Agevolazioni fiscali per le imprese dalla Legge di Bilancio
Come ogni anno la Legge di Bilancio stabilisce chi dovrà beneficiare di agevolazioni e benefit e chi invece dovrà fare dei sacrifici. Premettendo che il sacrificio è ormai comune, la legge appena emanata riconosce parecchi bonus e agevolazioni per le imprese: dai crediti di imposta per la formazione dei dipendenti, alla conferma del super e iper ammortamento, al differimento di imposte come l’IRI e la sospensione delle deleghe di pagamento fino a 30 gg.
Tra le novità di quella che un tempo veniva chiamata Legge Finanziaria ce ne sono anche molte altre dedicate alla famiglia, alla casa, agli studenti, ma di questo parlerò in un articolo specifico, ora concentriamoci sulle imprese e andiamo per ordine a vedere quali sono queste agevolazioni ed opportunità create ad hoc per le imprese italiane.
Indice:
- Super ammortamento e iper ammortamento 2018
- Credito di imposta del 36% sulla plastica riciclata
- L’aumento IVA slitta al 2019
- Rifinanziamento della “Nuova Sabatini”
- Credito di imposta per la formazione previsto per le aziende
- Bonus per il sostegno di specifiche attività produttive e commerciali
- Bonus fiscale per sostenere la quotazione delle pmi
- Nuovi fondi a disposizione per le imprese del Sud
- Addio agli studi di settore solo nel 2019
- Tassazione al 26% di tutte le plusvalenze
- Vietato il pagamento in contanti dello stipendio
- Contributo per le cooperative sociali
- Sgravi contributivi per i neo assunti del settore privato
- Bonus fiscale per il turismo e riqualificazione delle strutture alberghiere
- Maggiori controlli sui pagamenti ai fornitori della Pubblica Amministrazione
- Obbligo di fattura elettronica tra privati dal 2019
- Dichiarazioni fiscali precompilate per le aziende in contabilità semplificata
Super ammortamento e iper ammortamento 2018
E’ uno dei provvedimenti principali della Legge di Bilancio 2018, ovvero la proroga anche per il 2018 delle agevolazioni note come iper e super ammortamento che permettono ad imprese e liberi professionisti di incrementare le quote di ammortamento dei loro cespiti a fronte di nuovi investimenti per la loro impresa.
Nel dettaglio la norma prevede:
- la proroga del super ammortamento al 30% anzichè al 40% in relazione agli acquisti effettuati dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2018. Sono esclusi dal super ammortamento i beni che beneficiano del super ammortamento relativo all’anno precedente, tutti i veicoli e mezzi di trasporto industriali, compreso ciclomotori e motocicli destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa, e nel caso in cui con ordini effettuati entro il 31 dicembre 2018, non venga versato entro tale data, almeno un acconto del 20%;
- la proroga del iper ammortamento al 150% per le imprese relativamente ai costi di acquisizione di nuovi beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica o digitale inclusi nell’Allegato A della Legge di Bilancio 2017. L’iper ammortamento viene riconosciuto per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2018 a condizione che entro tale data sia avvenuto il pagamento di un’acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione del bene;
- la proroga dell’iper ammortamento al 140% relativo ai costi di acquisizione dei beni immateriali come ad esempio i software funzionali alla trasformazione tecnologica inclusi nell’Allegato B della Legge di Bilancio 2017 applicabile a tutti i soggetti che possono usufruire dell’iper ammortamento sopra citato alle stesse condizioni;
Credito di imposta del 36% sulla plastica riciclata
E’ previsto un credito di imposta del 36% relativamente alle spese sostenute dalle imprese che acquistano prodotti in plastica riciclata. Credito di imposta valido anche se si acquistano beni e strumenti realizzati con materiali che derivano da plastiche miste, provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi o da selezione di rifiuti urbani.
Tale agevolazione è previsto per gli anni 2018, 2019 e 2020 ed è riconosciuta fino ad un importo pari a 20 mila euro annui utilizzabile dall’anno successivo a quello in cui gli acquisti verranno effettuati.
L’aumento IVA slitta al 2019
Per quel che riguarda gli aumenti delle aliquote dell’IVA sono stati congelati per tutto il 2018 in cui continueremo ad avere le due aliquote (10% e 22%) andando sostanzialmente ad annullare il vecchio provvedimento che prevedeva un corposo aumento dell’imposta sul valore aggiunto.
Si tornerà, però, a parlare di aumenti dell’IVA dal 2019 al 2021 anno in cui la previsione piuttosto nebulosa dovrebbe portare le aliquote al 25% in riferimento all’IVA ordinaria e al 13% in riferimento all’aliquota agevolata.
