Come compilare e pagare il modello F24 online o presso l’ufficio postale

I contribuenti italiani conoscono molto bene il modello F24, ovvero il modulo unificato realizzato dall’Agenzia delle Entrate per consentire un comodo pagamento delle imposte dovute alla Pubblica Amministrazione, oppure a istituti regionali e comunali. Spesso viene chiamato appunto, “modello unificato” e permette al contribuente di velocizzare la procedura offrendogli la possibilità di effettuare il versamento di diverse imposte attraverso un’unica operazione e potendo anche stornare eventuali crediti d’imposta da utilizzare in compensazione.

Il motivo che ha spinto, a suo tempo, il Fisco italiano ad introdurre il modello F24 è stato quello di semplificare la vita del contribuente. Infatti, per chi ha un minimo di dimestichezza con il computer e naviga senza problemi in internet, sarà possibile, in modo del tutto intuitivo, effettuare la compilazione autonomamente attraverso il proprio home-banking, oppure scaricando il modulo dal sito dell’Agenzia delle Entrate e copiare la bozza ricevuta dal commercialista con le imposte a debito ed eventuali crediti da portare in compensazione.

In alternativa, è possibile affidarsi direttamente ad un consulente finanziario, un commercialista o un centro di assistenza fiscale (CAF) che provvederanno alla compilazione e, quando possibile, anche al pagamento di quanto dovuto se in possesso delle credenziali del cliente. La presentazione del modello F24 può avvenire tramite modalità cartacea per ogni soggetto privato non titolare di partita IVA, mentre è richiesta la modalità telematica in caso di compensazione, o per contribuenti partita IVA.

Nel primo caso basterà andare in posta, presso lo sportello di una banca, oppure nell’ufficio competente dell’Ente di Riscossione. Nel secondo, la procedura avviene completamente online sul portale dell’Agenzia delle Entrate, sul sito di Poste Italiane, oppure sfruttando i servizi di home-banking messi a disposizione dagli istituti di credito.

Vedremo di seguito, e nello specifico, di capire quali tributi possono essere pagati grazie al modello F24, i vari metodi di compilazione e gli errori da evitare per non vedersi annullato il versamento, o peggio, incorrere in pesanti sanzioni.

Indice:

 

A cosa serve il modello F24

Il modello F24 è stato introdotto  nel 2003 e rappresenta un modulo standardizzato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per il pagamento di tasse e contributi di diversa natura, nonché di imposte locali ed eventuali interessi e sanzioni. Attraverso il modello F24, il contribuente potrà versare l’IVA, le imposte sui redditi quali IRPEF e IRES, nonché IRAP, IMU, TARI e via discorrendo. Di seguito, potrai trovare un elenco con tutte le imposte che si possono pagare attraverso questo modello unificato, che è davvero interminabile.

Il principale beneficio dell’utilizzo di tale metodo di pagamento è la possibilità di compensare la cifra dovuta con eventuali crediti d’imposta maturati, grazie ad un’unica operazione.

Sul portale dell’Agenzia delle Entrate, oltre a poter scaricare il modulo, è possibile trovare le istruzioni per la sua corretta compilazione. Nello specifico, le informazioni sempre richieste riguardano i dati anagrafici del contribuente e il relativo codice fiscale. Le sezioni da compilare invece, variano a seconda del tipo di imposta da pagare e sono composte dai seguenti campi:

  • importo;
  • codice tributo;
  • anno di riferimento dell’imposta o contributo da versare;
  • identificazione del numero della rata nel caso di pagamento rateale;
  • crediti (qualora fossero presenti);
  • saldo finale da inserire a fine modulo e di valore mai negativo;
  • la data di esecuzione dell’operazione./li>

 

Modello F24: quali tributi si possono pagare?

