Cos’è, come funziona e cosa si può pagare con PagoPA

Pagare tasse, imposte, bollette, oppure multe e sanzioni è già di per sé una scocciatura, ma lo diventa ancor di più affrontando le code interminabili all’ufficio postale, o presso lo sportello della banca. Oltretutto, a volte per una dimenticanza, ma anche e di frequente per i classici ritardi nella consegna degli avvisi di pagamento da parte del servizio postale, ci si accorge in extremis di dover saldare quanto dovuto entro pochi giorni se si vogliono evitare ulteriori scocciature, nonché penali per il ritardato pagamento.

Per consentire al contribuente di assolvere ai propri doveri con maggior praticità e flessibilità, da qualche tempo, è stato introdotto lo strumento denominato “PagoPA“. Si tratta di un sistema di pagamento elettronico sicuro, semplice e trasparente verso le Pubbliche Amministrazioni e aziende fornitrici di servizi di pubblica utilità; è stato ideato dall’Agenzia per l’Italia Digitale per consentire al cittadino di sfruttare i canali telematici messi a disposizione da tutti gli enti aderenti all’iniziativa, così da permettergli di pagare comodamente online attraverso il proprio l’home-banking, gli ATM abilitati, gli sportelli della banca, nonché in tutti gli esercizi convenzionati che espongono il logo PagoPA, ogni tipologia di missiva che prevede il versamento di somme verso la Pubblica Amministrazione.

Vediamo di capire come usufruire al meglio delle possibilità offerte da PagoPA, cosa si può effettivamente pagare, dove poterlo fare e quali vantaggi ottiene da una parte il cittadino, e dall’altra la Pubblica Amministrazione.

Indice:

 

Cos’è PagoPA

PagoPA nasce con l’intenzione di semplificare le procedure per il pagamento di imposte, utenze e importi di altra natura che un contribuente deve versare ad una Pubblica Amministrazione. Rappresenta una soluzione alternativa ai soliti metodi tradizionali che impongono il fardello di recarsi fisicamente presso lo sportello di un ufficio postale o bancario.

È bene subito precisare che PagoPA non è un portale Web che consente di effettuare i pagamenti, bensì uno strumento elaborato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) che facilità e velocizza il pagamenti di tributi e somme verso la PA. Nel concreto, il contribuente potrà appoggiarsi ai cosiddetti Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP), ovvero soggetti che hanno aderito all’iniziativa e che prenderanno in carico la gestione della transazione a fronte di una commissione minima per il servizio prestato.

Il risultato sono procedure semplici, flessibili e sicuramente più al passo con le moderne tecnologie. Il soggetto ha la possibilità di pagare direttamente sul sito dell’Ente, utilizzare la specifica app se disponibile, impiegare i servizi online del proprio home-banking, oppure continuare ad utilizzare i canali tradizionali ancora attivi quali uffici postali, filiali della banca, sportelli ATM e ricevitorie abilitate.

 

Cosa pagare con PagoPA

Con PagoPA è possibile assolvere a molti oneri di pagamento nei confronti di Enti e Pubbliche Amministrazioni che, in particolare, riguardano:

  • tasse e imposte a livello locale e nazionale (IRPEF, IRAP, TARI, IRES, ecc.)
  • debiti fiscali nei confronti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione ex Equitalia;
  • bollo auto;
  • retta scolastica;
  • quota per il servizio di mensa scolastica;
  • sanzioni amministrative e multe (per esempio le violazioni del Codice della Strada);
  • ticket sanitari;
  • somme richieste da enti che hanno aderito al circuito come, ad esempio, INPS e INAIL.

Rispetto ad altri metodi di pagamento, PagoPA permette alla Pubblica Amministrazione di ricevere in tempo reale la cifra spettante. C’è inoltre da sottolineare come la normativa vigente imponga alle Pubbliche Amministrazioni, sia a livello centrale che locale, di offrire al cittadino il nuovo strumento di pagamento tra le varie alternative.

 

PagoPA: dove si può usare

Dalla sua nascita PagoPA ha ottenuto un discreto successo e una rapida crescita su tutto il territorio. Il motivo principale è la possibilità di utilizzarlo attraverso le strutture fisiche, oppure online sui siti degli enti che si sono attrezzati per consentire il pagamento elettronico via Web.

Ad oggi PagoPA può essere utilizzato con i seguenti metodi:

  • sportelli fisici della banca;
  • ATM abilitati degli istituti di credito;
  • ricevitorie con servizi SISAL, Lottomatica e Banca 5;
  • uffici postali;
  • online tramite home banking;
  • sul sito PagoPA;
  • attraverso il sito o l’applicazione mobile dell’Ente creditore.

