Come si calcola il premio INAIL e quali le agevolazioni previste
Tra i costi sostenuti da un datore di lavoro per la retribuzione dei propri dipendenti e collaboratori bisogna considerare anche i contributi INAIL, ovvero la quota annuale da versare per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. La copertura riguarda, da una parte lavoratori dipendenti e parasubordinati che svolgono attività ritenute rischiose dalla legge, e dall’altra artigiani e lavoratori autonomi del settore agricolo.
Il premio assicurativo è obbligatorio e dà diritto al beneficiario di ricevere, al verificarsi di un incidente sul luogo di lavoro, oppure in seguito ad una malattia professionale, le prestazioni sanitarie ed economiche previste anche a favore dei superstiti in caso di morte del lavoratore.
Indice:
- Come funziona l’assicurazione INAIL
- Calcolo del premio INAIL
- Calcolo premio INAIL: come funziona l’autoliquidazione
- Quando e come versare il premio assicurativo
- Dichiarazione salari lavoratori soggetti ad assicurazione
- Tasso di calcolo del premio
- Oscillazione del tasso
- Oscillazione del tasso per andamento infortunistico
- Oscillazione del tasso per prevenzione
- Rateazione debiti per premi e accessori
- Riduzione del presunto
- Sconti sul premio INAIL
Come funziona l’assicurazione INAIL
I principi fondamentali dell’assicurazione infortuni sono tutti raggruppati nel DPR n. 1124 del 1965, modificato negli anni a venire per estendere la copertura a più categorie di lavoratori. I contributi INAIL sono obbligatori e totalmente a carico del datore di lavoro o lavoratore autonomo i quali, qualora svolgano attività ritenute rischiose dalla legge, dovranno versare un premio annuale opportunamente calcolato in base all’effettivo rischio delle lavorazioni e la retribuzione complessiva. L’INAIL, in collaborazione con INPS e SPSAL (Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro), svolge un’attività ispettiva per verificare il rispetto dell’obbligatorietà dell’assicurazione.
Allo scopo di ottenere tariffe assicurative distinte, le attività sono state suddivise in quattro gestioni separate, nello specifico:
- industria;
- artigianato;
- terziario;
- lavori di diversa natura.
Le attività ritenute rischiose dalla legge sono:
- le lavorazioni eseguite con macchinari mossi direttamente dall’addetto, apparecchi a pressione e impianti elettrici o termici;
- le lavorazioni eseguite in luoghi organizzati per opere e servizi in cui si impiegano i suddetti macchinari;
- le lavorazioni complementari o sussidiarie alle attività rischiose.
Inoltre, è stato stilato un elenco specifico per lavorazioni con presunzione assoluta di rischio, ovvero con elevato grado di pericolosità anche se svolte senza l’utilizzo dei sopracitati macchinari.
In base al rischio medio nazionale, per ogni attività esercitata nelle diverse categorie si determina un premio che può essere ordinario, oppure speciale. Nel primo caso si fa riferimento all’ammontare complessivo della retribuzione nel periodo assicurativo, e al tasso del premio, perciò si ottiene un contributo direttamente collegato all’effettivo grado di pericolosità durante lo svolgimento delle mansioni. Ci sono però particolari attività in cui è complicato determinare il premio utilizzando il sistema ordinario: in tali frangenti, la legge ha introdotto il cosiddetto premio speciale unitario che tiene conto di parametri diversi quali il numero dei lavoratori coinvolti, la tipologia dei macchinari utilizzati, nonché la natura e la durata della lavorazione.
Calcolo del premio INAIL
Il datore di lavoro deve rispettare l’onere del versamento della quota annuale ai fini assicurativi per ogni suo dipendente e collaboratore. Ricordiamo che tra i soggetti coinvolti rientrano anche eventuali soci e familiari attivi nell’impresa e artigiani tenuti ad assicurare sé stessi, quindi con l’onere di provvedere al pagamento dei contributi INAIL nonostante la mancanza di lavoratori alle proprie dipendenze.
