Come pagare meno INAIL riducendo il rischio di infortuni sul lavoro

Per coprire i rischi di possibili infortuni sul lavoro e malattie professionali la legge italiana prevede il pagamento obbligatorio di un contributo INAIL. Si tratta, a tutti gli effetti di una sorta di assicurazione, tanto che il corrispettivo versato viene comunemente chiamato premio. L’onere del pagamento spetta al datore di lavoro, all’artigiano senza dipendenti, oppure ai lavoratori autonomi del settore agricolo.

In caso di inadempienza o tardivo versamento del premio sono previste sanzioni amministrative, anche se, tuttavia, il lavoratore ha comunque diritto alle prestazioni INAIL.

Per le aziende, la cifra da versare si calcola applicando un tasso variabile legato a diversi fattori quali:

  • numero dipendenti;
  • tipologia della mansione;
  • andamento degli infortuni sul luogo di lavoro;
  • eventuali agevolazioni o maggiorazioni.

È abbastanza facile intuire come il premio per un impiegato che trascorra l’intera giornata in ufficio debba risultare decisamente minore rispetto a quello per assicurare addetti alla produzione. Un videoterminalista rischia, al massimo, bruciore agli occhi, deficit della messa a fuoco, vista annebbiata, problemi posturali e disturbi di carattere psicologico.

Per il lavoratore di un reparto produttivo i rischi si moltiplicano (esposizione ad agenti chimici o biologici, contatto con sostanze infiammabili o esplosive, eccessiva rumorosità e via discorrendo), così come la possibilità di infortuni e malattie, che verrebbero, di conseguenza, indennizzate dall’INAIL.

Fatta questa premessa, è possibile capire quanto debba pagare un’azienda di premio INAIL per essere in regola?

Chiarito il concetto che il premio sia direttamente proporzionale al rischio, in linea di massima, per le occupazioni più tranquille (impiegati, videoterminalisti, ecc.) la cifra è molto bassa: pari al 5 per mille della retribuzione lorda. Il contributo sarà via via maggiore col crescere del rischio relativo alla mansione svolta, raggiungendo anche importi superiori all’80 per mille nelle situazioni ritenute più pericolose. Il tasso viene comunicato all’azienda direttamente dall’INAIL ogni fine anno, in modo che il datore di lavoro possa calcolare gli esatti importi da versare per ogni dipendente.

Per comprendere meglio quanto effettivamente incida il premio INAIL è sufficiente fare un semplice esempio: supponiamo che un’azienda abbia 4 dipendenti che lavorano come operai addetti alla produzione di concimi di origine vegetale e animale soggetti ad un tasso del 40 per mille e che gli stessi percepiscano una retribuzione complessiva lorda di 60.000 euro l’anno. In questo, l’azienda dovrà pagare 2.400 euro di premio INAIL (60.000/1000 x 40).

Se quanto descritto fino ad ora è un concetto, probabilmente, già ben noto ai diretti interessati, non altrettanto si può dire della possibilità di ridurre il premio INAIL annuale. Stiamo parlando di un risparmio che può raggiungere anche il 28% di quanto normalmente si dovrebbe versare: un’opportunità troppo spesso ignorata che, alla ditta dell’esempio sopra indicato, potrebbe far risparmiare la bellezza di 672 euro l’anno. Se rapportiamo questa cifra a realtà più significative, fino a 10 dipendenti, il risparmio aumenta con l’aumentare del personale raggiungendo cifre molto interessanti.

L’Istituto, infatti, permette la riduzione del premio alle azienda che decidono di migliorare la situazione dal punto di vista sicurezza e igiene dell’ambiente lavorativo. Si dovrà compilare online il modulo OT23 per dichiarare gli interventi migliorativi compiuti, a cui verrà assegnato un punteggio: raggiunta quota 100 sarà possibile richiedere lo sconto sul premio assicurativo.

Il rovescio della medaglia è la necessità di richiedere l’intervento di società specializzate che dovranno eseguire uno o più sopralluoghi, concordando così con l’azienda le procedure e gli interventi mirati per raggiungere l’obiettivo.