Per capire se una struttura privata e o un punto vendita siano abilitati al pagamento elettronico PagoPA, è sufficiente verificare che sia esposto lo specifico logo identificativo.

 

Come si effettuano i pagamenti con PagoPA

Aderendo al cosiddetto “Nodo dei Pagamenti“, gli enti creditori hanno la possibilità di attivare determinati strumenti di pagamento senza nessun costo aggiuntivo né, tanto meno, la necessità di stipulare convenzioni particolari con i PSP (Prestatori di Servizi di Pagamento). Di conseguenza, il cittadino potrà disporre dei seguenti strumenti e canali per versare quanto dovuto:

  • bonifico bancario;
  • bonifico postale;
  • bollettino postale;
  • tutti i metodi di pagamento elettronico quali carta di credito, carta di debito, carta prepagata e altri strumenti che permettono l’addebito in conto corrente attraverso i PSP. Per il versamento si può utilizzare uno sportello ATM abilitato, piattaforme di pagamento online messe a disposizione dai PSP, oppure optare per l’addebito diretto da parte dell’Ente creditore.

Utilizzando la carta di credito si dovranno inserire i soliti dati (numero, data di scadenza e CVV), con PagoPA che analizzerà le informazioni allo scopo di individuare il PSP più conveniente per il cittadino. A quest’ultimo spetta comunque l’ultima parola, infatti egli sarà libero di accettare il suggerimento di PagoPA, oppure scegliere il Prestatore di Servizi di Pagamento che preferisce.

Siccome alcuni siti non hanno ancora aggiornato l’interfaccia utente, è probabile che il soggetto debba scegliere il circuito di appartenenza della carta utilizzata e successivamente il PSP che dovrà gestire l’operazione. A tal proposito ricordiamo che è possibile trovare online l’elenco aggiornato dei PSP attivi all’indirizzo: https://www.pagopa.gov.it/it/prestatori-servizi-di-pagamento/elenco-PSP-attivi/.

 

PagoPA: come pagare tramite banca

Tra le soluzioni più sfruttate per il pagamento di imposte, tasse, bolli e quant’altro vi sono i servizi offerti dalla propria banca. Sono molte le soluzioni proposte dagli istituti bancari per venire incontro alle esigenze del correntista, il quale potrà avvalersi del sito internet dell’istituto di credito, l’app mobile quando disponibile, oppure recarsi di persona presso la filiale più vicina svolgendo l’operazione in totale autonomia tramite lo sportello ATM o rivolgendosi ad un addetto. Vediamo nel dettaglio i vari metodi.

 

CBILL su home banking

La soluzione più comoda e rapida è senza alcun dubbio il servizio CBILL presente tra quelli offerti solitamente dagli home banking. Si tratta di un sistema sviluppato dalla società CBI S.c.p.a e consente all’utente di pagare gli avvisi PagoPA emessi dalla Pubblica Amministrazione (cartelle esattoriali, imposte comunali e nazionali, bollo auto, tasse universitarie, ticket sanitari, ecc) e da aziende fornitrici di servizi di pubblica utilità (bollette di acqua, energia elettrica, gas, telecomunicazioni, ecc.).

Ormai, tutte le piattaforme di internet home-banking integrano il CBILL, per cui è possibile sfruttarlo fin da subito senza alcun bisogno di effettuare registrazioni o attivazioni. In linea di massima, la procedura che andiamo a descrivere è uguale per la maggior parte delle banche, tuttavia potrebbe presentare qualche piccola differenza nel metodo di compilazione dei dati.

Per eseguire il pagamento non serve far altro che accedere alla propria aria personale dell’home-banking inserendo le credenziali, selezionare dalla lista servizi la voce “Bollettini e pagamenti” e poi cliccare su “CBILL / PagoPA“. A questo punto è necessario inserire i dati richiesti ovvero: nome dell’ente o dell’azienda creditrice, codice identificativo, importo da corrispondere e data del pagamento. Cliccando sul pulsante “Conferma” e seguendo le successive richieste per accertare l’identità dell’utente (diverse a seconda della banca), si completa la procedura. Al termine viene emessa una ricevuta di pagamento che può essere salvata in formato PDF per essere su dispositivo digitale, oppure stampata in cartaceo ed archiviata o, ancora, inviata via email.

