Cos’è e come ottenere il prestito d’onore per studenti e imprenditori

La decisione di proseguire il percorso formativo dopo il diploma di scuola superiore è una scelta presa da sempre più studenti, tuttavia molti hanno difficoltà a sostenere i costi di tanti anni di studio. Oltre alle tasse universitarie, bisogna considerare le spese per libri e strumenti didattici e, soprattutto, l’affitto dell’alloggio nel caso di trasferte fuori sede.

Solitamente, sono i genitori ad aiutare i figli, quantomeno per i primi anni, mentre altre volte gli studenti cercano di autofinanziarsi grazie a lavori part-time. C’è però un’ulteriore opportunità per ottenere le risorse economiche necessarie: il prestito d’onore.

Si tratta di uno strumento che consente, a determinate categorie, l’accesso agevolato ad un credito. La differenza rispetto ad un normale finanziamento: sono le condizioni molto favorevoli, vale a dire un vantaggioso tasso di interessi, una parte del debito a fondo perduto e nessuna richiesta di garante o reddito accertato.

Il prestito d’onore è un’iniziativa con la chiara finalità di consentire ad ognuno il diritto allo studio e permettere alle famiglie meno abbienti di accedere alla formazione universitaria. Inoltre, è un finanziamento agevolato rivolto anche a microimprese, startup innovative, lavoratori autonomi e attività in franchising.

In quest’articolo cercheremo di capire quali sono i requisiti richiesti per accedere al prestito d’onore e le differenze tra studenti, giovani imprenditori e le altre categorie ammesse.

Indice:

 

Come funziona il prestito d’onore

Il prestito d’onore è disciplinato dalla legge n.390 del 2 dicembre 1991 e precisamente dall’articolo 16, successivamente modificata con il decreto legislativo 185/2000. Rappresenta una forma di finanziamento agevolata erogata da una banca accreditata per gli studenti o da Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) per microimprese e lavoratori autonomi.

Gli istituti di credito autorizzati ad erogare il prestito d’onore potrebbero anche definirlo con altri nomi (ad esempio, Intesa Sanpaolo lo chiama per Merito e Unicredit invece Ad Honorem), tuttavia rispettando sempre le seguenti caratteristiche:

  • condizioni agevolate con interessi molto più bassi dell’indice sintetico di costo (TAEG) e una percentuale variabile del debito a fondo perduto;
  • la somma dev’essere restituita dal beneficiario attraverso un versamento rateale, ma solo al termine degli studi o qualora fossero prematuramente interrotti, nonché nel momento in cui lo stesso dovesse iniziare un’attività di lavoro dipendente o autonomo prima del conseguimento della laurea;
  • passati 5 anni dal completamento, o dall’interruzione, del percorso formativo e non avendo ancora intrapreso un’attività lavorativa, il beneficiario dovrà comunque rimborsare il finanziamento. In questi frangenti è necessario corrispondere anche gli interessi maturati (calcolati in base al tasso legale), ma solo relativamente al periodo successivo al termine o interruzione degli studi;
  • l’ammontare di ogni singola rata non può eccedere il 20% del reddito del beneficiario.

Il prestito d’onore viene erogato da istituti di credito che possono anche aggiungere specifiche clausole, rispettando però i paramenti stabiliti dall’accordo sottoscritto tra Associazione Bancaria Italiana (ABI) e Dipartimento della Gioventù. Al fine di offrire la garanzia sul credito non richiesta dal soggetto erogatore del prestito d’onore, il legislatore ha istituito il Fondo per il credito ai giovani: è lo Stato ad assumere il ruolo di garante nei confronti delle banche autorizzate che concedono il finanziamento agli studenti.

Per altre categorie, quali giovani imprenditori e lavoratori autonomi, l’ammontare del prestito è sottoposto a massimali. Inoltre, solo una minima percentuale risulta a fondo perduto (solitamente il 10%), mentre sulla quota rimanente vengono applicati tassi di interesse agevolati.

 

Chi può accedere al prestito d’onore?

Come qualsiasi altra forma di agevolazione, anche il prestito d’onore pretende la sussistenza di determinati requisiti che dipendono dal soggetto richiedente.

