in Senato con 193 voti a favore.

Attraverso l’emanazione di numerosi provvedimenti, il Governo intende, nell’arco dei prossimi 24 mesi, esercitare le deleghe previste e raggiungere gli obbiettivi fissati dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza. Ciò significa introdurre aiuti per famiglie con figli a carico, giovani coppie, nonché sostenere la genitorialità e contrastare il calo demografico che da anni colpisce il nostro Paese.

Inoltre, sono previsti incentivi a favore di aziende che cercano di garantire maggior flessibilità a lavoratori genitori, per l’imprenditoria femminile e per chi intende avviare attività d’impresa nel sud Italia.

Andiamo dunque a scoprire quali sono le misure più importanti contenute nel Family Act 2022.

Indice:

 

Assegno Unico Universale

Grazie al Family Act per la prima volta in Italia viene introdotto l’Assegno Unico Universale. Senza dubbio rappresenta la misura di maggior rilevanza e, per certi versi, rivoluzionaria che ha già iniziato a elargire aiuti economici alle famiglie. Infatti, a partire da marzo 2022 funziona a pieno regime e prevede il riconoscimento di un contributo mensile a nuclei familiari con figli a carico fino a 21 anni di età, a prescindere dal reddito. Quest’ultimo aspetto è il sostanziale motivo per cui viene definito assegno universale.

L’agevolazione raggruppa e sostituisce la gran parte di detrazioni, bonus e benefici previsti fino al 31 dicembre 2021 per le famiglie. Fa eccezione il solo Bonus Asilo Nido rimasto in vigore e da aggiungere all’Assegno Unico Universale.

L’importo spettante alla famiglia varia da un minimo di 50 euro ad un massimo di 175 euro per ogni figlio a carico. Il calcolo dell’ammontare si basa sul reddito ISSE e dipende dal numero di figli che compongono il nucleo familiare. L’incentivo ha validità a partire dal 7° mese di gravidanza fino al compimento del 21° anno di età del figlio, a patto che il soggetto maggiorenne risulti ancora impegnato negli studi o disoccupato. Non sussiste alcun limite di età per i figli disabili. L’Assegno Unico Universale viene elargito anche in caso di affidamento o adozione.

 

Congedi parentali

Importanti novità riguardano anche i congedi parentali, nonché congedi di maternità e paternità. In tal senso, la finalità dei provvedimenti contenuti nel Family Act è rientrare negli standard suggeriti dalla Comunità Europea tramite la Direttiva UE 2019/1158.

Ciò significa stabilire un equilibrio tra le mansioni professionali svolte dal genitore e la sua vita familiare, ovvero combinare gli orari di lavoro con quelli delle attività da dedicare alla cura, crescita ed educazione dei figli.

Le modifiche più sostanziali riguardano:

  • possibilità di estendere il congedo parentale fino al compimento del 14° anno di età del figlio (limite alzato rispetto alla precedente soglia di 12 anni);
  • introduzione di una maggior flessibilità nella gestione dei congedi parentali, con trattamento preferenziale nei confronti di famiglie mono-genitoriali;
  • concessione di almeno due mesi di congedo parentale per ciascun figlio e attribuzione di premi nel caso il periodo di congedo venga equamente suddiviso fra entrambi i genitori;
  • permessi retribuiti pari a un minimo di 5 ore per sostenere colloqui genitore / insegnanti, oppure per accompagnare la donna in gravidanza alle visite mediche necessarie per il monitoraggio della maternità;
  • estensione della nuova disciplina sui congedi parentali anche a liberi professionisti e lavoratori autonomi.

Altre novità coinvolgono i congedi di paternità e maternità. Le più importanti sono:

  • aumento indennità obbligatoria per congedi di maternità;
  • equiparazione tra lavoratori privati e dipendenti delle pubbliche amministrazioni;
  • progressivo raggiungimento di un periodo di astensione dal lavoro di 90 giorni.

 

Detrazioni fiscali per figli studenti universitari

Il Family Act ha mantenuto la detrazione IRPEF per famiglie con studenti universitari a carico. In particolare, è possibile detrarre le spese per l’acquisto di testi universitari destinati a figli maggiorenni, i quali non possono sfruttare altri tipi di agevolazioni.

Inoltre, la famiglia ha diritto di beneficiare della detrazione sulla spesa sostenuta per il pagamento del contratto di locazione del figlio maggiorenne iscritto ad un corso universitario.

 

Agevolazione affitti giovani coppie

Le giovani coppie, vale a dire entrambi i soggetti con età inferiore a 35 anni, potranno presentare apposita domanda per ottenere un’agevolazione fiscale sull’affitto della prima casa.

Anche in questo frangente il contributo dovrebbe manifestarsi sotto forma di detrazione IRPEF di una parte della spesa sostenuta per corrispondere il canone di locazione.

 

Incentivi per le imprese

Il Family Act prevede alcune misure atte a favorire la flessibilità dei genitori lavoratori ed in particolare delle mamme. In buona sostanza si cerca di premiare le aziende più virtuose, ovvero che adottano iniziative al fine di offrire un ambiente di lavoro flessibile e attento alle esigenze dei dipendenti con figli a carico.

Il Governo avrà un occhio di riguardo anche per nuove realtà imprenditoriali costituite, per la maggior parte, da donne e soggetti che intendono avviare attività d’impresa nel Mezzogiorno.

 

Provvedimenti che entreranno in vigore entro 24 mesi

Come detto il Family Act è un pacchetto di misure con cui il Governo intende introdurre numerose agevolazioni. Oltre alle iniziative descritte in precedenza, alcune delle quali già operative, i prossimi interventi riguarderanno:

  • nuovi sostegni per figli affetti da patologie fisiche e disturbi dell’apprendimento;
  • incentivi a favore delle aziende che favoriscono smart-working e telelavoro;
  • ulteriori contributi per spese scolastiche e fini educativi;
  • implemento dei fondi per la copertura della retta per asilo nido (attualmente è possibile già usufruire del Bonus asili nido), micronido, scuola dell’infanzia e sezione sperimentale aggregata. Dovrebbero essere previsti anche contributi per famiglie che necessitano di assistenza domiciliare per figli con meno di 6 anni;
  • assegni per nuclei familiari numerosi.
   

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