Rifinanziamento della “Nuova Sabatini”
Nei fondi previsti dalla Legge di Stabilità 2018, per assicurare la continuità operativa in chiave investimenti è presente un rifinanziamento della Nuova Sabatini le quali domande saranno ammesse fino ad esaurimento del plafond.
In particolare sono stati aggiunti 330 milioni a disposizione per gli interventi a valere sulla Nuova Sabatini che è a tutt’oggi uno dei principali strumenti agevolativi a livello nazionale. E’ previsto pertanto nel dettaglio:
- la proroga dei termini per la concessione di finanziamenti da parte delle banche fino alla data dell’esaurimento delle risorse disponibili;
- un incremento al 30% della riserva per i contributi relativi agli investimento “industria 4.0”;
- lo stanziamento di 330 milioni dal 2018 al 2023 ripartiti di anno in anno;
Grazie a questo investimento è stimato un volume di investimenti che potrebbe avvicinarsi ai 4 miliardi di euro in impianti e macchine innovative riferite ad “Industria 4.0”. Da tale beneficio sono esclusi fabbricati e terreni.
Credito di imposta per la formazione previsto per le aziende
E’ previsto un benefit, erogato come credito di imposta, per le aziende che investono nella cosiddetta formazione 4.0 ovvero quella legata alla quarta rivoluzione digitale. Tale credito di imposta viene riconosciuto alle imprese per la riqualificazione e sviluppo delle competenze strategiche degli addetti del proprio organico.
Per il triennio 2018/2020 è previsto un credito di imposta a favore di imprese relative al costo del lavoro sulle ore impegnate dai propri dipendenti per corsi di formazione specifici su tecnologie Impresa 4.0. L’ammontare del credito di imposta è pari al 50% dei costi sostenuti ed è riconosciuto per tutte le forme giuridiche di impresa, per tutti i settori economici nonché indipendente dal regime contabile adottato.
L’unico vincolo all’ottenimento di questo benefit è che l’azienda abbia totalizzato complessivamente un numero di ore di formazione, per l’anno in cui si vuole chiedere l’agevolazione, superiore alla media delle ore di formazione sostenute nel triennio 2015/2017.
Il massimo concedibile come credito di imposta relativo al benefit formazione è pari ad 1 milione di euro per periodo di imposta e subordinato al fatto che le attività di formazione siano pattuite con contratti collettivi nazionali o territoriali.
Tra i corsi di formazione ammissibili al credito di imposta, ovvero quelli finalizzati all’acquisizione o al consolidamento di conoscenze tecnologiche di “Impresa 4.0”, citiamo:
- applicazione big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione e realtà aumentata;
- robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva;
- internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali, applicate a specifici ambiti.
Restano escluse dall’agevolazione le attività di formazione ordinaria che servono all’impresa per adeguarsi alla normativa in ambito di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, protezione dell’ambiente ed ogni altra normativa obbligatoria.
L’ammontare dell’agevolazione, ottenuta sotto forma di credito di imposta, andrà indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta nella quale i costi siano stati sostenuti dall’impresa e non concorre alla formazione del reddito. Tale bonus fiscale potrà essere utilizzato soltanto in compensazione con altre imposte a debito.
Bonus per il sostegno di specifiche attività produttive e commerciali
Nel 2018, la Legge di Bilancio ha introdotto dei bonus fiscali specifici a sostegno di alcune attività che andrò ad elencare:
- Credito di imposta per la riqualificazione di strutture termali: relativamente all’abbattimento di barriere architettoniche e all’ammodernamento dei locali, è previsto, per tutto il 2018, un credito di imposta per le strutture che prestano cure termali pari al 30% delle spese sostenute, fino a un massimo di 200 mila euro. Gli interventi finanziati sono quelli relativi a: ristrutturazione edilizia, lavori per potenziare l’efficienza energetica (bonus che sale al 65%), l’acquisto di mobili e arredi, la soppressione di barriere architettoniche, la realizzazione di piscine e l’acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali.
- Credito di imposta per le imprese culturali: è previsto un credito di imposta pari al 30% delle spese sostenute per attività di sviluppo, promozione e produzione di servizi creativi e culturali. Posso fruire di questa agevolazione le imprese che svolgono attività quali l’ideazione e la creazione di prodotti culturali, beni, servizi e opere dell’ingegno inerenti letteratura, musica, arti figurative ed applicate, spettacolo dal vivo, cinematografia e audiovisivo, archivi, biblioteche, musei, patrimonio culturale e relativi processi di innovazione.
