Perchè il Trust come strumento di protezione patrimoniale?
Iniziamo con una domanda per voi: avete mai pensato che, dopo anni passati a faticare per costruire il vostro patrimonio, un giorno potrebbe arrivare qualcuno a fregarvelo? No, non parlo del vostro coinquilino che vi prende le patatine dalla dispensa. Parlo di eventi più drammatici come… la vita, i creditori se avete un’impresa, il Fisco O ancor peggio, le ex-mogli!
Ma non temete, esiste una soluzione. Il trust! Ora, se la parola “trust” vi fa pensare a un vecchio maggiordomo britannico con una spolverata di snobismo, beh, siete nel posto giusto. Oggi vi spiego comepotete proteggere il vostro duro lavoro da catastrofi come crisi familiari, fiscali e… amichevolmente legali.
E no, non è solo roba da miliardari o da personaggi che vediamo nei film con jet privati e isole tropicali. È un istituto molto più accessibile e versatile di quanto pensiate, utile sia per chi ha grandi patrimoni, sia per chi vuole semplicemente proteggere la propria casa e risparmi dall’erosione causata da tasse, controversie legali o problemi familiari.
Quindi, oggi vi spiegherò cos’è un trust, come funziona, quanto costa, chi lo può fare, quali tipi esistono e come protegge effettivamente il vostro patrimonio. E alla fine, vedremo anche se è davvero la soluzione giusta per voi
Cos’è un trust?
Allora, un trust è fondamentalmente come dare a qualcuno il potere di controllare i vostri soldi e beni, con la promessa che non li spendano tutti in vacanze alle Maldive. Immaginate di avere un amico super affidabile (lo so, è un’idea difficile), a cui dite: “Ehi, tienimi da parte questi soldi e usali SOLO quando serve, ok?”. Ecco, questo amico nel mondo legale si chiama trustee, e il patrimonio che gli affidate è protetto.
Non si tratta solo di nascondere i soldi sotto il materasso, ma di farlo con stile e con avvocati che non vi giudicano troppo. in termini un pelino più tecnici è un contratto giuridico attraverso cui una persona (detta disponente, o “settlor”) trasferisce la proprietà di alcuni beni (denaro, immobili, quote societarie, ecc.) a un’altra persona o entità, chiamata trustee, con l’obbligo di gestirli nell’interesse di uno o più beneficiari.
Il trust è uno strumento di pianificazione patrimoniale che consente di separare la titolarità formale del patrimonio dalla disponibilità materiale dei beni, creando uno scudo legale che li protegge da aggressioni esterne.
Ma perché dovrei farlo? (Spoiler: non è per sembrare ricchi)
La domanda più ovvia è: “Perché dovrei mettere i miei soldi in un trust? Non mi fido nemmeno della mia banca, figuriamoci di qualcun altro!” La prima ragione è proteggere il patrimonio da rischi imprevisti.
Per esempio, se siete imprenditori e avete un’azienda, il trust vi consente di separare i vostri beni personali dai rischi d’impresa, evitando che eventuali problemi economici possano intaccare casa, risparmi o beni personali.
Protezione da chi?
Dai creditori, dalle controversie legali, e persino dai coniugi in caso di divorzio. Insomma, il trust può essere utilizzato per mettere al sicuro il vostro patrimonio, mantenendo intatti i diritti di godimento dei beneficiari.
Come funziona? (Senza parole difficili… forse)
Adesso vi starete chiedendo: “Ok, ma come si fa?” Niente panico, non serve un dottorato in legge, solo un buon avvocato. In breve: ci sono tre figure chiave in un trust. Primo, il disponente (quello che ha i beni e dice “prenditeli, ma usali bene”). Secondo, il trustee, ovvero il maggiordomo di prima, che deve gestire i beni seguendo le istruzioni. E terzo, il beneficiario, che è quello che alla fine riceverà tutto e si farà la bella vita con i vostri sacrifici.
Un esempio concreto: voi mettete la vostra villa, il vostro conto in banca e pure il gatto nel trust. Il trustee si assicurerà che tutto resti lì, intoccabile, finché il beneficiario (magari i vostri figli o il vostro adorabile gatto) ne avrà bisogno. Nel frattempo, potete dormire sonni tranquilli sapendo che nessun creditore o ex coniuge avrà le mani sul vostro patrimonio. Non male, vero?
Chi può fare un Trust?
La buona notizia è che chiunque può istituire un trust, purché sia maggiorenne e capace di agire. Non serve essere milionari; il trust può essere istituito anche per la gestione di patrimoni di dimensioni medie o per scopi specifici, come la tutela di un figlio minore o di una persona disabile. Eredità, immobili, partecipazioni societarie, denaro e perfino opere d’arte possono essere inseriti in un trust.
Requisiti:
- Avere dei beni che si vogliono proteggere.
- Stabilire una finalità chiara (protezione da creditori, tutela di un figlio, gestione immobiliare, ecc.).
- Nominare un trustee, che può essere una persona fisica di fiducia o una società specializzata.
Quanto costa fare un Trust?
Veniamo alla parte che interessa a tutti: quanto costa? E qui mi spiace dirlo, ma non siamo nel regno delle cose economiche. Creare un trust può costare dai 5.000 ai 20.000 euro solo per la fase iniziale, tra avvocati, consulenti e burocrazia. Se poi il patrimonio è molto complesso o disperso in più Paesi, i costi possono salire ancora di più.
Poi ci sono le spese di gestione, che dipendono da chi nominerete come trustee. Se il trustee è una società fiduciaria professionale, questa vi chiederà una percentuale annua sul valore del patrimonio gestito, che solitamente va dallo 0,5% all’1%. Quindi, insomma, è una cosa seria… ma una cosa seria che protegge i vostri beni dalle grinfie di chiunque!
