Buoni Fruttiferi Postali al 4%? Conviene investire in questo strumento?
“Ah, i buoni fruttiferi postali, quei piccoli pezzi di carta che promettono di farci diventare milionari… lentamente, ma molto lentamente, tipo una tartaruga in vacanza. Ma oggi siamo qui per rispondere alla domanda che tutti si pongono: conviene ancora investire in buoni fruttiferi postali nel 2024?
Spoiler: dipende da quanto sei paziente, ma non fermarti qui! Andiamo a fondo e vediamo se questi buoni fruttiferi postali sono un vero affare o solo un modo elegante per tenere il tuo denaro fermo a fare il morto nel portafoglio.”
Cosa sono i buoni fruttiferi postali?
“Bene, prima di addentrarci nel magico mondo dei tassi di interesse da brivido (sì, sto parlando di quel 2% che fa impazzire i cuori più prudenti), facciamo un passo indietro. Cosa sono questi buoni fruttiferi postali?”
“I buoni fruttiferi postali, o BFP per gli amici intimi, sono strumenti di risparmio nati nell’ormai lontano 1924, quando la parola ‘internet’ era solo un sogno di qualche visionario e il risparmio si faceva in modo semplice: metti i soldi da parte e incroci le dita. In realtà, l’idea alla base è abbastanza semplice: tu dai soldi a Poste Italiane, e loro ti promettono che tra un tot di anni te ne ridaranno di più. Sì, esatto, proprio come un nonno che ti dice: ‘Conserva questi spiccioli, che un giorno varranno molto!'”
“Il grande vantaggio? Sono garantiti dallo Stato italiano, il che vuol dire che, a meno che l’Italia non faccia un tuffo olimpionico nel default, i tuoi soldi sono al sicuro. Non solo, puoi ritirarli quando vuoi! Cioè, certo, non aspettarti che ti regalino interessi per un investimento durato… tre giorni.” Quindi, sì, niente yacht, ma forse qualche cena in pizzeria!”
Rendimenti dei buoni fruttiferi postali: non troppo eccitanti, ma sicuri!
“E ora passiamo al capitolo preferito dai risparmiatori più avventurosi: i rendimenti. Allora, se ti aspetti di vedere crescere il tuo investimento come una piantina innaffiata dal fertilizzante migliore… be’, rallenta. I buoni fruttiferi sono più come un cactus: crescono piano, ma almeno non muoiono.”
“I rendimenti nel 2024 variano dall’1,5% al 2,75%, a seconda del tipo di buono che scegli. C’è il Buono 4 anni Plus, che offre un emozionante 2% annuo lordo. Oppure il Buono Ordinario che, tenuto per vent’anni, ti potrebbe far guadagnare un 2,75% annuo lordo. Oh, e per chi ama fare previsioni azzardate c’è pure il Buono Risparmio Sostenibile, che potrebbe darti un premio basato su… l’andamento del mercato europeo! Sì, un vero brivido per chi ama il rischio.” “Praticamente, se ami giocare alla roulette russa del mercato, ma con un giubbotto antiproiettile.”
I rischi: perdita del capitale?
“Ma quali rischi corri davvero con i buoni fruttiferi postali? Beh, tranquillo, non rischi di perderti in Wall Street e neanche di vederti soffiare via i risparmi da qualche speculatore senza scrupoli. Il rischio principale? Il default dello Stato italiano.”
“Se succede, il problema non è solo il tuo investimento, ma probabilmente il fatto che vivrai in una distopia finanziaria dove la pizza costa 100 euro a fetta. Quindi sì, diciamo che i rischi sono più teorici che pratici. In ogni caso, se ti tieni stretto il tuo buono fino alla scadenza, riavrai il tuo capitale, e magari qualche interesse. Altrimenti puoi ritirarli prima, ma… meglio non farti illusioni, gli interessi potrebbero essere solo uno spruzzo.”
Cosa succede alla scadenza dei buoni fruttiferi?
“Una cosa importante che molti si dimenticano: la scadenza. Quando il tuo buono arriva a fine corsa, devi ricordarti di andare a incassarlo, perché, se no, cade in prescrizione. E sì, in quel caso non c’è santo che tenga: i tuoi soldi finiscono nel nulla.” “È un po’ come quando ti dimentichi del pane nel forno: alla fine ti trovi solo briciole carbonizzate.”
“Per fortuna, oggi ci sono anche i buoni dematerializzati, che possono essere rimborsati direttamente sul conto. Ma se hai il caro vecchio buono cartaceo, ricordati di fare un salto in Posta, altrimenti rischi di far arricchire qualcun altro.”