- Credito di imposta per le librerie: le tradizionali librerie potranno godere di un credito di imposta che servirà ad abbattere i costi per le imposte locali commerciali e sugli affitti. Per tali attività è stato, infatti, destinato un bonus relativo agli importi pagati per TARI, TASI, e IMU, nonchè alle spese per l’affitto, in riferimento ai locali in cui viene svolta l’attività di vendita al dettaglio di libri. Il credito di imposta sarà al massimo di 20 mila euro per librerie che non sono comprese e gestite da gruppi editoriali (ad es. librerie Mondadori, Feltrinelli, ecc.) e di 10 mila per le altre.
- Deducibilità IRAP per i lavoratori stagionali del settore agricolo: nel 2018 scatterà la deduzione integrale dall’IRAP del costo dei lavoratori stagionali, limitatamente a quelli che lavoreranno almeno 120 giorni per due periodi di imposta. Ovviamente la deduzione decorrerà dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore di lavoro.
- Sconti fiscali per l’apicultura in zone montane: con la finalità di promuovere l’apicoltura anche per i piccoli produttori, con meno di 20 alveari nei comuni classificati come montani, si stabilisce che i proventi del loro lavoro non concorre alla base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone.
Bonus fiscale per sostenere la quotazione delle pmi
E’ previsto un premio per le piccole e medie imprese che prendono la decisione di quotarsi in borsa come un credito di imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione.
Il bonus è riconosciuto per favorire la capitalizzazione e la crescita delle pmi che iniziano una procedura di ingresso e quotazione al mercato o in sistemi di negoziazione titoli in uno Stato membro dell’Unione Europea.
Il credito verrà erogato soltanto in caso di ammissione alla quotazione nella misura del 50% del costo per la consulenza sostenuta fino al 2020 fino ad un importo massimo del credito di 500 mila euro.
Nuovi fondi a disposizione per le imprese del Sud
Finanziamenti per 150 milioni di euro a disposizione delle pmi del mezzogiorno. E’ stato introdotto un fondo di 12 anni a sostegno della crescita a livello di dimensione delle pmi che hanno sede legale e operativa nelle regioni:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia
Il fondo partirà con un plafond iniziale di 150 milioni con la finalità di espandersi con tempo. Le imprese beneficiarie saranno selezionate attraverso procedure di trasparenza e valutazione aperta.
Addio agli studi di settore solo nel 2019
E’ contenuta all’interno della Legge di Bilancio 2018 lo slittamento relativo all’abolizione degli studi di settore.
Tassazione al 26% di tutte le plusvalenze
A partire dal 2018 il regime della tassazione delle plusvalenze verrà uniformato. Saranno quindi portate dal 40% al 26% le plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate che concorreranno quindi a formare il reddito con il medesimo criterio di calcolo utilizzato per le altre plusvalenze, quindi al 26%
Vietato il pagamento in contanti dello stipendio
Con la nuova Legge di Bilancio i sostituti di imposta avranno l’obbligo di pagare gli stipendi ai loro dipendenti e collaboratori solo ed esclusivamente con strumenti tracciabili. Tale obbligo diventerà operativo il 1 luglio 2018.
Da luglio, pertanto, i datori di lavoro non potranno più erogare la retribuzione ai propri dipendenti a mezzo di denaro contante. Stesso discorso per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e, soprattutto che la firma del dipendente sulla busta paga non costituisce alcuna prova dell’avvenuto ricevimento dello stipendio.
Gli unici mezzi utili per pagare gli stipendi saranno:
- bonifico bancario sul conto del lavoratore;
- altri strumenti di pagamento elettronico;
- assegni bancario;
- in contanti presso la banca o l’ufficio postale in cui il datore detenga un conto corrente di tesoreria;
Contributo per le cooperative sociali
E’ previsto un contributo straordinario per le nuove assunzioni a tempo indeterminato per tutto il 2018 relativamente alle cooperative sociali di personale a cui sia stata riconosciuta protezione internazionale dal 2006.
Il contributo sarà erogato per 36 mesi fino a 500 mila euro annui dal 2018 al 2020 e ridurranno le aliquote per l’assicurazione obbligatoria previdenziale dei lavoratori stessi.
Sgravi contributivi per i neo assunti del settore privato
Le imprese del settore privato potranno beneficiare di un esonero triennale per le nuove assunzioni con contratti a tutela crescente di giovani che hanno meno di 30 anni escluso i lavoratori domestici. L’esonero rappresenta il 50% dei contributi previdenziali a carico del datore del lavoro, escluso i contributi dovuto all’Inail, nel limite di un massimo di 3 mila euro all’anno.