Il premio assicurativo non è sempre uguale ma varia in base a diversi fattori. A tal proposito, come abbiamo già accennato, la legge ha stabilito un preciso inquadramento tariffario suddividendo i settori lavorativi tra industria, artigianato, terziario e altre attività. Inoltre, vengono prese in considerazione le singole lavorazioni svolte e l’andamento degli infortuni all’interno dell’azienda, a cui aggiungere specifiche agevolazioni o eventuali maggiorazioni. Sommando questi parametri si otterrà quindi un tasso di premio che rappresenta la percentuale da applicare alla retribuzione dei lavoratori per computare la quota annuale da versare all’INAIL.
Spetta allo stesso INAIL stabilire, a fine anno, il tasso di premio e comunicarlo alle aziende interessate attraverso una PEC indirizzata all’impresa stessa. Il datore di lavoro dovrà calcolare la quota da pagare seguendo una procedura che prende il nome di autoliquidazione. L’INAIL pubblica sul proprio sito anche una guida annuale aggiornata in cui sono indicate tutte le modalità per il calcolo del premio in base ad addizionali e riduzioni, criteri di arrotondamento e istruzioni per la compilazione del modello F24, così da aiutare i datori di lavoro a versare in modo corretto i contributi.
Per meglio chiarire il sistema di calcolo facciamo un semplice esempio: supponiamo che un’azienda abbia 5 dipendenti con mansioni d’ufficio e retribuzione annuale complessiva di 100 mila euro. Se il tasso INAIL sarà pari al 15 per mille, il datore di lavoro dovrà versare un premio assicurativo totale così calcolato:
- 100.000 / 1.000 x 15 = 1.500 euro
In presenza di soci o familiari che, il più delle volte, svolgono mansioni all’interno dell’azienda senza percepire uno specifico compenso, la legge prevede l’applicazione di una retribuzione annuale convenzionale.
Calcolo premio INAIL: come funziona l’autoliquidazione
L’esempio che abbiamo appena riportato potrebbe far credere che il sistema dell’autoliquidazione sia molto semplice, in realtà è decisamente più complesso di quanto si possa credere. Infatti, il premio INAIL dev’essere calcolato attraverso il meccanismo di saldo e acconto. Nello specifico, il saldo è comunemente chiamato regolazione e rappresenta il totale dei contributi assicurativi riferiti all’anno precedente. L’acconto è invece detto rata, ovvero un anticipo versato per i contributi assicurativi dell’anno in corso.
Il datore di lavoro è tenuto a comunicare all’INAIL, generalmente entro il 16 febbraio, l’importo complessivo delle retribuzioni annuali di tutti i dipendenti assicurati così da poter determinate il premio da versare all’Istituto. Tale valore è utilizzato, sia per il calcolo del saldo relativo all’anno precedente che per l’acconto dell’annualità in corso. Di conseguenza, il contribuente dovrà corrispondere entrambe le quote nella stessa data, applicando il medesimo metodo di calcolo e versando il dovuto tramite il modello di pagamento unificato F24 (F24 EP per gli Enti Pubblici).
Il saldo si basa su un valore certo, ossia i salari già corrisposti, mentre la rata dell’acconto è versata su retribuzioni non ancora erogate che si stimano invariate rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il datore di lavoro, ad esempio a causa di una riduzione dell’organico, o per cessione dell’attività, può prevedere salari inferiori. In questi casi, ci si può affidare al servizio “Riduzione delle retribuzioni presunte” per comunicare le minori retribuzioni ed aggiornare la base di calcolo, versando così un premio anticipato di importo inferiore. L’INAIL provvederà a verificare l’effettiva sussistenza delle motivazioni dichiarate dal datore di lavoro prima di accettare la riduzione dei salari e dei relativi contributi a titolo di acconto.
Quando e come versare il premio assicurativo
Il datore di lavoro deve rispettare i seguenti adempimenti per via telematica:
- presentazione dichiarazione delle retribuzioni dei lavoratori soggetti ad assicurazione entro il 28 febbraio;
- pagamento del premio di autoliquidazione INAIL calcolando sia il saldo (regolazione) che l’acconto (rata);
- inoltro comunicazione motivata di liquidazione.
