Come e perchè avviare un’attività alle Maldive?

Lo Stato delle Maldive è composto da un gruppo di 26 atolli situati a sud-sudovest dell’India, sotto lo Sri Lanka e nel mezzo dell’Oceano Indiano. L’arcipelago maldiviano è uno Stato insulare, famoso in tutto il mondo per le acque cristalline e le spiagge bianche che contraddistingue le sue milleduecento isole.

Il settore turistico è, per l’appunto, la ciliegina sulla torta per quanto riguarda l’economia delle Maldive, infatti, tale ambito consente al Paese di produrre circa il 30% del suo Prodotto Interno Lordo, grazie alle tasse e alle imposte gravanti sulle attività turistiche e alle tasse sulle importazioni.

Gli atolli scelti per divenire località di villeggiatura per pochi fortunati vengono affidati, mediante concessioni stabilite dal Governo, a società estere, il 60% dell’intero investimento straniero è destinato a questo tipo di attività. Solitamente, le società che ottengono questi incarichi provengono dagli Emirati Arabi Uniti e si occupano di pianificare e costruire i resort sull’atollo, dopodiché hanno l’onere di gestire tali strutture ed il turismo in arrivo. La concessione ha una durata di svariati anni, allo scadere del contratto statale, l’isola torna libera e il Governo maldiviano potrà disporne come ritiene. Di solito, o viene concessa nuovamente in gestione alla società estera precedentemente assegnataria, o ad altra nuova impresa investitrice che proseguirà l’attività della precedente.

I maldiviani vivono sugli atolli più grandi e meno paradisiaci, la vita scorre lentamente e le attività principali, oltre a quelle legate al turismo, sono quelle che si svolgono intorno al mare, principalmente la pesca di grandi pesci, come squali, tonni, marlin e barracuda, e lo sfruttamento della barriera corallina. Lo Stato maldiviano ha saputo intuire e incentivare le attività correlate alla pesca, tra le quali l’apertura di aziende per l’inscatolamento e la produzione di alimenti per l’esportazione del pesce.

Il territorio dell’arcipelago non è molto esteso, per tale ragione gli spazi da dedicare all’agricoltura non sono molti. La maggior parte del paesaggio è ricco di alberi di cocco, risorsa principale e metro di misura per definire il valore di ogni isola, più l’isola possiede palme da cocco e più sarà abbiente. Il cocco non è soltanto un frutto pregiato ed esportato, il suo legno viene utilizzato per la costruzione delle barche, e le fibre di cocco hanno svariati altri utilizzi. Altre piantagioni presenti sono quelle di papaya e alberi del pane.

La moneta locale è la rufiyah delle Maldive (MVR – 1 MVR = 0,0582 euro).

La capitale delle Maldive è Malè, la popolazione residente corrisponde a circa 320.000 persone, l’arcipelago si estende per circa 298 chilometri quadrati. La lingua ufficiale è il dhivehi, sono parlate in larga misura anche l’inglese e l’arabo.

Indice:

 

Economia politica dello Stato

Le Maldive sono una repubblica presidenziale, il Presidente viene eletto dal Parlamento, il suo mandato dura cinque anni ed è eleggibile per un secondo turno, il Presidente è altresì il capo delle Forze armate ed è anche la più alta carica religiosa.

Il Parlamento è composto da un’unica camera, 50 sono i parlamentari, tra questi, otto sono eletti direttamente dal Presidente; anche i parlamentari hanno mandato quinquennale.

 

Perché avviare un’attività imprenditoriale alle Maldive

Ma veniamo al punto saliente dell’articolo, ovvero perché queste isole paradisiache per trascorrere una vacanza da sogno possano rappresentare anche un’opportunità lavorativa e d’investimento per gli stranieri. Innanzitutto, le misure attuate nel tempo dal Governo delle Maldive hanno reso la nazione un territorio favorevole agli affari. In particolare, sono state avviate politiche fiscali attente alle imprese per attirare fondi ed investimenti stranieri.

