Come ottenere e a quanto ammonta la pensione casalinghe?

Scritto da Omar Cecchelani in Famiglia

Il lavoro di casalinga si può tranquillamente considerare una tra le occupazioni più difficili e impegnative, in primis perché non ha orari e richiede grande responsabilità e un impegno costante per tutto l’arco della giornata. Ciononostante, molto spesso, non viene considerato nemmeno un lavoro solamente perché le attività svolte non sono regolarizzate da un rapporto di subordinazione e da un relativo stipendio. Nel nostro Paese, secondo gli ultimi dati Istat, sono quasi 8 milioni le persone (per la maggior parte donne, ma anche molti uomini) che, quotidianamente, accudiscono figli e anziani, nonché si occupano delle innumerevoli faccende di casa.

Una delle domande ricorrenti che si pone una casalinga è se può aver diritto al riconoscimento di un trattamento pensionistico. Il fatto di non appartenere alla categoria dei lavoratori subordinati né tantomeno a quelli autonomi, potrebbe far credere che la legge non abbia previsto alcun trattamento previdenziale a favore di questa categoria. Del resto, per godere di una pensione, è necessario aver versato almeno una quota minima di contributi. Tale onere spetta al datore di lavoro per ogni dipendente assunto, mentre artigiani, commerciati e liberi professionisti provvedono in prima persona versando annualmente quanto dovuto alle relative casse previdenziali o alla Gestione Separata INPS laddove per i professionisti manchi una cassa previdenziale specifica.

Nonostante l’assenza di un rapporto di lavoro e di un corrispettivo per le attività svolte, anche la casalinga può maturare il diritto ad una pensione di vecchiaia. Infatti, a partite dal 1997, è stato istituito un apposito Fondo Pensione Casalinghe dove è possibile versare mensilmente i contributi al fine di ottenere un trattamento previdenziale minimo.

Un argomento di sicuro interesse visto il gran numero di persone coinvolte, perciò andiamo a scoprire come funziona esattamente la pensione per le casalinghe, chi ne ha diritto, i requisiti richiesti, i metodi d’iscrizione al Fondo, nonché a quanto ammontano i contributi, la corretta modalità di versamento e quando iniziare a poter incassare l’assegno mensile.

Indice:

 

Pensione casalinghe: di cosa si tratta e come funziona

Correva l’anno 1997, precisamente il 1° di gennaio, quando in Italia venne istituito il Fondo di previdenza destinato alle casalinghe dedicato  tutti coloro (donne o uomini) che svolgono mansioni di cura derivanti da responsabilità familiari, ma senza un rapporto di lavoro subordinato e un compenso percepito.

Di conseguenza, chi presta a titolo gratuito attività di assistenza e si occupa delle necessità dei membri del nucleo familiare e della casa, ha facoltà di iscriversi al Fondo pensione casalinghe e versare una quota contributiva mensile ai fini previdenziali. Una volta raggiunta l’età anagrafica per ottenere l’assegno mensile, e il numero minimo di contributi accreditati, il soggetto potrà ricevere una pensione di vecchiaia, oppure di invalidità nel caso in cui fosse riscontrata l’impossibilità perenne di svolgere una qualsiasi attività lavorativa.

 

Chi ha diritto alla pensione casalinghe?

Il primo aspetto di grande importanza è capire se esistono limiti o requisiti da dover rispettare per iscriversi al Fondo pensione casalinghe.

La legge non fa alcuna distinzione di sesso, perciò hanno pari diritto di iscrizione sia uomini che donne. Per quanto concerne i requisti, i soggetti devono rispettare le seguenti condizioni:

  • età compresa tra 16 e 65 anni compiuti;
  • tutte le mansioni per assistere i familiari e occuparsi delle faccende di casa devono essere svolte a titolo gratuito, quindi senza alcuna retribuzione e vincolo di subordinazione;
  • non possono risultare titolari di una pensione diretta;
  • non possono svolgere, nello stesso tempo, attività sia come lavoratori dipendenti, oppure autonomi. In ogni caso, il richiedente non può risultare già iscritto ad una cassa di previdenza, Gestione Separata INPS o ad un qualsiasi altro ente pensionistico;
  • non è ammesso nemmeno lo svolgimento di un’attività lavorativa part time.

 

Modalità di iscrizione al Fondo pensione casalinghe

Passiamo ad analizzare come e quando procedere all’iscrizione presso il Fondo previdenziale casalinghe, iniziando così a versare i contributi per ottenere la pensione di vecchiaia.

