Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa
Una delle spese più rilevanti e consistenti che la maggior parte di noi deve sostenere nella propria vita, riguarda l’acquisto della prima casa. In tali frangenti, tranne che in rare eccezioni, si è costretti a richiedere e stipulare un mutuo pluriennale per disporre delle necessarie risorse finanziarie. Siccome sempre più famiglie hanno difficoltà di accesso al credito, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha deciso di istituire il Fondo di garanzia mutui, comunemente detto Fondo prima casa. La legge risale al 2014, comunque il Governo ha deciso di prorogare l’iniziativa fino al 31 dicembre 2022.
Allo scopo di facilitare i rapporti tra cittadini e banche, lo Stato si offre come garante in modo che l’istituto di credito non possa richiedere ulteriori garanzie personali all’intestatario del mutuo, o peggio non concederglielo. In questo modo si cerca di tutelare le categorie più deboli che, nella maggior parte dei casi, devono sottostare a garanzie aggiuntive imposte dalle banche oltre che alla normale ipoteca sulla casa.
Soprattutto i più giovani sono spesso costretti ad appoggiarsi ad una terza persona, ovvero chiedere ad un parente di sottoscrivere una fideiussione con la Banca. Accade infatti, troppo spesso, che un genitore, un fratello, oppure uno zio del richiedente debba impegnare parte dei propri beni come garanzia del finanziamento, se non garantire in solido e illimitatamente per l’intera durata del mutuo stesso. In caso di inadempienza dell’intestatario, quindi, la banca potrà rivalersi sui beni del fideiussore. Il Fondo di garanzia mutui vuole proprio evitare o limitare tali situazioni.
Andiamo dunque a scoprire come funziona questo strumento, chi ne può beneficiare, quali sono i requisiti richiesti e come effettuare la domanda.
Indice:
Cos’è il Fondo prima casa?
Il Fondo di garanzia mutui è stato istituito nel 2014 secondo le disposizioni della legge n. 147, articolo 1, comma 48, lettera c del 27 dicembre 2013. Recentemente, con il Decreto Sostegni-bis, il Fondo prima casa è stato rimodulato e la scadenza prorogata fino al 31 dicembre di quest’anno.
Si tratta di un Fondo statale che mette a disposizione risorse per garantire l’accesso al credito alle categorie considerate più a rischio. Ci riferiamo a persone che, con la normale procedura, ben difficilmente sarebbero in grado di ottenere un finanziamento per l’acquisto della prima casa. Il fondo è gestito dalla Consap S.p.A (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), una società a sola partecipazione del Ministro dell’Economia e delle Finanze.
La quota garantita dallo Stato è pari al 50% del mutuo richiesto, mentre il finanziamento non può superare i 250.000 euro. Al fine di sostenere l’iniziativa sono stati stanziati, per il solo 2021, 290 milioni di euro che salgono a 492 milioni di euro per il 2022.
Per accedere al fondo non vengono richiesti limiti di età o una particolare composizione del nucleo familiare, ma solamente il non possedere un immobile ad uso abitativo nel momento in cui viene presentata la domanda. Ciononostante, come vedremo a breve, esistono determinate categorie prioritarie che possono sfruttare una garanzia pubblica fino all’80% qualora rispettose di una serie di condizioni.
Al fondo si può accedere, non solo per l’acquisto della prima casa, ma anche per interventi di ristrutturazione atti ad accrescere l’efficienza energetica dell’abitazione principale.
Chi può accedere al Fondo garanzia mutui?
Tale iniziativa è rivolta a tutti i cittadini che intendono acquistare un’abitazione da destinare a prima casa e, al momento della richiesta, non risultano possessori di altre proprietà immobiliari sfruttate per uso abitativo. Fa eccezione l’intestatario del mutuo che ha ricevuto uno o più immobili per via successoria causa morte. Ciò è consentito anche se il possesso risulta in comunione con un altro successore e in uso a titolo gratuito.