Le condizioni di base per gli studenti sono: la residenza in Italia, aver compiuto 18 anni di età, non aver superato i 35 anni, essere iscritti ad un corso universitario e risultare disoccupati, almeno fino alla data di presentazione della domanda.

Per le attività lavorative autonome, il beneficiario non è vincolato da limiti di età, ma deve risultare disoccupato e possedere residenza in Italia alla data del 1° gennaio dell’anno solare, oppure da almeno 6 mesi a partire dal momento in cui è stata presentata la richiesta. Per finanziamenti agevolati relativi all’avvio di nuove imprese e franchising, valgono i medesimi requisiti a cui aggiungere il limite di età di 35 anni. Nel caso di società, le condizioni vanno estese ad almeno la metà dei soci, i quali devono detenere, come minimo, la metà del capitale o delle quote di partecipazione.

Riassumendo quanto fin’ora detto, il finanziamento agevolato può essere concesso alle seguenti categorie:

  • studenti che non hanno le risorse economiche per accedere all’università, oppure seguire Master o dottorati post-laurea;
  • giovani inoccupati col desiderio di intraprendere un’attività autonoma o avviare un’impresa;
  • giovani con l’intenzione di aprire un’attività in franchising.

Come si vede, il prestito d’onore non viene concesso a chiunque, ma vuole premiare coloro che sono animati dal desiderio di intraprendere un percorso formativo universitario e giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro dando vita a nuove idee imprenditoriali o commerciali.

Allo scopo di erogare e gestire il prestito d’onore a microimprese e lavoratori autonomi, lo Stato ha istituito Invitalia. Si tratta dell’agenzia governativa nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, la quale gestisce le agevolazioni che lo Stato mette a disposizione di imprese e startup innovative, tra cui il prestito d’onore. Ricordiamo che per ottenere il finanziamento per l’apertura di una nuova attività è necessario partecipare ad un bando (l’elenco dei concorsi e di tutte le iniziative è presente sul sito https://www.invitalia.it).

 

Prestito d’onore per studenti

Gli studenti che risultano iscritti a un corso di laurea o Master di primo o secondo livello e in possesso dei requisiti, sono tra i principali fruitori del prestito d’onore. Qualora la banca accettasse la richiesta, provvederà ad elargire il finanziamento sotto forma di una linea di credito in conto corrente. Tuttavia, la somma in denaro non viene corrisposta per interno, ma resa disponibile al beneficiario in diverse tranche secondo scadenze concordate tra le parti.

Tutti i principali istituti di credito offrono il servizio del prestito d’onore, con solo qualche cambiamento nelle condizioni, mantenedo però il rispetto delle regole generali. Di solito, vengono concesse somme nell’ordine dei 5.000 / 6.000 euro all’anno, con possibilità di cumulare i fondi ma senza mai superare i 25.000 euro (limite coperto da garanzia statale). Ciònonostante alcune banche possono possono concedere prestiti anche fino a 50mila euro.

In taluni casi, nel contratto di finanziamento potrebbero esserci clausole vantaggiose a favore degli studenti più meritevoli. Gli effetti si manifestano solo al raggiungimento di determinati obiettivi quali, ad esempio, numero minimo di esami presentati e un determinato valore di CFU (crediti formativi universitari). Il prestito d’onore, oltre a tassi di interesse molto bassi, offre anche una parte di denaro a fondo perduto (normalmente non è mai inferiore al 10%).

Al termine del percorso utile al fine di concedere il prestito d’onore, inizia il cosiddetto periodo di grazia: arco temporale di uno o più anni (solitamente sono al massimo 2 o 3) concordato tra ateneo e istituto di credito in cui lo studente, pur maturando gli interessi, non deve corrispondere nulla. In questo modo, il soggetto dovrebbe disporre del tempo necessario per trovare un’occupazione e rimborsare la somma con maggior serenità.