Come detto, l’elenco delle imposte e tributi che si possono versare tramite il modello F24 è molto lungo e comprende:

  • imposte sui redditi (Irpef, Ires)
  • ritenute sui redditi da lavoro e sui redditi da capitale
  • Iva
  • imposte sostitutive delle imposte sui redditi, dell’Irap e dell’Iva
  • imposte sui giochi
  • Irap
  • addizionale regionale e comunale all’Irpef
  • accise, imposte di consumo e di fabbricazione
  • contributi Inps, Inail, Inpgi, Cipag, Cnpr, Enpacl, Enpap, Enpapi, Epap, Eppi, Cnocl e premi Inail
  • Imu, Imi, Imis, Tari e Tasi
  • Tosap/Cosap, Imposta comunale sulla pubblicità/canone per l’installazione di mezzi pubblicitari.
  • imposta/contributo di soggiorno.
  • diritti camerali
  • alcune tipologie di proventi derivanti dall’utilizzo dei beni di Demanio e di Patrimonio dello Stato sulla base delle comunicazioni specificatamente trasmesse agli utilizzatori
  • somme dovute per la registrazione dei contratti di locazione
  • le somme dovute in relazione alla presentazione della dichiarazione di successione (imposta sulle successioni, imposta ipotecaria e catastale, tasse ipotecarie, imposta di bollo, Invim e tributi speciali, nonché i relativi accessori, interessi e sanzioni)
  • imposta sostitutiva sui finanziamenti
  • imposta sulle assicurazioni
  • tasse scolastiche
  • somme da corrispondere agli uffici provinciali-territorio dell’Agenzia delle entrate in relazione ai servizi ipotecari e catastali
  • le imposte e i relativi interessi, sanzioni e accessori richiesti dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate in sede di registrazione degli atti giudiziari emessi a partire dal 23 luglio 2018.

Con il modello F24 vanno, inoltre, versate tutte le somme (compresi interessi e sanzioni) dovute in caso di:

  • autoliquidazione da dichiarazioni
  • ravvedimento
  • controllo automatizzato e documentale della dichiarazione
  • avviso di accertamento (in caso di omessa impugnazione)
  • avviso di irrogazione di sanzioni
  • istituti conciliativi di avvisi di accertamento e irrogazione di sanzioni (accertamento con adesione, conciliazione giudiziale).

 

Come effettuare i versamenti con il modello F24

Il metodo di pagamento tramite il modello F24 varia a seconda se il contribuente sia o meno titolare di partita IVA.

I contribuenti non titolari di partita IVA non hanno alcun obbligo di effettuare il versamento tramite la modalità telematica, tuttavia possono utilizzarla a loro discrezione. Il contribuente non titolare di partita IVA ha facoltà di presentare il modello F24 in forma cartacea scegliendo tra queste soluzioni:

  • sportello bancario;
  • ufficio postale;
  • sportello di un ente addetto alla riscossione, ovvero Agenzia delle Entrate-Riscossione e la società Riscossione Sicilia S.p.A per il solo pagamento delle imposte nelle province siciliane.

Il contribuente potrà versare la somma dovuta in contanti, oppure adottare i seguenti metodi di pagamento:

  • assegno bancario, o circolare, nel caso di versamento presso una banca;
  • assegno bancario, circolare, oppure vaglia cambiario qualora il versamento avvenga presso gli agenti della riscossione;
  • carta PagoBancomat se il versamento viene eseguito presso uno sportello bancario o agente di riscossione dotato di terminale per il pagamento elettronico;
  • assegno postale, assegno bancario su piazza, assegno circolare, vaglia postale o carta Postamat o Bancomat se il versamento avviene presso un ufficio postale.

Il contribuente titolare di partita IVA ha invece l’obbligo presentare il modello F24 soltanto utilizzando la modalità telematica. Inoltre, il versamento può avvenire direttamente, oppure tramite un intermediario.

Il pagamento diretto prevede i seguenti metodi:

  • servizi online presenti sul portale dell’Agenzia delle Entrate, attraverso i canali telematici Entratel o Fisconline;
  • servizi telematici di home-banking e remote-banking messi a disposizione dagli intermediari della riscossione in possesso di apposita convenzione con l’Agenzia delle Entrate. Ci riferiamo a istituti di credito, Poste Italiane, Agenti della riscossione e prestatori dei servizi di pagamento.