Come protegge il patrimonio?
E adesso entriamo nel vivo della questione: come fa un trust a proteggere il patrimonio? La magia sta nel fatto che, una volta che i beni sono trasferiti nel trust, non sono più legalmente vostri. E no, non è una truffa legale. È proprio questo il punto! I beni passano sotto il controllo del trustee e, quindi, non possono essere reclamati dai vostri creditori o da chiunque cerchi di mettere mano su di essi.
Per esempio, se avete un’impresa e questa fallisce, i beni che avete inserito nel trust non possono essere toccati. Non fanno più parte del vostro patrimonio personale, quindi non sono disponibili per i creditori. In più, se c’è una disputa legale o familiare, come un divorzio, i beni del trust rimangono protetti e fuori dalla portata degli avvocati che cercano di spartirvi tutto.
Tipologie di Trust
Esistono diversi tipi di trust, ognuno con le sue particolarità:
- Trust discrezionale: in questo tipo di trust, il trustee ha la libertà di decidere come e quando distribuire i beni ai beneficiari, seguendo le vostre linee guida. I beneficiari non possono reclamare nulla direttamente, il che rende molto difficile, se non impossibile, per i creditori aggredire i beni.
- Trust fisso: qui invece tutto è stabilito fin dall’inizio. I beneficiari ricevono somme o beni precisi in momenti ben definiti. È più rigido, ma garantisce prevedibilità.
- Trust testamentario:uesto trust si attiva alla morte del disponente. È spesso utilizzato per gestire in maniera controllata un’eredità, ad esempio quando si vogliono tutelare minori o persone con difficoltà.
- Trust revocabile: in questo caso, il disponente mantiene la possibilità di modificare o revocare il trust. Certo, è flessibile, ma attenzione: essendo revocabile, non offre la massima protezione contro i creditori, poiché questi potrebbero impugnare il trust, sostenendo che, siccome potete revocarlo, i beni sono ancora tecnicamente vostri.
- Trust irrevocabile: qui non si scherza. Una volta istituito, il trust non può essere revocato o modificato dal disponente. Questo tipo offre la massima protezione, perché i beni non appartengono più al disponente e, in caso di creditori o altre pretese legali, questi non possono accedere ai beni del trust.
- Trust autodichiarato: infine, il trust autodichiarato. È quello in cui il disponente e il trustee sono la stessa persona. In pratica, voi stessi gestite i vostri beni come trustee, ma formalmente non ne siete più i proprietari. Questo trust, però, può essere impugnato più facilmente dai creditori, perché – diciamolo – può sembrare un po’ una forzatura. Infatti, i creditori spesso sostengono che, dato che siete sia trustee sia disponente, il trust è solo una facciata per cercare di evitare i pagamenti.
Quando i creditori possono impugnare un trust (e come evitarlo)
Il trust è davvero sicuro? Beh, dipende. In linea di massima, i beni all’interno di un trust sono ben protetti, ma ci sono situazioni in cui i creditori possono cercare di impugnare la sua validità. Vediamo quando questo può accadere.
Quando può essere impugnato un trust?
- Frode ai creditori: Se avete creato il trust per sfuggire ai creditori dopo che le vostre difficoltà finanziarie erano già evidenti, il trust può essere impugnato. Ad esempio, se avete contratto debiti e subito dopo avete trasferito tutti i vostri beni in un trust, il giudice potrebbe considerarlo una frode. Il creditore potrebbe dire: “Ma guarda un po’, proprio quando dovevi pagarmi hai messo tutto al sicuro!” In questo caso, il tribunale può annullare il trust e far tornare i beni nella vostra disponibilità, per permettere ai creditori di soddisfare i loro crediti.
- Trust autodichiarato: Questo tipo di trust, come abbiamo visto, è particolarmente vulnerabile. Essendo voi stessi il trustee, può sembrare che stiate cercando di mantenere il controllo dei beni e allo stesso tempo di sfuggire ai creditori. I tribunali spesso lo vedono come un’operazione puramente formale e, se il creditore riesce a dimostrare che il trust è stato istituito solo per evitare il pagamento dei debiti, può essere invalidato.
- Simulazione: Se il trust è stato creato senza la reale intenzione di far gestire i beni a un trustee, ma solo per schermarli dai creditori, questi ultimi potrebbero sostenere che è una simulazione. Anche qui, se i creditori provano che il trust è solo un “trucco”, il giudice può annullarlo.
Come evitare che il trust venga impugnato?
- Creare il trust in tempi non sospetti: Non aspettate di avere problemi con i creditori per istituire un trust. Farlo prima che le difficoltà finanziarie emergano lo rende più credibile.
- Evitare il trust autodichiarato se ci sono rischi di contenzioso: Sebbene sia comodo, è meglio optare per un trust con un trustee indipendente, che sia una persona fidata o una società fiduciaria.
- Essere trasparenti: Se il trust viene istituito per un motivo legittimo – come la pianificazione successoria o la protezione dei beni familiari – e non solo per evitare i creditori, è più difficile che venga impugnato.
In conclusione, il trust per la protezione del patrimonio è senza dubbio uno degli strumenti più efficaci per mettere al sicuro i vostri beni da creditori, divorzi e altre problematiche legali. Ma, come abbiamo visto, non è una soluzione che potete creare a cuor leggero o per sfuggire ai debiti. Deve essere fatto con criterio, in tempi appropriati e con obiettivi trasparenti.
Se vi interessa proteggere il vostro patrimonio in modo solido e sicuro, è il momento di parlarne con un consulente esperto che possa aiutarvi a scegliere la soluzione migliore per le vostre esigenze. E ricordate: un buon trust può durare più a lungo di voi, quindi fatelo bene.
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