Questa misura non ha scadenza e ne possono beneficiare soltanto coloro i quali non abbiano effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti l’assunzione.
In particolare:
- l’esonero spetta ai lavoratori assunti a tempo indeterminato del settore privato e per le conversioni a tempo indeterminato dei lavoratori già assunti a tempo determinato fino a 35 anni di età per il solo 2018 e fino a 30 anni per i successivi anni. I lavoratori non devono essere però, essere già stati assunti in precedenza dallo stesso datore di lavoro, o da altri, a tempo indeterminato. L’unico caso possibile sarebbe quello di lavoratori già assunti in precedenza a tempo indeterminato, che hanno usufruito parzialmente di questo sgravio, solo per il periodo residuo.
- Esonero che spetta anche quando vi è la prosecuzione di un contratto di apprendistato che viene trasformato in contratto a tempo indeterminato;
- Esonero del 100% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che assumono studenti che abbiamo svolto un percorso “scuola-lavoro” o di apprendistato entro 6 mesi dal conseguimento del titolo di studio;
- L’esonero spetta anche per l’assunzione di lavoratori disoccupati con più di 35 anni in disoccupazione da almeno 6 mesi;
- L’esonero spetta anche per i lavoratori con i contratti dalle caratteristiche sopra citate, assunti nei mesi di novembre e dicembre 2017. La decorrenza del bonus partirà comunque dal 2018.
- Per le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, in riferimento ai fondi stanziati per le imprese nel mezzogiorno, il bonus salirà al 100%.
Bonus fiscale per il turismo e riqualificazione delle strutture alberghiere
La norma prevede un credito di imposta del 65% in riferimento alle spese agevolabili sostenute per la riqualificazione delle strutture ricettive ad alberghiere:
- interventi di edilizia in genere;
- costruzione o rifacimento in ampliamento dei servizi igienici;
- ripristino di edifici, o parti di essi, crollati o demoliti;
- interventi di miglioramento e adeguamento sismico
- realizzazione di balconi e logge
- modifica dei prospetti dell’edificio, effettuata, tra l’altro, con apertura di nuove porte esterne e finestre, o sostituzione dei prospetti preesistenti con altri aventi caratteristiche diverse materiali, finiture e colori;
- recupero dei locali sottotetto;
- trasformazione di balconi in veranda;
- sostituzione di serramenti esterni ed esterni;
- installazione di nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente;
- installazione o sostituzione di impianti di comunicazione ed allarme in caso di emergenza e di impianti di prevenzione incendi ai sensi della vigente normativa;
Maggiori controlli sui pagamenti ai fornitori della Pubblica Amministrazione
Nella Legge di Bilancio è prevista una norma che ha lo scopo di incrementare i controlli sui pagamenti ai fornitori della PA. Dal 2018, infatti, prima di effettuare il pagamento di qualunque fornitura, la Pubblica Amministrazione dovrà verificare se il fornitore ha qualche cartella esattoriale scaduta e impagata.
La novità è che la soglia di debito oltre la quale la PA non effettuerà più il pagamento scende dagli attuali 10 mila euro a 5 mila euro. Questo significa che, nel caso in cui venga accertata una morosità superiore ai 5 mila euro, in una o più cartelle esattoriali, le PA non procederanno al pagamento della fornitura ma segnaleranno il credito all’Agente della Riscossione che procederà al pignoramento delle somme dovute.
Obbligo di fattura elettronica tra privati dal 2019
La Legge di Bilancio del 2018 ha esteso l’obbligo di fatturazione elettronica dal 1 gennaio 2019 anche nei rapporti business to business con contestuale eliminazione dello spesometro.
E’ stato anche istituito un obbligo di comunicazione per le operazioni con l’estero, l’obbligo per i distributori di benzina di memorizzare e trasmettere per via telematica i dati dei corrispettivi e la riduzione di due anni relativamente ai termini di accertamento per i contribuenti che garantiscono la tracciabilità di tutti i pagamenti effettuati e ricevuti oltre i 500 euro.
Dichiarazioni fiscali precompilate per le aziende in contabilità semplificata
L’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti in regime di contabilità semplificata le bozze di dichiarazione dei redditi e dell’IVA, i prospetti per la liquidazione periodica IVA e i modelli F24 precompilati.
Sarà, inoltre, abolito per le società in contabilità semplificata, l’obbligo di tenuta dei registri IVA acquisti e IVA vendite.
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