Questa è la regola di carattere generale a cui si affiancano alcune eccezioni. In tal senso, il gestore del fondo, a seguito di un gran numero di richieste inviate nello stesso giorno, prende in considerazione soggetti prioritari appartenenti alle seguenti categorie:
- giovani coppie more uxorio con o senza figli, a patto che almeno un componente sia di età inferiore a 35 anni e coniugati o conviventi da almeno due anni;
- giovani di età non superiore a 35 anni e titolari di un rapporto di lavoro atipico;
- famiglie composte da un unico genitore con almeno un figlio minorenne a carico. L’intestatario del mutuo può essere una persona single non coniugata, non convivente oppure separata / divorziata;
- locatari di alloggi di proprietà IACP (Istituto Autonomo per le Case Popolari).
In tutti i casi in cui la Consap riconosce la priorità, il mutuo verrà concesso con un tasso effettivo globale (TEG) pari o inferiore al tasso effettivo globale medio (TEGM). I valori di riferimento vengono indicati ogni trimestre dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Garanzia Statale del 50% e 80%
Di base, il Fondo Prima Casa prevede una garanzia pubblica pari al 50% dell’ammontare del mutuo richiesto, con un limite del finanziamento fissato a 250.000 euro. Non sono necessari particolari requisti, basta non essere già in possesso di un immobile ad uso abitativo.
Con le nuove disposizioni previste dal Decreto Sostegni-bis, la garanzia può salire fino all’80% della quota capitale del mutuo. In questo caso, invece, è obbligatorio che l’intestatario del finanziamento rispetti i seguenti requisiti:
- dichiarazione ISEE con reddito annuo pari o inferiore a 40.000 euro;
- il mutuo deve coprire l’80% del prezzo di acquisto dell’immobile (vanno computati anche gli oneri accessori);
- faccia parte delle categorie prioritarie individuate dalla Consap, ovvero quelle descritte nel precedente paragrafo.
Quali caratteristiche deve possedere l’immobile?
Richiedendo un mutuo con accesso al Fondo di garanzia, l’immobile dev’essere destinato ad abitazione principale e, al contempo non può appartenere alle seguenti categorie catastali:
- A1, abitazione di tipo signorile;
- A8, abitazione in villa;
- A9, castelli e palazzi con importanti pregi di valore artistico o storico.
Inoltre, l’abitazione non può possedere peculiarità di lusso secondo le indicazioni previste dal Decreto n. 1072 del 2 agosto 1969 del Ministero dei Lavori Pubblici.
Come effettuare la richiesta di accesso al Fondo di garanzia mutui
Per accedere al finanziamento tramite Fondo di garanzia, il richiedente deve presentare la domanda presso una banca o un intermediario finanziario che abbia aderito all’iniziativa. Per conoscere l’elenco di banche e intermediari convenzionati è sufficiente visitare il sito della Consap.
L’interessato dovrà compilare un apposito modulo (scaricabile dal portale della Consap, sul sito del MEF o da quello delle banche aderenti) e presentarlo alla banca allegando la dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la quale dichiara il possesso dei requisti richiesti e una copia del documento di identità in corso di validità (per i cittadini stranieri serve passaporto e permesso di soggiorno).
Per l’accesso al Fondo di garanzia dell’80%, è necessario presentare la richiesta a partire dal trentesimo giorno dall’entrata in vigore del Decreto Legge n.73 del 25 maggio 2021 e fino al 31 dicembre 2022. In questo caso sarà necessario allegare al modulo anche la dichiarazione ISEE che certifica un reddito annuo non superiore a 40.000 euro.
Una volta che la banca ha ricevuto la documentazione procede alla verifica e invia la richiesta alla Consap per dare il via alla procedura. Il gestore del Fondo deve comunicare alla banca l’esito istruttorio entro 20 giorni e a sua volta l’istituto di credito avvisa il richiedente se la domanda è stata accolta oppure respinta. In caso di esito positivo viene confermato l’accesso al Fondo di garanzia e il mutuo erogato. La domanda potrebbe non essere ammessa a causa del mancato rispetto dei requisiti richiesti, oppure per l’esaurimento delle risorse stanziate dallo Stato.
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