Con tale mossa, lo Stato maldiviano ha potuto sfruttare al meglio anche quei territori che erano poco popolati, sono state bonificate aree disabitate e l’arrivo di denaro dall’estero ha permesso alle Maldive di accrescere la propria economia e il proprio PIL. Lentamente ma costantemente, le Maldive si sono imposte come una delle destinazioni migliori per quegli stranieri che vogliono avviare una nuova attività imprenditoriale. Solo nell’ultimo decennio gli investimenti esteri sono aumentati esponenzialmente!

Il governo è da sempre concentrato sul fornire le politiche fiscali migliori e la maggior tutela possibile per consentire l’avvio di un’impresa nella nazione. L’iter per l’approvazione e l’elaborazione delle licenze commerciali è semplice, il che rende facile e veloce aprire ogni attività. Al momento, il regime fiscale delle Maldive è piuttosto invitante per le imprese straniere che producono qui i propri redditi: l’imposta sui profitti aziendali è fissata al 15% sui redditi eccedenti i 500.000 MVR. Inoltre, la tassa sui beni e servizi applicata ammonta al 6% per i beni e servizi generali e al 12% per i beni e servizi del settore turistico.

 

Obblighi fiscali

L’anno fiscale coincide con l’anno solare, ossia dal 1° gennaio al 31 dicembre, per tutte le persone fisiche. Per gli altri contribuenti, aziende e persone giuridiche, l’annualità viene calcolata singolarmente con la MIRA, secondo quanto concordato al momento della registrazione dell’impresa.

Il primissimo passo per creare un’attività alle Maldive consiste nella formazione dell’impresa, ovvero la scelta di un nome identificativo che non sia già utilizzato da altre società e, successivamente, la compilazione dei documenti previsti e la successiva elaborazione da parte della MIRA.

Tutte le attività aziendali, infatti, siano esse individuali, società di persone o società di capitali, all’atto della loro costituzione, devono richiedere al MIRA la registrazione, ciò consente di acquisire un’identità fiscale e contributiva. Dopo la registrazione della società alle Maldive, si è tenuti ad aprire un conto corrente bancario commerciale, grazie a questo conto corrente potranno essere gestite tutte le incombenze e si avrà una rendicontazione più trasparente delle dinamiche aziendali.

 

MIRA, Maldives Inland Revenue Authority

La MIRA è un’entità giuridica indipendente creata il 2 agosto 2010. Dalla sua costituzione, il sistema fiscale delle Maldive è stato modificato, grazie all’introduzione del Tourism Goods and Services Tax Act nel gennaio 2011 e del Business Profit Tax Act nel luglio 2011.

Subito dopo, ovvero nell’ottobre 2011, il Tourism Goods and Services Tax Act è stato sostituito dal Goods and Services Tax Act. Lo scopo della MIRA è quello di ottimizzare la riscossione di imposte e tasse, portare la collettività a rispettare le leggi impositive minimizzando l’evasione fiscale, dare un servizio burocratico più efficiente ed efficacie alla popolazione. Questa entità giuridica ha responsabilità molto importanti, infatti, si occupa di verificare il rispetto delle leggi fiscali, ma anche di attuare le politiche migliori e più favorevoli, dà consulenze al Governo per valutare quali politiche fiscali siano da preferire e, in ultimo, si occupa di garantire la trasparenza dei servizi connessi alle imposte.

La MIRA è anche l’ente che si occupa di accertare e riscuotere le imposte, predispone tutta la modulistica da utilizzare per le dichiarazioni reddituali, comunicazioni, reclami, modelli di pagamento e quant’altro sia richiesto dalla legge tributaria.

Questo ente che gestisce la fiscalità maldiviana ha una struttura organizzativa composta da un Presidente e dal Consiglio di Amministrazione, che è composto da sette persone, tra cui figura il Commissario Generale delle imposte e il Vice Commissario Generale delle imposte. Il Consiglio è responsabile della determinazione delle politiche amministrative del MIRA. Anche il suo direttivo rimane in carica per cinque anni.