Il contribuente può, inoltre, decidere di rivolgersi ad intermediari quali consulenti fiscali, commercialisti, associazioni di categoria e centri CAF. Tali soggetti devono però possedere uno dei seguenti requisiti:

  • abilitazione all’utilizzo del canale telematico Entratel dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, devono essere in possesso di una specifica convenzione con la stessa Amministrazione Finanziaria. Solo così saranno in grado di sfruttare il servizio cosiddetto “F24 cumulativo“;
  • disporre dell’abilitazione al canale telematico Entratel dell’Agenzia delle Entrate e potersi avvalersi del servizio “F24 addebito unico“;
  • poter utilizzare i servizi di home banking offerti da un intermediario della riscossione convenzionato con l’Agenzia delle Entrate.

In poche parole, chi desidera effettuare il pagamento di un F24 per via telematica utilizzando i canali messi a disposizione dall’Amministrazione Finanziaria dovrà, per forza di cose, essere in possesso delle credenziali per l’accesso al canale Entratel o Fisconline, altrimenti dovrà rivolgersi ad un intermediario abilitato.

Inoltre, qualora il saldo del modello F24 fosse positivo, sarà indispensabile collegare l’operazione effettuata tramite i canali dell’Amministrazione Finanziaria ad un conto corrente bancario, o postale, su cui addebitare l’importo.

 

Gli errori da evitare

La compilazione del modello F24 non è particolarmente complicata, tuttavia è facile commettere errori che riguardano, in buona sostanza, lo scorretto inserimento di:

  • codice fiscale del contribuente;
  • codice tributo;
  • periodo di riferimento dell’imposta da pagare.

Altro errore piuttosto frequente riguarda l’omessa presentazione del modello F24 con saldo a zero. In questo caso, il soggetto è passibile della sanzione amministrativa nella misura di 100 euro, ridotta a 50 euro qualora il ritardo non risultasse superiore ai 5 giorni. È possibile avvalersi del ravvedimento operoso per regolarizzare la propria posizione, ottenendo così una riduzione considerevole della sanzione. Nel migliore dei casi, la multa scende a soli 5,56 euro, ovvero presentando il modello F24 non oltre i 5 giorni dall’omissione.

Se il contribuente si accorge immediatamente di aver inoltrato un modello F24 a saldo zero con calcolo errato della compensazione, ha facoltà di compilare un nuovo modello e inviarlo al posto di quello sbagliato. Dovrà comunque ricordarsi di chiedere all’Agenzia delle Entrate di annullare il primo.

 

Regole generali per la compilazione del modello F24

Il modello F24 ha una struttura standard suddivisa in apposite sezioni per facilitarne la compilazione in base al tipo di tributo.

Per il versamento delle imposte sul reddito, IVA, ritenute e tasse erariali sarà necessario compilare la “sezione Erario”. Se invece il pagamento riguarda le imposte regionali la sezione di riferimento è “Regioni”. La sezione definita “IMU e altri tributi locali” è specifica per il saldo delle tasse comunali.

I campi principali da compilare sono i seguenti:

  • contribuente: spazio in cui indicare i dati anagrafici del soggetto, codice fiscale e domicilio. E’ opportuno prestare molta attenzione all’inserimento del codice fiscale per non inficiare il pagamento e incorrere in sanzioni o comunque ricevere avvisi bonari da sanare;
  • coobbligato: qualora fosse previsto è necessario inserire il codice identificativo;
  • codice tributo: varia a seconda del tipo di imposta da versare;
  • anno / periodo di riferimento: indica l’anno a cui si riferisce il pagamento dell’imposta e dev’essere inserito nel formato a 4 cifre;
  • regioni: rappresenta il codice identificativo della Regione a cui è riferito il pagamento dell’IRAP o addizionali IRPEF;
  • IMU e altri tributi locali: si deve inserire il codice catastale del Comune a cui è destinato il pagamento delle imposte comunali.