 

Prestito d’onore per giovani imprenditori e lavoratori autonomi

Tale finanziamento agevolato è previsto per giovani imprenditori con età fino a 35 anni che intendono avviare un’attività entro 45 giorni dalla concessione del prestito d’onore. È una possibilità offerta anche a società di capitali ma solo se costituite da non più di 12 mesi. Per le microimprese (con meno di 10 dipendenti e fatturato inferiore a 2 milioni di euro) il massimo credito erogabile è di 129.114 euro, con il 10% a fondo perduto e la restante parte da restituire tramite finanziamento a tasso agevolato in massimo 8 anni.

Il lavoratore autonomo deve risultare disoccupato da almeno 6 mesi al momento della richiesta e non può occuparsi di produzione (solo di trasformazione) in settori quali agricoltura, pesca e acquacoltura. La soglia massima dell’investimento totale è di 28.823 euro, mentre il contributo a fondo perduto è sempre pari al 10%. Anche in questo caso, il restante 90% può essere restituito in 5 anni tramite un finanziamento a tasso agevolato. Per i lavoratori autonomi non è stato previsto nessun limite di età.

In tutti questi casi la finalità del prestito d’onore è quella di incentivare l’avviamento di nuove attività lavorative in settori quali industria, artigianato, commercio, servizi, turismo e lavorazione di prodotti agricoli.

Un importante aiuto economico per finanziare le spese iniziali, infatti le somme erogate devono essere utilizzate solamente per l’acquisto di strumenti, attrezzature, macchinari, materie prime, ristrutturazione immobili, pagamento utenze e tutti i costi che rientrano tra gli investimenti ammessi dalla normativa.

 

Prestito d’onore per il franchising

Questa tipologia di finanziamento agevolato è caratterizzata dall’erogazione di un prestito composto da una piccola parte a fondo perduto e il resto da rimborsare con pagamento dilazionato a tasso agevolato.

Una  fodamentale del prestito d’onore per il franchising è l’assenza di un limite massimo sull’ammontare del credito, tutto dipende dal tipo di attività che il richiedente intende avviare. Normalmente, il prestito d’onore per il franchising viene erogato direttamente dalle Regioni che sfruttano particolari contributi messi a disposizione dall’Unione Europea.

 

Prestito d’onore studenti: chi lo può richiedere?

Cerchiamo di analizzare nel dettaglio quali siano i requisti necessari per uno studente che decide di richiedere un prestito d’onore. In generale, possono accedervi tutti gli studenti universitari già a partire dal primo anno, a condizione che abbiano un’età compresa tra i 18 e 35 anni, che risultino disoccupati e con buone valutazioni, ovvero dimostrano di meritare l’agevolazione. A tal proposito, sono considerate “buone” le seguenti condizioni:

  • possesso del diploma di scuola superiore con valutazione di almeno 75/100, regolare pagamento delle tasse universitarie e iscrizione ad un corso di laurea triennale;
  • iscrizione ad un corso di laurea magistrale e, al contempo, l’aver versato con regolarità le tasse universitarie e possesso del titolo di laurea triennale con voto pari ad almeno 100/110;
  • iscrizione ad un Master universitario di primo o secondo livello: in tali circostanze il richiedente deve aver pagato tutte le tasse universitarie e possedere il diploma di laurea triennale o specialistica con voto di almeno 100/110;
  • iscrizione ad un corso di specializzazione post-laurea magistrale a ciclo unico medicina e chirurgia, con valutazione di almeno 100/110 e regolare pagamento delle tasse universitarie;
  • partecipazione ad un dottorato di ricerca all’estero con durata legale di almeno 3 anni (condizione richiesta per essere valido in Italia);
  • iscrizione ad un corso di lingue purché riconosciuto da un Ente Certificatore e abbia una durata di almeno 6 mesi.

Inoltre, è necessario aggiungere anche requisiti riguardanti il diploma di scuola superiore in possesso dello studente e precisamente:

  • l’istituto pubblico o privato, dov’è stato conseguito il diploma, deve avere l’autorizzazione a rilasciare titoli di studio concessa dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR);
  • se il diploma è stato conseguito in una scuola straniera, l’istituto dev’essere autorizzato dal MIUR all’apertura di una succursale in Italia e rilasciare diplomi che abbiamo valore legale sul territorio dello Stato.

