Chi deve pagare l’Ecotassa sui veicoli inquinanti e chi si avvantaggia con l’Ecobonus

A partire da marzo, la Legge di Bilancio 2019 ha introdotto due nuove misure relative al mondo dell’automobile, ovvero, l’Ecotassa e l’Ecobonus al fine di penalizzare chi acquista veicoli inquinanti ad alte emissioni di C02 e non corrispondenti alle nuove direttive europee e, al contrario, premiare chi invece opta per un mezzo di trasporto non inquinante, ibrido, a metano o, addirittura, elettrico.

Le città sono, ormai, soffocate dallo smog perché invase dalle auto. L’Italia si trova in un punto particolarmente critico. Si contano oltre 40 milioni di auto e il numero è destinato a crescere col passare degli anni. I rapporti stilati sulle emissioni sono preoccupanti, sia d’inverno che d’estate, l’aria è irrespirabile ed è scattato un vero e proprio codice rosso sia per le polveri sottili che per l’ozono, con città che hanno da tanto già passato il limite del plausibile.

Per questo motivo il Parlamento europeo ha deciso di imporre limiti sempre più articolati e complessi che possano in qualche modo ridurre il numero delle auto in circolazione con un piano dettagliato dal 2019 al 2030. Per uscire dall’emergenza smog è stato deciso di optare per un target di mobilità che vada in qualche modo a sostituire  quanto di particolarmente inquinante è stato prodotto negli ultimi anni.

Si pensi, ad esempio, alle auto diesel, per molto tempo ritenute nettamente meno inquinanti rispetto alle vetture a benzina. Queste, nonostante abbiano emissioni inferiori di C02 sono estremamente dannose per i NOx (ossidi di azoto e miscele) e quindi dovranno essere comunque limitate, specie all’interno dei perimetri cittadini.

Indice:

 

Scelta e acquisto dell’automobile: ecotassa ed ecobonus

  • Scelta e selezione del modello: quando si procede alla scelta e all’acquisto di una nuova vettura, da marzo del 2019, è bene puntare attenzione anche sull’impatto ambientale, calcolato in termini di emissioni di Co2, della candidata. In fase di selezione, è bene farsi indicare tutto quanto concerne la marca, la versione, la dotazione, gli accessori e ovviamente il valore di emissioni di CO2. In particolare, quest’ultimo dato, obbligatoriamente presente sulla carta di circolazione al punto 7 , dovrà essere indicato anche sul contratto di vendita e non dovrà sforare i 160 g/km se non si vogliono imposte accessorie. Il valore delle emissioni di Co2, viene sempre riportato al punto V7 della carta di circolazione di ogni veicolo;
  • Ecotassa e documenti – l’ecotassa deve essere pagata direttamente dal venditore e per questo deve essere chiaramente esplicata nel contratto di vendita. L’acquirente deve riceverne una copia insieme alla restante parte della documentazione;
  • Ecobonus: l’ecobonus viene erogato nella misura e nelle modalità previste dallo Stato e, quindi, in base alla reperibilità dei fondi. Qualora il bonus risulti da contratto ma non sia erogabile sarà possibile rinegoziare il prezzo dello stesso o recedere dalla vendita. Tutti i documenti attestante le informazioni relative al bonus devono essere conservate per almeno cinque anni da parte del contraente.

 

Ecotassa: chi deve pagare e quanto

La nuova legge si Bilancio per il 2019 stabilisce che gli acquirenti di auto nuove, anche immatricolate all’estero e poi importate in Italia, a partire dal 1 marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2021, saranno soggetti passivi di un ulteriore tributo, calcolato in base ai grammi di carbonio al km emessi al di sopra del limite consentito dalla legge, ovvero 160 g/Km, dalla vettura che si andrà ad acquistare.

La cosiddetta ecotassa non sarà dovuta da chi ha acquistato una vettura prima di tale data ed esclude, di fatto, quasi tutte le nuove auto di piccola cilindrata, le cosiddette utilitarie, inglobando, ivece, tutte le auto appartenenti alla categoria M1.

Gli importi di questo nuovo tributo variano da un minimo di € 1.100 fino a un massimo di € 2.500 secondo gli scaglioni definiti per le auto con emissioni di Co2 maggiori di 160 g/km:

  • € 1.100 per i veicoli con emissioni di Co2 maggiori di 160 g/km fino a 175 g/km;
  • € 1.600 per i veicoli con emissioni di Co2 maggiori di 175 g/km fino a 200 g/km;
  • € 2.000 per i veicoli con emissioni di Co2 maggiori di 200 g/km fino a 250 g/km;
  • € 2.500 per i veicoli con emissioni di Co2 maggiori di 250 g/km.