La domanda può essere presentata all’INPS solo per via telematica e precisamente sfruttando una delle seguenti modalità:

  • direttamente dal portale INPS accedendo agli appositi servizi online: in questo caso è necessario disporre del codice identificativo personale, ovvero il cosiddetto PIN Dispositivo che permette al sistema di riconoscere l’utente. In mancanza del PIN sarà opportuno farne richiesta all’INPS compilando lo specifico modulo e seguendo l’apposita procedura;
  • chiamando il contact center ai numeri verdi messi a disposizione dall’Istituto: per chi chiama da telefono fisso può comporre il numero 803164 completamente gratuito, mentre da cellulare basta fare lo 06/164164 pagando in base alla tariffa del proprio gestore di telefonia mobile;
  • rivolgendosi alla sede INPS territorialmente competente, un Patronato o un intermediario autorizzato: in questo caso il soggetto dovrà recarsi di persona presso l’ufficio. Un addetto provvederà ad inoltrare la richiesta d’iscrizione al Fondo pensione casalinghe per conto del cittadino, utilizzando il canale telematico in modo completamente gratuito.

Nel giro di breve tempo l’INPS riceve la domanda e provvede, nel caso in cui risulti tutto in regola, ad accettare automaticamente la richiesta, mettendo nelle condizioni il soggetto di poter iniziare a versare mensilmente i contributi. A tal proposito, lo stesso Istituto invia al richiedente gli appositi bollettini postali con cui effettuare i pagamenti.

Ricordiamo che l’iscrizione al Fondo pensione casalinghe può essere presentata a partire dai 16 anni fino ai 65 anni. Dopo l’accoglimento e approvazione della domanda, la stessa conserva la sua validità anche in mancanza del regolare versamento dei contributi.

È altresì importante sottolineare come la casalinga, o comunque il soggetto che svolge mansioni di assistenza e cura della famiglia a titolo gratuito e in via esclusiva, ha l’obbligo di iscriversi anche all’INAIL e pagare un premio assicurativo annuale per la copertura dagli incidenti in ambito domestico.

 

Assicurazione INAIL casalinghe

Come abbiamo accennato alla fine del precedente paragrafo, la casalinga che decide di aderire al Fondo pensione, ha l’obbligo di iscriversi anche all’INAIL. Un onere previsto dalla legge 493/1999 che riguarda tutte quelle categorie di persone a rischio infortuni domestici. Quindi si tratta di un’assicurazione con la finalità di tutelare coloro che svolgono mansioni non retribuite per la cura della casa e l’assistenza della famiglia.

I requisti per accedere all’assicurazione INAIL sono simili a quelli visti per l’iscrizione al Fondo pensione casalinghe e, nello specifico:

  • età compresa tra 18 e 67 anni compiuti;
  • le attività svolte devono riguardare solo lavori domestici o di assistenza a favore dei familiari, senza ricevere alcuna retribuzione;
  • le mansioni svolte devono essere di natura abituale ed esclusiva;
  • non deve sussistere nessun vincolo di subordinazione o rapporto di lavoro;
  • il soggetto non può risultare già titolare di una pensione diretta.

La copertura assicurativa riguarda infortuni che avvengono all’interno dell’abitazione e relative pertinenze quali, ad esempio, terrazzi, giardini, scantinati, solai, garage, ecc. Nel caso in cui l’unità abitativa facesse parte di un condominio, rientrano nell’ambito domestico le parti comuni quali l’androne, il giardino, il parcheggio, le cantine, il garage, ecc.). L’assicurazione tutela anche da infortuni domestici avvenuti in una casa vacanze, sempreché ubicata in Italia.

Per poter usufruire dell’assicurazione INAIL non è necessario effettuare una procedura d’iscrizione, sarà sufficiente pagare il premio annuale e possedere i requisiti necessari sopra elencati. In altre parole, l’iscrizione coincide con il versamento di una quota pari a 25,82 euro all’anno. L’importo dev’essere corrisposto entro il 31 gennaio, e l’assicurazione compre il periodo fino al 31 dicembre dell’anno in cui il versamento viene effettuato.

In caso di mancato versamento sono previste sanzioni amministrative che variano in base all’entità del ritardo, comunque non risultano mai superiori a 25,82 euro. Se i requisti necessari per aver diritto all’iscrizione venissero raggiunti dopo il 31 gennaio, il soggetto potrà comunque procedere al pagamento del premio e ricevere una copertura assicurativa fino al 31 dicembre di quell’anno.

È prevista l’esenzione del pagamento del premio assicurativo qualora la persona avesse un basso reddito, pari o inferiore a 4.648,11 euro, mentre quello relativo al nucleo familiare deve avere un valore lordo non superiore a 9.296,22 euro. Tali condizioni vanno dimostrate attraverso la compilazione e l’invio di un apposito modulo di autocertificazione.