 

Le Imposte alle Maldive

In questo Paese non è presente un sistema di tassazione del reddito personale, o di quello delle persone giuridiche. Tuttavia, la normativa fiscale disciplina quali forme di imposizione siano previste. Di seguito il dettaglio:

  • BPT, Business Profit Tax: La BPT è stata pensata con il Business Profit Tax Act n. 5 del 2011, qualsiasi soggetto eserciti un’attività a scopo di lucro nelle Maldive è tenuto al versamento di tale imposta sui profitti. Per soggetto si intende, come ovvio, qualunque persona fisica, ma anche aziende, associazioni e altre persone giuridiche. Per attività a scopo di lucro vengono intese tutte le professioni e qualunque tipo d’impresa finalizzata all’ottenimento di un profitto, per fare qualche esempio, la pesca, l’edilizia, l’agricoltura, la locazione di immobili, ecc. Le persone fisiche vengono considerate soggetti residenti alle Maldive se soddisfano una delle seguenti condizioni: hanno la residenza permanente sull’arcipelago maldiviano, hanno intenzione di stabilire la residenza sull’arcipelago, hanno trascorso almeno 183 giorni nell’anno fiscale, anche non consecutivamente, sul territorio maldiviano; hanno residenza permanente ma intendono trasferirsi in altro Stato durante l’anno fiscale. Le società, invece, per essere considerate residenti devono essere costituite nelle Maldive ovvero possono essere costituite in altro Stato, ma la loro gestione e il controllo dev’essere esercitato nelle Maldive. Tutte le imprese che svolgono la propria attività sul territorio maldiviano, che può avvenire anche attraverso la presenza di una succursale, di un ufficio dislocato, una fabbrica, una piantagione, un luogo di estrazione di risorse naturale, o anche solo un magazzino, devono registrarsi alla MIRA e saranno soggette al pagamento delle imposte, in particolare, dovranno pagare la BPT sui profitti prodotti dall’ufficio (piantagione o altro) ivi presente. L’aliquota della BPT è fissa ed è pari al 15% su tutti i profitti imponibili che superano i 500.000 MVR. Il reddito imponibile è calcolato sottraendo i redditi esenti e gli oneri deducibili dal reddito lordo. Relativamente alle società costituite alle Maldiveche svolgono attività esclusivamente al di fuori del territorio maldiviano, la tassazione del reddito lordo avverrà in misura ridotta, ossia l’aliquota a cui sono sottoposte sarà pari al 5% del reddito imponibile superiore a MVR 500.000. In buona sostanza, in entrambi i casi, tutti i profitti annuali fino a 500.000 MVR sono totalmente esenti da imposta. L’imposta sui profitti delle imprese (BPT), quando dovuta, viene pagata mediante la suddivisione in tre rate: il primo acconto, pari alla metà dell’imposta dovuta nel periodo d’imposta precedente, deve essere versato dall’azienda entro il 31 luglio dello stesso anno fiscale, il secondo acconto, anch’esso pari alla metà dell’imposta dovuta nel periodo d’imposta precedente, deve essere pagato entro il 31 gennaio dell’anno successivo; il saldo, che corrisponde alla differenza tra l’imposta dovuta e i pagamenti intermedi già effettuati, entro 6 mesi dal termine del periodo contabile, ovvero entro il 30 aprile dell’anno successivo. Le dichiarazioni provvisorie inerenti i pagamenti intermedi e la dichiarazione dei redditi definitiva devono essere presentate quando vengono effettuati i versamenti.
  • Withholding Taxes:  I pagamenti effettuati nei confronti di soggetti non residenti alle Maldive sono tassati dal sistema tributario statale tramite una ritenuta alla fonte pari al 10% sulle somme lorde corrisposte. La ritenuta si applica in particolare ai seguenti trasferimenti:
    • commissioni di gestione;
    • tariffe per l’utilizzo di software;
    • tariffe per i servizi tecnici;
    • pagamenti per la conduzione di ricerca e sviluppo;
    • versamenti per le esibizioni di professionisti dello spettacolo;
    • noleggi per la visione di pellicole cinematografiche;
    • royalties e affitti pagati per l’utilizzo di immobili, impianti, macchinari e attrezzature;
    • tariffe per i servizi alla persona.
  • Bank Profit Tax: L’imposta sui profitti delle banche è regolamentata dalla legge n.9 del 1985 denominata Profit Tax Act Bank e dal relativo regolamento attuativo. L’imposta ad aliquota del 25% è operata sui profitti imponibili delle banche avvenuti nelle Maldive, mentre, invece, tutti gli istituti bancari sono esentati dal pagamento dell’imposta sui profitti delle aziende (BPT). Ai fini dell’imposta, tutte le banche commerciali devono ottenere l’autorizzazione ad operare nelle Maldive, tale licenza è rilasciata dall’Autorità Monetaria maldiviana, dopodiché devono registrarsi al MIRA. Le banche sono poi tenute a trasmettere sempre al MIRA una copia del bilancio certificato e relativi allegati entro il 30 giugno dell’anno successivo alla chiusura dell’esercizio annuale e devono provvedere al versamento dell’imposta provvisoria autodeterminata, alla scadenza del 31 luglio dell’anno successivo. Se l’importo dell’imposta autodeterminato dalla banca in via provvisoria non coincide con quanto viene accertato dalla MIRA, quest’ultima lo comunica all’istituto finanziario che dovrà versare l’integrazione dovuta entro 30 giorni dalla comunicazione. Qualora, invece, venisse rilevato dal MIRA un avanzo, il pagamento in misura maggiore sarà portato a credito dalle future passività fiscali della banca;