Allo stesso modo anche tutti i corsi di laurea triennale, magistrale, specializzazione e Master devono essere tenuti presso università pubbliche, private o straniere con regolare autorizzazione del MUIR a rilasciare titoli di studio con valore legale in Italia.

 

Come richiedere il prestito d’onore

Per rispondere a questa domanda è necessario fare differenti considerazioni in base ai soggetti coinvolti, ovvero se il prestito d’onore è richiesto da uno studente, da un giovane imprenditore o da chi desidera avviare un’attività in franchising. In linea di massima, è necessario presentare una specifica documentazione: operazione che è possibile svolgere online.

Nel caso di giovani imprenditori, la richiesta è gestita da Invitalia Autoimpiego. La domanda si può inviare direttamente dal sito della suddetta agenzia compilando il modulo online in cui specificare le motivazioni. Il prestito d’onore potrebbe anche essere erogato da Regioni e Comuni, dopo l’inoltro della richiesta agli specifici enti locali.

Per gli studenti, la modalità più rapida è quella di prendere un appuntamento con un addetto di una banca accreditata, oppure inviare i moduli online all’istituto di credito. È comunque sempre buona norma chiedere preventive informazioni alla segreteria del proprio ateneo: il più delle volte, banche e università stipulano appositi accordi in materia di finanziamento agevolato.

La risposta alla richiesta è solitamente piuttosto breve: sia in caso di esito positivo che negativo, la comunicazione verrà inviata entro 60 giorni. Qualora la domanda venisse accolta, il beneficiario potrà recarsi in una banca convenzionata per l’apertura della pratica, e ottenere i primi fondi dopo circa uno o due mesi.

 

Quando è possibile richiedere il prestito d’onore studenti

A tal proposito, la normativa non offre precise indicazioni, tuttavia è indispensabile essere già iscritti ad uno specifico corso e aver provveduto al regolare versamento delle tasse universitarie. Tale aspetto è senza dubbio uno dei pochi svantaggi del prestito d’onore.

Infatti, per molti studenti sarebbe alquanto utile conoscere prima dell’iscrizione se hanno l’effettiva possibilità di accedere al finanziamento agevolato, cosa che invece potranno scoprire solo dopo aver versato le spese iniziali.

 

Rimborso del prestito d’onore studenti: le diverse modalità

Uno studente dispone di varie opzioni per rimborsare il prestito d’onore, da scegliere a seconda della propria situazione economica: tali opportunità si differenziano in base alle convenzioni stipulate tra gli atenei e gli istituti di credito, politiche creditizie applicate dalle banche, e dall’eventuale compartecipazione di enti locali come, ad esempio, Comuni e Regioni.

La soluzione più semplice, è quella di versare le rate a partire dai termini previsti, ovvero al completamento o interruzione degli studi, oppure a seguito dell’ingresso nel mondo del lavoro. Di solito, l’importo da rimborsare è composto da una parte di capitale e dai relativi interessi, per cui le possibili soluzioni sono:

  • rimborso del pre-ammortamento: il beneficiario si limita a restituire, in un’unica soluzione, solo la parte degli interessi maturati nel periodo di utilizzo;
  •  rimborso ammortamento: la restituzione comprende sia capitale che interessi. L’importo viene suddiviso in rate spalmate lungo un determinato arco temporale. Il versamento della prima quota inizia solo dopo aver utilizzato tutto il prestito, quindi successivamente alla fase di pre-ammortamento. La dilazione può andare da un minimo di 5 a un massimo di 8 anni.
  •  estinzione anticipata: in questo caso la restituzione del prestito comincia prima che scada il periodo di ammortamento.

Naturalmente se lo studente dispone della liquidità necessaria può estinguere il debito anche in un’unica soluzione, senza dover sostenere oneri e costi aggiuntivi.

Ricordiamo che il beneficiario ha facoltà di richiedere il rimborso di interessi e capitale, solo qualora il prestito fosse stato erogato da una banca con la partecipazione di un ente pubblico.

   

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