Per altre tipologie di imposte e contributi, le relative sezioni andranno compilate secondo le disposizioni degli enti impositori.

Un aspetto importante da chiarire riguarda l’inserimento degli importi, per i quali sarà necessario seguire regole precise. Innanzitutto, l’importo va sempre indicato con due cifre decimali, anche se risultano pari a zero. Ad esempio se l’importo è di 80 euro, il formato corretto risulta 80,00. In presenza di tre o più cifre decimali si dovrà arrotondare in base al seguente criterio:

  • arrotondamento per eccesso nel caso la terza cifra decimale è pari o superiore a 5 (ad esempio 80,765 euro viene arrotondato a 80,77 euro);
  • arrotondamento per difetto nel caso la terza cifra decimale è inferiore a 5 (ad esempio 80,763 euro viene arrotondato a 80,76).

Altro particolare da evidenziare riguarda il pagamento da parte di eredi, genitori, tutori o curatori. In questi frangenti sarà necessario indicare nella sezione “Contribuente” i dati anagrafici del soggetto per il quale viene effettuato il pagamento, aggiungendo il codice fiscale e il codice identificativo di chi esegue materialmente il versamento.

 

Pagare F24 tramite home-banking

Qualunque istituto bancario offre tra i propri servizi quello di home-banking che da anche la di pagare le imposte tramite modello F24. La procedura è molto semplice ma sarà necessario essere in possesso:

  • delle credenziali di accesso all’area personale: che potrebbero essere, ad esempio, il codice fiscale o un codice alfanumerico come login e una password scelta dall’utente;
  • del codice per autorizzare il pagamento: come per qualsiasi altra operazione, l’istituto di credito utilizza un metodo di riconoscimento per tutelare la sicurezza dell’utente. Tale codice può essere generato da una chiavetta consegnata al momento dell’apertura del conto, oppure un SMS inviato allo smartphone del cliente. Tale metodo è spesso utilizzano anche per effettuare il login all’area personale dell’home-banking;
  • del modello cartaceo correttamente compilato in tutti i campi richiesti, solitamente consegnato dal commercialista, coi dati da copiare nel foglio elettronico per il pagamento dell’F24;
  • di un saldo sufficiente sul conto corrente per coprire il pagamento.

Una volta in possesso delle credenziali è sufficiente entrare nell’area personale e accedere alla sezione relativa ai pagamenti. Dalla lista basta selezionare la voce dedicata al modello F24, per ritrovarsi di fronte un modulo molto simile, se non identico, a quello cartaceo. A questo punto si dovranno riportare i dati, controllando più volte per evitare banali errori che potrebbero causare spiacevoli sanzioni. Per completare la procedura non resterà che autorizzare il pagamento inserendo il codice di sicurezza generato automaticamente dal sistema.

Alcuni istituti di credito offrono ai loro clienti la possibilità di effettuare il pagamento di un modello F24 anche tramite l’app sullo smartphone. La procedura è del tutto simile, con il solo svantaggio di avere un schermo molto più piccolo e maggior probabilità di commettere qualche errore nell’inserimento dei dati.

Dobbiamo comunque dire che molti home banking consentono di importare il modulo F24 dal formato PDF, così da poterlo inserire senza dover digitare nuovamente tutte le informazioni. Quindi l’operazione è notevolmente semplificata e richiede davvero una manciata di minuti.

 

Pagare con modello F24 tramite Poste Italiane

Poste Italiane offre il servizio online di pagamento imposte con modello F24, esattamente come avviene per l’home banking. Non è necessario essere titolari di un conto corrente postale vista la possibilità di effettuare il versamento anche utilizzando una carta di credito, oppure una Postepay.

È sempre indispensabile possedere le credenziali per l’accesso all’area personale del sito di Poste Italiane o, in alternativa, il PosteID abilitato allo SPID. Una volta entrati sulla homepage basta cliccare su “Servizi Online” e dalla lista “Finanziari” scegliere “Paga F24“.