  • Tourism Tax:  L’imposta di soggiorno, dovuta da tutti i turisti, è regolamentata dalla legge n.2 del 1999 denominata Maldives Tourism Act e dal rispettivo regolamento attuativo. L’imposta si applica alle persone che soggiornano nelle strutture ricettive sul territorio delle Maldive nella misura di 8 dollari per notte. I gestori delle strutture alberghiere sono delegate a riscuotere l’imposta al termine di ciascun soggiorno, successivamente provvedono al versamento alla MIRA. Ai fini dell’applicazione dell’imposta, tutti gli stabilimenti turistici registrati presso il Ministero del Turismo, Arte e Cultura devono altresì essere registrati, ai fini fiscali, al MIRA. Le strutture ricettive hanno l’obbligo di comunicare la quantità di ospiti e pernottamenti e di provvedere all’incasso delle somme dovute dai turisti per poi versare il tutto allo Stato, entro l’ottavo ed entro il quindicesimo giorno del mese successivo;
  • Tourism Land Rent: Ai sensi della legge n. 20 del 2010, tutte le strutture ricettive, sia gli stabilimenti turistici che gli hotel, se sono ubicati su un terreno di proprietà dello Stato, sono tenuti a versare un canone di locazione calcolato secondo l’area occupata per 8 dollari al metro quadro. Gli affittuari stipulano il contratto con il Ministero del Turismo, Arte e Cultura, dopodiché devono registrarsi al MIRA, che verificherà e controllerà le attività. I canoni di locazione vengono solitamente versati trimestralmente (gennaio/marzo, aprile/giugno, luglio/settembre e ottobre/dicembre);
  • Green Tax:  La Green Tax è stata istituita dall’1 novembre 2015, si tratta di un altro prelievo fiscale che grava sui turisti che villeggiano presso gli hotel, i resort e le imbarcazioni turistiche. Dal 1° ottobre 2016 l’imposta è operata anche ai villeggianti che soggiornano nelle guesthouses. L’importo dovuto per la Green Tax è pari a 6 dollari americani per persona per ogni giorno – in caso di permanenza in resort, hotel e imbarcazioni turistiche; 3 dollari per persona al giorno se si dorme in guesthouses. Anche in questo caso, sono le strutture ricettive a doversi occupare dell’incasso per conto del Governo della tassa dovuta dai propri ospiti, che devono compilare apposite dichiarazione, dopodiché, entro il 28° giorno del mese successivo, le strutture verseranno le Green Tax Return percepite allo Stato. Ovviamente, i residenti non devono pagare questa imposta.
  • Good and Service Tax (GST):  è un tributo che grava sui beni e servizi forniti nelle Maldive dalle imprese registrate presso la MIRA. E’ stata introdotta con legge n. 10 del 2011 ed è entrata in vigore dal 2 ottobre dello stesso anno. La legge ha stabilito una distinzione tra coloro che forniscono beni e servizi turistici rispetto ai fornitori di altri beni e servizi. Per beni e servizi turistici si intende tutto ciò che viene fornito da alberghi, villaggi turistici, isole da pic-nic, imbarcazioni turistiche e yacht di lusso autorizzati dal Ministero del Turismo, scuole di diving, strutture per sport acquatici, negozi, centri benessere, agenzie di viaggio e gli operatori turistici anch’essi autorizzati dal Ministero della Turismo, agenti di fornitura di beni e servizi alle imbarcazioni turistiche straniere entrate nelle Maldive, nonché i fornitori di servizi di trasporti aerei tra le isole. Gli altri beni e servizi diversi da quelli “turistici” sono indicati come generali e ricomprendono fondamentalmente i prodotti di prima necessità, esenti dall’imposta, tra questi ritroviamo carne, frutta e verdura, oli commestibili, zucchero, riso, il gas da cucina, la benzina e il diesel, i prodotti per l’infanzia. I servizi essenziali esenti sono, ad esempio, l’istruzione, le prestazioni sanitarie e i farmaci, le forniture di energia elettrica e d’acqua, i servizi postali, il servizio della rete fognaria, i servizi finanziari ed assicurativi, i canoni d’affitto relativi a locazione di immobili, i servizi di trasporto internazionale, le forniture di merci o servizi ad un’organizzazione no profit internazionale. Le aliquote della GST, ove dovuta, sono:
      • 6% sui beni e servizi generali;
      • 12% sui beni e servizi turistici.

