Cosa succede se si paga l’IMU in ritardo?
L’Imposta Municipale Unica è entrata in vigore a partire dal 2012 grazie al decreto Salva Italia del Governo Monti. Il contribuente deve pagare il tributo per ogni immobile e terreno di sua proprietà, ad eccezione dell’abitazione principale e delle relative pertinenze.
Scopo dell’articolo è capire cosa accade a seguito di mancato o ritardato versamento dell’IMU.
Indice:
- Chi deve pagare l’Imposta Municipale Unica?
- Su quali immobili si paga l’IMU?
- Soggetti esonerati dal pagamento dell’IMU
- Quando e come si paga l’IMU
- Novità IMU
- Sanzioni per versamento errato o in ritardo
- Il ravvedimento operoso
- Calcolo delle sanzioni
- Calcolo IMU ed eventuali sanzioni: metodo “fai da te”
Chi deve pagare l’Imposta Municipale Unica?
Il pagamento dell’IMU spetta alle seguenti categorie di contribuenti:
- proprietari di immobili, terreni o aree;
- chiunque sia titolare di un diritto reale di godimento su immobili gravati da IMU;
- locatari di immobili acquisiti tramite contratti di leasing finanziario;
- soggetti che rilasciano concessioni di beni demaniali.
Su quali immobili si paga l’IMU?
L’Imposta Municipale Unica si applica a:
- immobili ad uso abitativo;
- fabbricati rurali adibiti sia ad uso abitativo che strumentale;
- terreni siano essi fabbricabili, agricoli o non coltivati.
L’imposta non è dovuta sulla prima casa, ovvero l’abitazione in cui il contribuente ha stabilito la sua residenza anagrafica e dimora abituale. Tutto ciò non ha validità se la casa è di lusso, vale a dire appartenente alle categorie catastali A1, A8 o A9.
Soggetti esonerati dal pagamento dell’IMU
Sono esentati dal versamento IMU:
- proprietari di immobili adibiti a prima casa e appartenenti alle categorie catastali da A2 ad A7;
- nudo proprietario, qualora l’immobile fosse soggetto a usufrutto;
- inquilino (il tributo viene pagato dal titolare del diritto reale di godimento);
- società di leasing (l’imposta è versata dall’utilizzatore dell’immobile);
- comodatario;
- affittuario di immobili per l’esercizio di un’attività produttiva (l’IMU è versata dal proprietario);
- coniuge non assegnatario a seguito di rottura dei vincoli matrimoniali;
- immobili merce a partire dal 2022.
Quando e come si paga l’IMU
Di norma, il pagamento dell’Imposta Municipale Unica avviene in due rate attraverso il modello F24, con scadenze fissate al 16 giugno e 16 dicembre.
A giugno si dovrà corrispondere l’imposta relativa al primo semestre, applicando le aliquote dell’anno precedente stabilite dal Comune. A dicembre, invece, si procederà al saldo del conguaglio calcolato sempre in base ai riferimenti comunali. Tuttavia, in caso di piccoli importi, è possibile pagare il tributo in un’unica soluzione entro il 16 giugno.
Novità IMU
Le novità più importanti per l’IMU, relative all’anno in corso, riguardano:
- la possibilità di scegliere su quale immobile pagare l’imposta in caso di componenti dello stesso nucleo famigliare residenti in Comuni diversi. Per esempio, coniugi che hanno la residenza anagrafica in case ubicate in Comuni diversi possono decidere quale immobile destinare ad abitazione principale e, di conseguenza, usufruire dell’esenzione IMU;
- per fabbricati merce l’IMU non è dovuta. Si tratta di immobili costruiti da un’impresa e destinati alla vendita. Finché i suddetti immobili non vengono ceduti o affittati, risultano esenti dall’Imposta Municipale Unica.
Sanzioni per versamento errato o in ritardo
Qualora si pagasse pagato l’IMU dopo la scadenza, oppure si fosse corrisposto un importo sbagliato, scatterebbe una sanzione ordinaria pari al 30% di quanto dovuto, o erroneamente versato. Tuttavia, si possono applicare le seguenti aliquote in caso di:
- pagamento entro 14 giorni dalla scadenza, sanzione all’1% per ogni giorno di ritardo;
- pagamento entro 90 giorni dalla scadenza, sanzione ridotta al 15%.