Indice:

 

Oscillazione del tasso per il calcolo del premio

Entro il 31 dicembre di ogni anno, e con effetto a partire dal 1° gennaio successivo, l’INAIL provvede ad inviare il modello 20SM a ciascun soggetto interessato. Lo scopo è quello comunicare il tasso di premio da applicare per le varie mansioni, nonché la classe di rischio per i soli artigiani autonomi.

Il tasso medio di tariffa è una percentuale che può subire aumenti o diminuzioni a causa di molteplici fattori. Principalmente è legato all’andamento degli infortuni e malattie professionali, che provocano le cosiddette oscillazioni per andamento infortunistico. In secondo luogo, è sensibile alla situazione interna dell’azienda per cui, attuando interventi migliorativi a livello sicurezza e salute dei lavoratori, si potranno ottenere significative riduzioni delle tariffe. In questi casi si parla di oscillazione del tasso per prevenzione e la finalità è quella incentivare le aziende a ridurre il rischio sul lavoro, adottando misure che vanno anche oltre i requisiti di sicurezza minimi imposti dalla normativa vigente.

 

Oscillazione del tasso per andamento infortunistico

Vediamo nello specifico come funziona la variazione del tasso medio di tariffa in base all’andamento degli infortuni e delle malattie all’interno dell’azienda. Per i primi due anni di attività la percentuale è fissa e non subisce variazioni mentre, trascorso il biennio, è suscettibile di oscillazioni che possono comportare aumenti o riduzioni. Il nuovo meccanismo è stato disciplinato dagli articoli 19 e 20 del MAT (Modalità di applicazione delle Tariffe dei premi) e prevede il raffronto tra la sinistrosità delle mansioni assicurate nella Posizione Assicurativa e la sinistrosità media relativa alla tipologia di attività svolta.

A tal proposito è opportuno chiarire come ogni sinistrosità concordata nella Posizione Assicurativa venga determinata sulla base di due fattori, ovvero gli eventi lesivi e la dimensione aziendale riferiti ad uno specifico periodo di osservazione (primi tre anni del quadriennio precedente l’anno in cui decorre la comunicazione del tasso applicato). Gli eventi lesivi sono quantificati, non in riferimento agli oneri di indennizzo, bensì sulla gravità delle conseguenze. Per quanto concerne la dimensione aziendale è invece espressa dal dato dei lavoratori-anno stabilito nella Posizione Assicurativa.

 

Oscillazione del tasso per prevenzione

L’INAIL è un Istituto, per così dire, generoso con le aziende che effettuano interventi atti a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dell’ambiente lavorativo. In tali situazioni viene applicato uno sconto, riducendo il tasso del premio e facendo risparmiare cifre, più o meno importanti, al datore di lavoro.

La tariffa agevolata non scatta in automatico ma è necessario presentare apposita istanza. Naturalmente, le aziende in questione devono essere in possesso di tutti i requisiti in materia di regolarità sulla prevenzione degli infortuni e sicurezza dei lavoratori; il tutto riferito alla situazione al 31 dicembre dell’anno precedente rispetto a quello per cui si desidera inoltrare la richiesta di riduzione del premio.

È altresì chiaro che l’azienda deve aver effettuato, sempre l’anno precedente rispetto quello della domanda, una serie di interventi per favorire la prevenzione degli infortuni e la sicurezza sul lavoro. Lo sconto viene concesso anche nel caso di attività avviata da soli due anni, fermo restando il poter dimostrare di aver attuato azioni migliorative oltre quelle minime previste dalla normativa vigente.

La presentazione della domanda può essere effettuata solamente attraverso  il servizio online messo a disposizione sul portale INAIL. Sul sito dell’Istituto è possibile trovare il modulo OT23 e le istruzioni per la corretta compilazione. L’ultima data utile per la presentazione dello stesso è il 28 febbraio dell’anno per cui si fa richiesta della riduzione; se dovesse cadere di sabato o corrispondere con una festività, si potrà inoltrare la richiesta il successivo giorno lavorativo disponibile.

Per la validità della domanda è obbligatorio allegare la documentazione che comprova l’effettiva attuazione degli interventi migliorativi dichiarati. Ogni documento non può essere inviato successivamente ma presentato unitamente alla domanda.