In base al tipo di tributo si dovrà poi selezionare il rispettivo modello F24, dopodiché basterà compilare i campi riportando i dati del modulo cartaceo già in possesso. Come sempre, è bene prestare massima attenzione poiché anche il minimo errore, non solo rischia di inficiare il pagamento con annessa perdita di tempo, ma potrebbe portare a sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Alla fine del processo non rimane che scegliere la modalità di pagamento tra conto BancoPosta, carta di credito o Postepay. Cliccando sul pulsante “Paga Ora” si autorizza l’operazione e al temine sarà possibile salvare la ricevuta.

 

Pagare il modello F24 grazie al servizio F24 Web dell’Agenzia delle Entrate

I contribuenti che non hanno accesso ad un servizio di home-banking né, tantomeno, dispongono di un PosteID, possono effettuare il pagamento di un modello F24 online direttamente dal portale dell’Agenzia delle Entrate.

Il servizio messo a disposizione dall’Amministrazione Finanziaria si chiama “F24 Web” e permette di versare il dovuto attraverso l’addebito diretto sul conto corrente bancario o postale indicato. Per l’accesso è indispensabile possedere le credenziali personali richieste all’Agenzia delle Entrate, lo SPID, oppure la smart card abilitata. Tramite uno di questi metodi di autenticazione è possibile accedere alla relativa sezione del sito e compilare il modello F24 adatto a soddisfare le proprie necessità tributarie.

Basterà seguire le indicazioni, inserire tutti i dati richiesti sempre facendo riferimento al modello cartaceo già compilato dal commercialista o dal CAAF e, al termine della compilazione, inserire il codice IBAN del proprio conto corrente per concludere il pagamento. In presenza di errori il sistema bloccherà l’operazione che dovrà essere ripetuta dall’inizio. Se tutto è invece andato a buon fine, il software invierà un messaggio di conferma di avvenuto pagamento.

 

Pagamento con modello F24 in caso di compensazione con saldo a zero

In presenza di un modello F24 con saldo a zero, ovvero senza alcun importo a debito, ma con imposte compensate da eventuali altri crediti maturati nei periodi di riferimento precedenti, la presentazione del modello F24 è consentita solo in via telematica utilizzando il canale messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.

Nemmeno le banche prevedono il servizio di pagamento tramite home-banking di un F24 con saldo a zero. Sarà pertanto necessario possedere le credenziali di accesso ai servizi Fisconline, Entratel o lo SPID, perchè operazioni di questo genere sono davvero all’ordine del giorno.

La soluzione “rustica” per farla semplice è quella di lasciare il saldo delle imposte da versare pari ad almeno 1 euro, per aver la possibilità di sfruttare tutte le altre soluzioni (home-banking, remote-banking, oppure i servizi telematici di Poste Italiani)

 

Pagamento con modello F24 in caso di compensazione con saldo positivo

Qualora le eventuali compensazioni non fossero sufficienti a portare a zero l’imposta da versare, il contribuente avrà un saldo positivo è potrà scegliere qualsiasi metodo di pagamento online per saldare il proprio debito.

Quindi, potrà optare per il  versamento bancario tramite l’home-banking, oppure i canali telematici Fisconline o Entratel collegati al conto corrente o il sito di Poste Italiane. Non è invece consentito effettuare il pagamento tramite modello cartaceo quando sono presenti delle compensazioni.

 

Particolari situazioni in cui è possibile utilizzare il modello F24 cartaceo

L’utilizzo del modello F24 in formato cartaceo è consentito nelle seguenti circostanze:

  • F24 precompilato da enti impositori, per qualunque importo: è comunque necessario che non sia indicato nessun credito in compensazione. Il classico esempio è l’avviso bonario con cui viene comunicata la presunta irregolarità al contribuente tramite modello F24 precompilato;
  • in presenza di agevolazioni fiscali sotto forma di credito d’imposta, da poter utilizzare in compensazione ma solo presso un agente della riscossione;
  • o semplicemente se il pagamento fa riferimento ad una persona fisica.
   

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