Vantaggi e svantaggi dei buoni fruttiferi postali
“E quindi, quali sono i vantaggi di questi buoni fruttiferi postali? Beh, il più evidente è la sicurezza: niente stress, niente notti insonni guardando le borse che crollano. I tuoi soldi sono lì, tranquilli e al sicuro.” “Praticamente è come mettere i tuoi soldi in una cuccia per cani ben protetta, ma un po’ noiosa.”
“D’altro canto, il rendimento è piuttosto bassino, soprattutto se lo confrontiamo con altri strumenti di investimento come i BTP o – tenetevi forte – i conti deposito ad alto rendimento. Insomma, non diventerai il prossimo Elon Musk con i buoni fruttiferi postali.”
Conviene investire in buoni fruttiferi postali?
“E qui arriviamo alla domanda cruciale: conviene o no? La risposta è: dipende da cosa vuoi. Se stai cercando un investimento sicuro, senza sorprese, dove puoi riposare sonni tranquilli, allora i buoni fruttiferi postali fanno al caso tuo. Magari non guadagnerai tantissimo, ma almeno sai che il tuo capitale è protetto.”
“Ma se sei un po’ più avventuroso e vuoi guadagnare di più, allora potresti voler considerare altre opzioni, come i BTP o perfino buttarti su strumenti più complessi come il mercato azionario. In fondo, i buoni fruttiferi sono come quel vecchio maglione di lana: comodo, sicuro, ma non proprio alla moda.” “Se invece vuoi investire in emozioni forti… forse meglio una puntata alla roulette!”
Buoni fruttiferi postali per minori: l’investimento giocoso per il futuro
“Ed eccoci a una delle chicche più interessanti nel magico mondo dei buoni fruttiferi postali: i Buoni Fruttiferi Postali per Minori. Sì, hai capito bene, perché non basta educare i piccoli a lavarsi i denti e fare i compiti, adesso possiamo anche insegnare loro il meraviglioso mondo del risparmio. Perché, d’altronde, cosa c’è di meglio che regalare a tuo figlio un buono fruttifero che maturerà un bel 6% annuo lordo quando avrà 18 anni? Dico subito: niente PlayStation 5, ma hey, pensiamo al futuro!”
“Questi buoni sono un modo simpatico e previdente per mettere da parte qualche soldo per i giovani, con un rendimento che arriva al mitico 6% (annuo, eh, non illudiamoci troppo). Ma attenzione, non puoi pretendere di andartene in giro a prelevare quando vuoi: c’è sempre il Giudice Tutelare a ricordarti che i soldi sono per il pargolo, e non per la vacanza ai Caraibi. Ma se decidi di lasciarlo intatto fino alla maggiore età, potrebbe trasformarsi in una bella sorpresa per quel diciottenne che hai cresciuto tra spese scolastiche e paghette domenicali.”
“Ora, so cosa stai pensando: ‘6%? Wow! Finalmente qualcosa che batte il tasso del mio conto corrente!’. E sì, hai ragione, è un buon tasso, ma c’è sempre un però. I rendimenti sono lordi e, se lo riscatti anticipatamente, gli interessi crollano al 0,50% (praticamente come la soddisfazione che provi quando prendi un caffè tiepido al bar). Tuttavia, se hai pazienza – e magari riesci a convincere tuo figlio a non chiedere i soldi per comprare l’ultimo gadget tecnologico – il guadagno sarà più che decente.”
“E attenzione, non è solo per mamme e papà! Anche nonni, zii e simpatici vicini di casa possono contribuire al futuro finanziario del piccolo. Quindi, se volete sentirvi veri eroi finanziari per il compleanno di un bambino, ora sapete cosa fare: buoni fruttiferi postali per tutti!”
Conclusione
“E siamo arrivati alla fine di questo entusiasmante viaggio nel mondo dei buoni fruttiferi postali. Allora, conviene o no? Beh, se ami la sicurezza e l’idea di non vedere i tuoi soldi ballare su e giù come in una giostra finanziaria, i buoni fruttiferi postali fanno proprio per te. Non ti faranno ricco da un giorno all’altro, ma almeno non ti faranno venire l’ansia del crollo della borsa ogni mattina.”
“E ricordati, ci sono opzioni per tutti: dai più piccoli (con i buoni per minori) a chi vuole un po’ più di brivido con i buoni collegati al mercato azionario. Alla fine, l’importante è capire quali sono i tuoi obiettivi finanziari e, soprattutto, quanto tempo sei disposto ad aspettare prima di vedere i tuoi soldi maturare.”
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