Il saldo e l’acconto del premio INAIL vanno corrisposti entro il 16 febbraio di ogni anno (il termine può slittare al primo giorno utile successivo nel caso in cui la scadenza cada di sabato o di domenica), utilizzando il modello F24. Nella sezione INAIL e altri tributi locali si dovranno compilare i vari campi inserendo le seguenti informazioni:
- codice sede INAIL al quale l’azienda fa riferimento;
- codice ditta;
- codice di controllo ditta;
- numero di riferimento relativo all’anno per cui si è calcolato il premio;
- causale che, nel caso dell’autoliquidazione, è la lettera “P”.
Il premio INAIL può essere versato in un’unica soluzione, oppure si potrà optare per una rateazione. In questo caso, il datore di lavoro potrà corrispondere il dovuto in 4 rate di pari importo equivalenti al 25% del premio annuale. La volontà di adottare tale metodo dev’essere espressa al momento della presentazione della dichiarazione delle retribuzioni e prevede l’applicazione di interessi pari al tasso medio di interesse dei Titoli di Stato.
Indipendentemente dal metodo scelto, il primo pagamento va effettuato entro e non oltre il 16 febbraio, mentre le eventuali rimanenti tre rate devono rispettare le scadenze del:
- 16 maggio;
- 20 agosto;
- 16 novembre.
Le date sopra indicate possono subire variazioni nel caso in cui la scadenza cada di sabato o in un giorno festivo, pertanto sarà obbligatorio effettuare il versamento nel primo giorno lavorativo utile disponibile.
Dichiarazione salari lavoratori soggetti ad assicurazione
Come abbiamo visto, tra gli adempimenti di un datore di lavoro vi è la presentazione della dichiarazione delle retribuzioni dei dipendenti soggetti ad assicurazione INAIL. La scadenza solitamente coincide con il 28 febbraio (29 febbraio in presenza di anno bisestile), data entro la quale il soggetto incaricato deve inviare la comunicazione attraverso le seguenti modalità telematiche messe a disposizione dal portale INAIL:
- ALPI online (si può utilizzare anche per il calcolo del premio);
- Dichiarazione Salari.
Per beneficiare di tali strumenti telematici, il datore di lavoro dev’essere titolare di una PAT (posizione assicurativa territoriale), necessaria per accedere al sito ufficiale dell’Istituto e selezionare l’opzione “Nuova Dichiarazione Salari“. A questo punto, sarà sufficiente entrare nella pagina “Autoliquidazione Dipendenti” e inserire il totale delle retribuzioni in base alle diverse lavorazioni. In questa fase, si dovrà indicare anche la rata dell’acconto, valore che può essere modificato e diminuito solo avendo effettuato la specifica richiesta per la riduzione del presunto.
Una volta concluse tutte le operazioni non resta che cliccare su “Calcolo Autoliquidazione” e dopo alcuni secondi comparirà una schermata riassuntiva con riportati i seguenti dati:
- anno relativo alla regolazione;
- importo calcolato per il saldo;
- importo calcolato per l’acconto;
- dettagli dell’autoliquidazione;
- totale da corrispondere per il saldo dell’anno precedente;
- totale da corrispondere per la rata anticipata dell’anno in corso;
- importo da versare o compensare.
L’ultimo passaggio sarà quello di inoltrare la dichiarazione all’INAIL cliccando su “Invio dichiarazione salari” e selezionare “Anteprima F24” per ottenere e stampare il modello con cui effettuare il pagamento.
Tasso di calcolo del premio
Uno degli elementi fondamentali per determinare la quota annuale da versare all’INAIL è rappresentato dal tasso di calcolo. Una percentuale variabile di anno in anno, stabilita dall’Istituto e comunicata direttamente alle aziende tramite l’indirizzo di posta elettronica certificata con la quale l’azienda è registrata.
I soggetti interessati possono anche conoscere il tasso applicabile consultando il fascicolo aziendale reso disponibile sul sito ufficiale dell’INAIL, utilizzando le credenziali personali e il codice PIN per accedere al portale.
Oscillazione del tasso
Il tasso medio nazionale si applica alle singole aziende e può subire variazioni, comprese diminuzioni che generano agevolazioni tariffarie in presenza di un minor rischio sul lavoro.