    I fornitori di beni e servizi sono obbligati a registrare la propria attività se prevedono che il fatturato annuale raggiunga la somma di un milione di MVR o se gli anni precedenti hanno già avuto un imponibile corrispondente. I fornitori di beni e servizi turistici che importano la merce devono registrarsi in ogni caso, anche se non superano il milione di MVR. Tutte le imprese che devono versare la GST sono tenute a presentare una dichiarazione mensile o trimestrale, in base alla periodicità d’imposta del singolo contribuente, in particolare, rientrano nella prima ipotesi i fornitori con un fatturato superiore al milione di MVR, nella seconda coloro che hanno un imponibile inferiore a tale somma.

 

E’ davvero così conveniente investire in un’attività alle Maldive?

Investire alle Maldive può essere un sogno nell’immaginario di tanti ma, seppure la tassazione del Paese sia molto conveniente, è pur vero che i capitali richiesti per cominciare un’attività sono molto ingenti. Non per niente, ancora oggi, i maggiori investitori provengono dagli Emirati Arabi.

Se la risorsa che attira i capitali maggiori è il turismo, è altresì vero che per l’apertura di un resort, o di una qualsiasi altra struttura ricettiva, gli investimenti da sostenere per iniziare dovranno necessariamente essere elevati e spesso partono dalla bonifica dell’area su cui far nascere la struttura stessa che, tra le altre cose, deve avere le caratteristiche paradisiache che si aspettano i turisti che decidono di viaggiare in questo luogo incantato.  Tutto questo richiede capitali immediati freschi piuttosto significativi e una grande abilità nel superare la concorrenza dei “paperoni” che possono permettersi di investire in una zona dove i costi di costruzione non sono sicuramente economici.

Ad ogni modo, il sogno potrebbe realizzarsi accontentandosi di acquistare una proprietà immobiliare da adibire a guesthouse, seppure i prezzi degli immobili siano anch’essi piuttosto elevati, oppure se si ha un’idea di business innovativa adatta ad un territorio dove la vita da mare la fa da padrone e si hanno ampie capacità finanziarie per lanciarsi in quest’avventura maldiviana. Certo è che chi riesce nell’intento, potrà godere di un vero e proprio paradiso terrestre…

   

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