Tra i vantaggi offerti dal CBILL c’è il controllo per evitare doppi pagamenti e il calcolo automatico dell’importo da versare per il bollo auto e con eventuali interessi di mora e sanzioni  in caso di ritardato pagamento.

 

Sportello ATM

Il servizio CBILL è attivo anche presso gli sportelli ATM abilitati e le casse automatiche. Solitamente è necessario essere correntisti dell’istituto di credito, ma talvolta è una possibilità concessa anche ai non clienti della banca.

Il procedimento è davvero molto semplice: si dovrà entrare nella sezione “Ricariche“, selezionare “Pagamenti e altre operazioni“,  cercare la voce “CBILL, PagoPA” e “Ricerca pagamenti in scadenza“. A questo punto basta cliccare su “Nuovo pagamento” e scegliere dall’elenco proposto la Pubblica Amministrazione destinataria del versamento.

Per velocizzare l’operazione è possibile inserire direttamente il codice SIA di 5 caratteri (qualora fosse presente sull’avviso PagoPA) e, subito dopo, il codice IUV composto da 18 caratteri reperibile sul documento di pagamento. Seguendo le ulteriori indicazioni si completa la procedura e si dovrà attendere l’emissione della ricevuta.

 

Filiale della banca

Non tutti i cittadini sanno utilizzare o dispongono del servizio di home-banking, o potrebbe anche capitare che la propria banca non abbia attivato PagoPA sugli sportelli ATM.

In questi casi, non resta che rivolgersi ad un addetto della filiale più vicina, portandosi dietro l’avviso di pagamento e, se non correntisti dell’istituto di credito, versare l’importo in contanti. Più semplice, invece, la vita di chi ha il conto corrente nella banca prescelta per il pagamento che potrà pagare con addebito diretto sul conto qualsiasi PagoPA anche e direttamente in filiale.

 

Pagare con PagoPA online

Qualora la Pubblica Amministrazione o l’Ente creditore avesse aggiornato il proprio sito, è possibile effettuare pagamenti tramite PagoPA comodamente online dalla propria scrivania. Con la medesima praticità e semplicità, l’operazione è fattibile con l’apposita applicazione mobile da scaricare su smartphone o tablet. Stando ai dati forniti dall’Agenzia per l’Italia Digitale sono già piuttosto numerosi i Comuni che hanno aderito all’iniziativa effettuando gli aggiornamenti tecnologici necessari.

Normalmente, la procedura è la medesima anche se potrebbero esserci alcune variazioni da Comune a Comune. Tuttavia, i passaggi salienti sono sempre i medesimi per qualsiasi sito e per qualunque città o comune. Il primo passo quello di accedere al portale della Pubblica Amministrazione creditrice e cercare tra i vari menu quello relativo ai servizi online, oppure ai pagamenti. Una volta individuata la schermata si potranno inserire nei relativi campi il codice presente sull’avviso di pagamento, il proprio indirizzo mail e tutte le altre informazioni richieste fino al completamento della procedura. Precisiamo che il pagamento è possibile anche se non si possiedono le credenziali SPID.

Ormai, la maggior parte dei Comuni si sta adattando al nuovo sistema cercando di fornire sempre più servizi pagabili tramite PagoPA. Per versamenti a beneficio di altri enti creditori è necessario, se fattibile, collegarsi al sito disponendo delle credenziali personali.

Supponiamo di voler versare la tassa scolastica, oppure la retta universitaria direttamente online: in questi casi il sito dell’istituto, o dell’università, dev’essere predisposto per il servizio PagoPA, dopodiché sarà sufficiente accedere all’area personale effettuando il login e corrispondere l’importo nell’apposita sezione, scegliendo il metodo di pagamento e il PSP che dovrà gestire la transazione.

 

Pagamenti con PagoPA utilizzando l’app Satispay

Satispay è un’applicazione sviluppata dall’omonima società italiana per fornire servizi di pagamento digitale e trasferimento di denaro attraverso internet. Il software è disponibile sia per dispositivi Android che iOs e consente di effettuare pagamenti anche con PagoPA.

I primi step sono scaricare l’app e creare un account personale inserendo numero di telefono e indirizzo email. Durante questa fase si dovrà creare un codice PIN da utilizzare per ottenere l’autenticazione e poter sfruttare l’applicazione. Una volta confermato il PIN, il passo successivo è associare un conto corrente bancario dal quale verrà prelevato il denaro per ricaricare il saldo di Satispay.