L’INAIL dispone di 120 giorni, successivi al ricevimento della richiesta, per prendere una decisione e comunicare all’azienda l’accettazione della domanda e la validità degli interventi effettuati. Tuttavia, la riduzione del premio verrà concessa solamente dopo un’attenta verifica del rispetto di tutti i requisiti e della regolarità contributiva del richiedente. Ricordiamo che lo sconto è applicato solo per il premio assicurativo che l’azienda versa per l’anno relativo alla domanda presentata.

Per aziende che hanno avviato l’attività e costituito la Posizione Assicurativa da meno di due anni, l’eventuale riduzione è stata stabilita nella misura fissa dell’8%. Passato il primo biennio, lo sconto del tasso medio di tariffa varia in base al numero di lavoratori-anno del triennio, stabilito all’interno della posizione assicurativa territoriale e precisamente:

  • riduzione del 28% per numero di lavoratori-anno fino a 10;
  • riduzione del 18% per numero di lavoratori-anno compresi tra 11 e 50;
  • riduzione del 10% per numero di lavoratori-anno compresi tra 51 e 200;
  • riduzione del 5% per numero di lavoratori-anno superiori a 200.

 

Riduzione del premio INAIL: come utilizzare il modulo OT23

Le aziende che, a seguito di interventi migliorativi eseguiti nel 2019 ad esempio, vogliono richiedere la riduzione del tasso medio di tariffa per prevenzione, devono aver presentato l’apposita domanda entro il 29 febbraio 2020. Sul sito dell’INAIL è disponibile il modulo OT23 che ha sostituito il vecchio modello OT24, introdotto con l’articolo 24 del decreto ministeriale del 12 dicembre 2000.

Nel suddetto modulo è presente una sezione in cui indicare le tipologie di interventi migliorativi effettuati. Nello specifico sono state inserite 5 categorie:

  • A interventi di carattere generale;
  • B interventi di carattere generale ma ispirati alla responsabilità sociale;
  • C trasversali;
  • D settoriali generali;
  • E settoriali.

Andando a spulciare tra le varie sezioni del modulo si possono trovare una serie di esempi di interventi considerati meritevoli di  richiesta di riduzione del tasse applicata. Tra questi segnaliamo l’adozione o il mantenimento di ogni sistema certificato per la gestione della sicurezza, dichiarazioni rilasciate da organismi paritetici, segnalazioni di quasi infortuni o mancati incidenti sul lavoro, agevolazioni di carattere sociale concesse ai lavoratori e convenzioni in accordo con le ASL per campagne di sensibilizzazione contro l’uso di fumo, abuso di alcolici e sostanze stupefacenti, nonché l’adozione di una corretta alimentazione. Tra gli interventi migliorativi rientra anche la partecipazione al premio impresa per la sicurezza, organizzato ogni anno da INAIL e Confindustria.

Il richiedente deve utilizzare il nuovo modello OT23 per segnalare tutti gli interventi migliorativi che ha effettuato. Per aver accesso alla riduzione del premio è pero necessario raggiungere o superare quota 100. In pratica, ad ogni provvedimento viene assegnato un diverso punteggio da sommare, tranne per quelli della sezione B riferiti alla responsabilità sociale delle imprese.

Per raggiungere l’obbiettivo risulta fondamentale rivolgersi a professionisti in materia di sicurezza, ambiente e medicina sul lavoro. Solo così sarà semplice stabilire una serie di interventi da eseguire per poter raggiungere senza troppi patemi i 100 punti e scoprire che, a volte, bastano semplici accorgimenti o l’applicazione di normali procedure per arrivare ad un risparmio del 28% l’anno del premio INAIL.

Per beneficiare dello sconto sarà anche obbligatorio allegare alla domanda tutta la documentazione che certifica la realizzazione degli interventi dichiarati. È importante che i documenti riportino sempre data e firma del datore di lavoro. In casi specifici, potrà essere richiesta la firma di altri soggetti coinvolti ovvero i responsabili delle procedure adottate. Ogni procedura adottata dovrà essere spiegata dettagliatamente nei contenuti e completa delle evidenze documentali di attuazione.

   

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