L’oscillazione del tasso medio nazionale dipende da diversi parametri e può essere fissa o variabile. Il suo scopo è quello di cercare di personalizzare l’indice di rischio, tenendo conto di ogni specifica situazione, premiando le aziende con un minor numero di infortuni e particolarmente sensibili alla sicurezza sul lavoro e tutela della salute degli addetti.
Uno dei parametri che maggiormente influenza tali oscillazioni è l’andamento infortunistico, ovvero il numero di infortuni e malattie professionali registrato in un determinato periodo. In seconda battuta, si considerano tutti i fattori di prevenzione degli incidenti e degli infortuni, in particolare gli interventi attuati dall’azienda al fine di migliorare la sicurezza sul lavoro e la salute degli operatori.
Oscillazione del tasso per andamento infortunistico
Passati i primi due anni di attività dell’azienda, il tasso medio può subire delle variazioni in base all’andamento degli infortuni e delle malattie professionali secondo quanto stabilito nella PAT (posizione assicurativa territoriale). Tale valore è espresso dal cosiddetto indice di sinistrosità aziendale riproporzionato (ISAR).
In particolare, viene confrontato il valore di sinistrosità aziendale (ISA) inserito nella posizione assicurativa territoriale (determinato in base alle dimensioni dell’azienda e al numero di eventi lesivi per un periodo di tre anni), con quello della PAT Tipo che rappresenta lo standard nazionale di riferimento. E’ opportuno precisare che per commisurare la gravità dell’evento lesivo si considerano le conseguenze provocate al lavoratore (giornate di lavoro perse) e non gli oneri sostenuti dall’INAIL per corrispondere l’indennizzo.
In base al valore assunto dall’ISAR, il datore di lavoro otterrà una riduzione, oppure un aumento dell’aliquota da applicare per il calcolo del premio assicurativo.
Oscillazione del tasso per prevenzione
Nel caso in cui un’azienda abbia attuato interventi migliorativi della sicurezza e salute sul luogo di lavoro, può ricevere dall’INAIL uno sconto sul premio denominato oscillazione per prevenzione. In altre parole, viene ridotto il tasso di calcolo applicato all’azienda, determinando così una diminuzione del premio annuale da versare.
Per ottenere l’agevolazione il datore di lavoro deve presentare l’apposita domanda, fermo restando:
- il possesso dei requisiti richiesti dalla legge in termini di regolarità contributiva ed assicurativa;
- il rispetto delle regole previste dalla normativa in fatto di prevenzione infortuni e sicurezza sul lavoro.
Per la verifica di requisiti e regolarità delle norme viene preso come riferimento la situazione aziendale descritta all’intero della PAT e relativa all’anno precedente rispetto all’invio della domanda di riduzione del tasso di premio. Chiaramente, l’azienda deve aver già effettuato gli interventi che hanno portato al miglioramento della sicurezza dell’ambiente lavorativo e all’abbassamento del rischio infortuni. La richiesta può essere inoltrata anche da imprese attive da solo un biennio, sempre nel pieno rispetto di requisiti e regole, e con la capacità di dimostrare di aver compiuto opere migliorative delle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori.
La domanda va presentata per via telematica entro e non oltre il 28 febbraio (29 febbraio per anni bisestili, o il primo giorno utile qualora il termine cadesse di sabato o in giorno festivo); perchè risulti ammissibile, il soggetto dovrà allegare la relativa documentazione che provi gli interventi effettuati. L’INAIL dispone di 120 giorni dal ricevimento della richiesta per comunicare all’azienda l’accettazione della stessa. Una volta accertati tutti i requisiti e la regolarità della posizione contributiva del datore di lavoro, viene concessa la riduzione con validità solo per l’anno di presentazione della domanda. Il nuovo tasso ridotto sarà applicato per il calcolo del saldo del premio assicurativo in fase di autoliquidazione.