La procedura prevede l’inserimento dell’IBAN e una serie di informazioni di carattere personale, nonché il caricamento delle immagini di un documento di riconoscimento a scelta tra carta di identità, passaporto o patente di guida. Dopo aver scattato le foto e confermata l’operazione, sarà sufficiente cliccare sul pulsante Entra per completare la registrazione. Se la verifica dati andrà a buon fine, si riceverà sullo smartphone una notifica nel giro di qualche giorno lavorativo.

Prima di iniziare ad utilizzare i servizi di Satispay sarà necessario effettuare qualche modifica al profilo ed in particolare stabilire il budget settimanale. La somma va da un minimo di 25 euro fino ad un massimo di 300 euro e, una volta selezionata, si potrà procedere alla prima ricarica. L’operazione richiede almeno due giorni lavorativi.

La somma massima settimanale dovrà essere scelta in previsione al tipo di pagamento. C’è anche la possibilità di attivare la funzione Salvadanaio, il che permette di accumulare una piccola cifra ogni settimana così da averla a disposizione per particolari esigenze. Satispay effettua una verifica ogni domenica sera allo scopo di controllare il saldo disponibile e, nel caso in cui questo risultasse inferiore di almeno 5 euro rispetto al limite fissato, eseguirà una ricarica automatica per colmare la differenza.

Per pagare un bollettino PagoPA sarà sufficiente accedere alla sezione “Servizi” e scegliere l’opzione PagoPA. Non è necessario inserire a mano alcun dato, ma solamente scansionare il codice QR presente sull’avviso di pagamento con la fotocamera dello smartphone. È comunque consentito anche l’inserimento manuale dei dati richiesti negli appositi campi denominati “Avviso di pagamento” e “Codice fiscale ente creditore“. L’operazione termina specificando l’importo e cliccando sul pulsante Invia.

Ogni ricevuta di pagamento finisce in automatico sotto la voce Ricevuta nella sezione Profilo e può essere visualizzata, stampata o inviata tramite mail.

 

Altre soluzioni per pagare con PagoPA

PagoPA è un servizio disponibile anche presso ricevitorie SISAL, Lottomatica e Banca 5, nonché recandosi in un ufficio postale. La Pubblica Amministrazione centrale ha da tempo attivato tali soluzioni presso le suddette strutture, mentre per gli enti locali non è detto che il servizio sia stato abilitato.

Per effettuare il versamento basta presentare al rivenditore il documento di pagamento e corrispondere il dovuto in contanti, oppure tramite bancomat o carta di credito. È buona norma verificare sempre, e con attenzione, che i dati presenti sulla ricevuta siano corretti. Ricordiamo inoltre che nelle ricevitorie SISAL si possono effettuare operazioni in contati fino ad un massimo di 999,99 euro, limite che raggiunge i 1.499,99 euro sei si paga con carta di credito.

 

I vantaggi di PagoPA

Il sistema di pagamento PagoPA offre numerosi vantaggi sia al cittadino che alla Pubblica Amministrazione.

Per i cittadini i benefici riguardano:

  • la moltitudine di opzioni e la presenza di numerosi canali di pagamento messi a disposizione a livello nazionale;
  • i costi di commissione trasparenti;
  • la possibilità di ricevere avvisi di pagamento in formato cartaceo, oppure elettronico, attraverso notifiche sull’app, o sul sito del PSP scelto, messaggi di posta elettronica o SMS;
  • l’importo da corrispondere è un valore certo, quindi non si corre il rischio di versare una cifra inferiore a quella richiesta dalla Pubblica Amministrazione. Anche se l’importo varia per effetto di interessi di mora o altri motivi, il cittadino riceve sempre un avviso di pagamento aggiornato;
  • una procedura molto semplice e risolutiva: sarà sufficiente disporre del codice IUV presente sull’avviso per corrispondere l’importo e ottenere la quietanza di pagamento, ovvero la dichiarazione rilasciata dall’Ente creditore che certifica di aver ricevuto la cifra a totale adempimento di quanto dovuto. In questo modo il cittadino ha la certezza di non essere sottoposto a successive verifiche o accertamenti.

Le Pubbliche Amministrazioni, dal canto loro, godono invece dei seguenti vantaggi:

  • incassano molto più rapidamente le cifre spettanti grazie alla multicanalità del sistema PagoPA;
  • le somme vengono ricevute il giorno successivo a quello del pagamento, che normalmente corrisponde alla scadenza;
  • minori costi di transazione e processo;
  • riconciliazione automatica degli incassi.
   

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