Questo vuol dire che complessivamente il prezzo di una nuova vettura, al netto dell’ecotassa, subisce un pesante balzo in avanti.

Per effettuarne il pagamento è possibile utilizzare il modello strutturato dall’Agenzia delle Entrate che è disponibile online al sito internet www.agenziaentrate.gov.it. Il modello di pagamento dovrà essere compilato con tutti i dati relativi all’identità del contribuente (acquirente) e all’automobile acquistata.

Si tratta di un F24 denominato Elide per il pagamento del tributo con codice 3500. Sarà necessario indicare il proprio codice fiscale, il codice del tributo, il numero del telaio dell’auto, l’anno di riferimento, l’anno di immatricolazione e tutti i dati che sono rintracciabili nella Carta di Circolazione. Oltre a queste informazioni sarà necessario specificare l’anno di imposta e conservare accuratamente il modello pagato per almeno 10 anni.

 

Bonus per autovetture a ridotto impatto ambientale: in cosa consiste

La nuova legge ha istituito anche un bonus per tutti coloro che scelgono di acquistare una nuova vettura a basso impatto ambientale. Questa detrazione viene applicata dal venditore ed è un incentivo disponibile solo per i veicoli nuovi, immatricolati in Italia con un prezzo inferiore ai 50mila euro Iva esclusa.

Questo contributo viene corrisposto, sia a coloro che rottamano l’auto che a coloro che acquistano direttamente, secondo forme e misure differenti. Il contributo pieno di 6.000 euro viene concesso a chi rottama la propria auto e acquista contestualmente una vettura elettrica con emissioni di Co2 da 0-20 g/km, per vetture con emissioni di Co2 da 21-70 g/km è previsto un bonus di 2.500 euro sempre contestualmente alla rottamazione della vecchia auto in categoria EURO 1,2,3,4.

Senza rottamazione, il bonus sarà di 4.00 euro per le vetture della prima fascia e 1.500 euro per le vettire della seconda.

Affinché sia tutto a norma il venditore è tenuto a rilasciare la dichiarazione di conformità del veicolo. Nel complesso vengono premiate soprattutto le vetture ibride ed elettriche. Sono penalizzate invece tutte le auto di grossa cilindrata, non tanto in base alla loro potenza o al fatto che siano auto di lusso ma, in quanto inquintanti.

Per avere un riferimento chiaro sui modelli che potranno beneficiare dell’ecobonus e quelli su cui, invece, graverà l’ecotassa, è possibile consultare il sito di Quattroruote oppure, direttamente quello dell’Agenzia delle Entrate dove è disponibile anche un form online per specifiche richieste e una sezione con tutti i quesiti e le risposte più utili.

 

Bonus per motorini elettrici e ibridi: fino a 3000 euro

L’ecobonus è una disposizione che riguarda, non solo le automobili, ma anche i motorini, che essi siano acquistati direttamente oppure tramite leasing. Tutti i motorini e le motociclette nuove che vengono acquistate contestualmente alla rottamazione di un motoveicolo di classe Euro 0, 1, 2 avranno uno sconto sul prezzo.

Gli incentivi riguardano in special modo i motoveicoli elettrici e ibridi a due o tre ruote. La potenza massima dovrà essere di 11 kW e la cilindrata massima di 50 cc. Il contributo corrisposto sarà pari al 30% del prezzo di acquisto fino a 3000 euro.

 

Non solo ecobonus ma anche circolazione libera per i non inquinanti

A seguito di questa legge è stato modificato anche il Codice della Strada per consentire ai veicoli ibridi ed elettrici di circolare nelle zone a traffico limitato e nelle aree pedonali. Questo provvedimento ha fatto molto discutere dal momento che la dicitura racchiude al suo interno modelli molto vari che possono compromettere la sicurezza di chi transita.

La Legge di Bilancio ha inoltre autorizzato la sperimentazione su strada di veicoli per la mobilità personale a propulsione elettrica come monopattini, segway e hoverboard. Si tratta comunque di una fase non definitiva e per questo ci saranno chiarificazioni in futuro su velocità consentita, assicurazione e regole da rispettare.

Quello che è utile sottolineare è che attraverso numerosi provvedimenti come:

  • il blocco del traffico;
  • il pedaggio per accedere nei centri cittadini;
  • il super bollo;
  • l’ecotassa
  • l’ecobonus
  • l’incentivo sui motocicli;
  • la costruzione di piste ciclabili;
  • l’incentivazione a servirsi di monopattini, segway e hoverboard;
  • l’incentivazione del car sharing e del trasporto pubblico.

si tende ad andare verso il futuro colpendo chi inquina, chi utilizza le auto in modo smodato utilizzando anche il Fisco come arma per far leva su chi potenzialmente danneggia il nostro pianeta e la salute dei cittadini.

   

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