Rateazione debiti per premi e accessori
La rateazione riguarda il pagamento di premi e accessori da versare a titolo di omissione o evasione, a patto che non risultino iscritti a ruolo. In quest’ultimo caso spetta infatti all’agente della riscossione concedere o meno il pagamento rateale. Quindi, il datore di lavoro può richiedere la rateizzazione di debiti contributivi scaduti oppure correnti, attraverso la presentazione di un’apposita istanza di rateazione. L’operazione può avvenire solo per via telematica accedendo alla sezione “Denunce” del sito INAIL.
L’Istituto ha tempo 15 giorni dal ricevimento della richiesta per concludere il procedimento amministrativo ed elaborare il piano di ammortamento che dovrà essere emesso entro 10 giorni e indicare la scadenza della prima rata.
Con la circolare n. 22/2019 l’INAIL ha stabilito una nuova serie di disposizioni tra le quali è presente anche la modifica del limite minimo di rateazione: passato dai precedenti 1.000 euro agli attuali 150 euro per ogni singola rata. Nel caso in cui un debitore volesse presentare istanza di rateazione per il premio di autoliquidazione ma avesse già scelto il metodo di pagamento in 4 rate, potrà richiederne la sospensione solo se una o più rate non risultino già iscritte a ruolo. In caso contrario, il soggetto dovrà rivolgersi all’agente di riscossione, mentre per le rate non iscritte a ruolo avrà facoltà di presentare l’istanza di rateazione alla sede INAIL.
Riduzione del presunto
Se per qualsiasi motivazione il datore di lavoro prevede una diminuzione della retribuzione complessiva nell’anno in corso rispetto al valore corrisposto in quello precedente, può richiedere la riduzione del premio assicurativo. Entro il consueto termine del 16 febbraio è necessario inviare all’INAIL:
- la comunicazione motivata attraverso il servizio “Riduzione Presunto”;
- il valore complessivo delle minori retribuzioni.
L’importo comunicato va quindi a sostituire quello esistente e costituisce la base di calcolo per l’acconto da versare sui compensi dell’anno in corso.
Sconti sul premio INAIL
Ci sono situazioni che prevedono l’applicazione di particolari sconti e agevolazioni che portano ad una diminuzione del premio INAIL. Ecco un elenco delle condizioni più frequenti:
- riduzione 50% del premio assicurativo per ogni lavoratore assunto in sostituzione di un dipendente in congedo di maternità o paternità (misura applicabile da aziende con meno di 20 dipendenti);
- riduzione della retribuzione imponibile ai fini INAIL del 50% per assunzione di lavoratori over 50 disoccupati da almeno 12 mesi;
- riduzione della retribuzione imponibile ai fini INAIL del 50% per assunzione lavoratrici disoccupate da oltre 24 mesi;
- riduzione della retribuzione imponibile ai fini INAIL del 50% per assunzione lavoratrici disoccupate da oltre 6 mesi. In questo particolare caso è però necessario che il soggetto risulti residente in una Regione o area ammessa a finanziamenti tramite fondi strutturali europei;
- riduzione nell’ordine del 50% o 100% per assunzione di lavoratori disoccupati da oltre 24 mesi sfruttando le agevolazioni previste dalla legge 407. Si parla quindi di forza lavoro assunta fino al 1° gennaio 2015, termine ultimo per l’applicazione della suddetta legge poi abrogata.
Secondo le ultime disposizioni l’INAIL ha indicato specifiche riduzioni dei contributi assicurativi anche per:
- imprese artigiane;
- cooperative agricole e relativi consorzi che svolgono le proprie attività in zone montane (riduzione del 75%) e svantaggiate (riduzione del 68%);
- attività di piccola pesca lunghe le coste, in acque interne e in laguna;
- attività di pesca costiera, nel mediterraneo e oltre gli stretti.
Se hai trovato interessante questo articolo, per approfondire, ti consiglio il mio libro "PAGARE MENO TASSE" che ti svelerà i segreti che i commercialisti ti tengono volutamente nascosti...
Alfredo
Ottobre 5, 2022 @ 22:20
Se il tasso INAIL sarà pari al 15 per mille, il datore di lavoro dovrà versare un premio assicurativo totale così calcolato:
100.000 / 1.000 x 15 = 1.500 euro
Questi 1.500 euro è da considerare annuale? O bisogna moltiplicarlo per 12 mesi?