Per il pagamento è possibile utilizzare uno dei seguenti metodi, scegliendo tra:

  • bollettino postale intestato ad INAIL Assicurazione infortuni domestici: la documentazione può essere scaricata direttamente dal sito dell’Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro oppure richiesta all’ufficio postale, sede dell’INAIL o di un’associazione di categoria;
  • canale telematico sfruttando i servizi online messi a disposizione dall’INAIL: un metodo di pagamento comodo e veloce che consente di utilizzare carta di credito, bancomat, PostPay oppure il conto Bancoposta. In questo caso è però richiesto il possesso delle credenziali personali per accedere al portale o lo SPID;
  • servizi di home banking oppure facendo un bonifico bancario recandosi di persona allo sportello dell’istituto di credito;

Infine, ricordiamo che la casalinga o il soggetto assicurato, potrà richiedere all’INAIL la cancellazione del pagamento del premio annuo nel caso in cui perdesse i requisiti, ad esempio se trovasse un lavoro subordinato o comunque retribuito. La procedura prevede la compilazione di un apposito modulo da presentare entro il 31 gennaio, ovvero il termine ultimo per il versamento della quota assicurativa.

 

A quanto ammontano i contributi per ottenere la pensione casalinghe?

Il meccanismo per il calcolo dei contributi e della pensione casalinghe è davvero molto semplice. Il principio si basa esclusivamente sul metodo contributivo, quindi la pensione è direttamente collegata all’importo versato dal soggetto coinvolto, così come avviene per le altre categorie di lavoratori (fermo restando tutti i casi in cui si applica il vecchio metodo retributivo, oppure quello misto).

Anche per la forma previdenziale destinata alle casalinghe è prevista una contribuzione minima per aver diritto alla pensione. Possiamo dire, utilizzando un gergo poco tecnico, che si tratta di una sorta di “pensione fai da te” in cui si riceve un trattamento pensionistico direttamente collegato  agli importi versati, accantonati e rivalutati nel corso degli anni.

La legge ha previsto un sistema di contribuzione mensile con versamento di una somma pari a 25,82 euro. Di conseguenza, entro lo scadere del mese, la casalinga dovrà pagare tale cifra per vedersi così accreditato un mese ai fini previdenziali. Calcolatrice alla mano è semplice stabilire che un anno di contributi ammonti esattamente a 309,84 euro (25,82 x 12). Se, ad esempio la casalinga avrà versato nel Fondo solo 110 euro otterrà l’accredito di 4 mesi di contributi, pagando invece 250 euro otterrà 9 mesi e così via.

Non dimentichiamo che l’ammontare dei contributi versati è deducibile per intero dal reddito imponibile ai fini IRPEF. Un’agevolazione a favore, non solo del titolare della dichiarazione dei redditi (che reddito sulla carta non dovrebbe percepirne), ma anche per i familiari a cui è fiscalmente a carico.

 

Come si versano i contributi per la pensione casalinghe?

In precedenza abbiamo parlato della procedura d’iscrizione al Fondo pensione casalinghe che, andando a buon fine, permette all’INPS di inviare al richiedente i primi bollettini postali per iniziare il versamento dei contributi.

Comunque sia la casalinga può, in ogni momento, accedere al sito dell’Istituto e scaricare in formato PDF i bollettini (già compilati con i dati del titolare, a cui aggiungere solamente l’importo), per poi stamparli e procedere al pagamento.

 

Quando e quanto spetta di pensione alla casalinga?

Arrivati a questo punto, e dopo aver chiarito quali sono le condizioni per potersi iscrivere al Fondo pensione casalinghe e stabilito l’ammontare dei contributi previdenziali, cerchiamo di capire quando si potrà iniziare a percepire l’assegno mensile, ovvero i requisiti anagrafici e contributivi minimi previsti dalla normativa per avere diritto al trattamento pensionistico.

Innanzitutto è necessario sapere che l’INPS può erogare le seguenti prestazioni:

  • pensione di vecchiaia casalinghe: hanno facoltà di richiedere l’erogazione dell’assegno mensile le persone al compimento del 57° anno di età e che avranno versato almeno 60 mesi di contributi, quindi un totale di 5 anni di contribuzione minima;
  • pensione di invalidità: la persona iscritta al Fondo pensione casalinghe deve trovarsi in una condizione di assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa. In tali frangenti non è previsto alcun limite di età anagrafica, tuttavia è sempre indispensabile aver versato almeno 60 mesi di contributi.

Inoltre per la sola pensione di vecchiaia ci sono da aggiungere le seguenti condizioni:

  • l’importo previdenziale mensile viene erogato solamente se la cifra risulta pari all’ammontare dell’assegno sociale aumentato del 20%. Perciò, considerando che per l’anno 2021 l’assegno sociale è stato fissato in 460,28 euro, la pensione casalinghe non può risultare inferiore a 552,34 euro (460,28 x 1,2);
  • per i soggetti con età superiore ai 65 anni, il requisito sopra citato dell’importo minimo non ha più alcuna rilevanza.

Rammentiamo, infine, che la pensione casalinghe non è reversibile e non prevede alcuna concessione ai superstiti.

   

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