Il ravvedimento operoso
Se per qualunque motivo non si sia riusciti a versare la prima rata entro il 16 di giugno, oppure siano state commesse delle irregolarità nel pagamento dell’imposta, la legge concede la possibilità di correggere spontaneamente gli errori tramite il ravvedimento operoso.
Nei casi di mancato o ritardato pagamento, è possibile utilizzare il modello F24 per regolarizzare la propria posizione. In tali frangenti basta compilare il rigo dedicato all’IMU (codice tributo 3918) e barrare il riquadro del ravvedimento operoso. Inoltre, sarà necessario calcolare l’importo complessivo tenendo conto degli interessi di mora e della sanzione prevista.
Come abbiamo già visto, l’ammenda si riduce all’1% per ogni giorno di ritardo se paghiamo entro 14 giorni e con il ravvedimento operoso subisce ulteriore riduzione di 1/10 arrivando allo 0,1%. Per quanto riguarda gli interessi, va considerato il tasso legale annuo per tutti i giorni di ritardo, ovvero partendo dalla scadenza fino all’avvenuto pagamento.
Calcolo delle sanzioni
La riduzione dell’ammenda per mancato o ritardato pagamento è tanto maggiore quanto più rapidamente si salda la rata IMU.
Per il calcolo preciso della sanzione basta far riferimento alla seguente tabella:
- pagamento entro 14 giorni dalla scadenza (ovvero non oltre il 30 giungo compreso) riduzione allo 0,1% per ogni giorno di ritardo;
- pagamento tra il 15° e il 30° giorno, riduzione all’1,5%;
- pagamento tra il 31° e il 90° giorno, riduzione all’1,67%;
- pagamento a partire dal 91° giorno fino ad un anno dalla scadenza, riduzione al 3,75%;
- pagamento oltre un anno dalla scadenza e fino a due anni, riduzione al 4,29%;
- pagamento a oltre due anni dalla scadenza, riduzione al 5%.
Se la prima rata IMU è pari, ad esempio, a 600 euro e e si è provveduto al pagamento dopo 10 giorni dalla scadenza, la sanzione risulta di soli 6 euro. All’importo dell’ammenda vanno, in ogni caso, aggiunti gli interessi considerando un tasso legale annuo dell’1,25% per il 2022.
Calcolo IMU ed eventuali sanzioni: metodo “fai da te”
Ogni anno ad inizio giugno, i proprietari di seconde case, o altri immobili gravati da questa imposta, cominciano a pensare a quanto possa essere l’importo da pagare e telefonano al proprio commercialista per avere l’F24 da portare in banca… Il risultato è che spesso, per pagare 200 euro di IMU al comune se ne spendano 50 per il professionista che deve preparare la distinta di pagamento.
Esistono in rete svariati siti, o app, che consentono di calcolare autonomamente la rata dell’IMU e permettono al contribuente di stampare anche l’F24 da portare in banca, o pagare tramite i servizi di homebanking. Segnalo questo sito https://www.amministrazionicomunali.it/imu che, a mio avviso è molto intuitivo e consente, una volta inserita la rendita catastale dell’immobile su cui calcolare l’imposta, i mesi di possesso, l’aliquota, facilmente reperibile in rete sul sito del comune di ubicazione dell’immobile, e i mesi di possesso di effettuare il calcolo preciso di acconto e saldo IMU.
E’ inoltre possibile indicare la data di pagamento e, se ci si ritrova a fare il calcolo oltre la scadenza, il software stesso indicherà automaticamente nell’F24, la spunta su “ravvedimento operoso”, calcolando sanzioni e interessi per regolarizzare la propria posizione.
Se hai trovato interessante questo articolo, per approfondire, ti consiglio il mio libro "PAGARE MENO TASSE" che ti svelerà i segreti che i commercialisti ti tengono volutamente nascosti...