Bonus 600 euro partite IVA e lavoratori autonomi: come richiederlo
La grave situazione d’emergenza dovuta all’epidemia di Coronavirus ha costretto il Governo ad adottare interventi straordinari per dare sostegno all’economia. Tra questi rientra il bonus di 600 euro previsto per i titolari di partiva IVA e molte altre categorie di lavoratori autonomi.
L’iniziativa rientra nel Decreto Legge Cura Italia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 marzo e con la finalità di salvaguardare famiglie, lavoratori e imprese così duramente colpiti dalle conseguenze dell’epidemia di COVID-19. Vediamo dunque di capire, esattamente, quali sono le categorie che possono beneficiare dell’incentivo economico, i requisiti da rispettare, come richiedere l’indennità e se sono stati fissati dei termini entro cui presentare la domanda.
Indice:
Bonus 600 euro autonomi: in cosa consiste?
Il Governo, tramite il pacchetto di aiuti contenuto nel DL Cura Italia, ha stanziato 25 miliardi di euro per tamponare l’emergenza Coronavirus. Circa 3 miliardi di euro saranno investiti per sostenere quasi 5 milioni di lavoratori, ovvero artigiani e autonomi iscritti alla gestione separata INPS, collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co), commercianti titolari di partita IVA e lavoratori stagionali del settore agricolo e turistico, nonché chi è attivo nel mondo dello spettacolo.
L’INPS ha prontamente provveduto alla pubblicazione di un messaggio (n.1288/2020 del 20 marzo) per informare tutti i soggetti interessati che a breve, comunque entro la fine del mese di marzo, sarà disponibile la procedura telematica per trasmettere la domanda di richiesta. Ad oggi, ciò che risulta sicuro, oltre alla cifra del bonus pari a 600 euro mensili, è l’impossibilità di cumulare le indennità tra loro e la certezza che non andranno a concorrere alla formazione del reddito.
Chi già percepisce un reddito di cittadinanza non potrà richiedere anche il suddetto bonus. Il Governo ha altresì promesso che nel caso in cui l’emergenza dovesse protrarsi oltre i termini stabiliti dal DL Cura Italia, una misura di pari portata è prevista anche per il mese di aprile.
Come richiedere il bonus 600 euro
Tutto il processo di invio, accettazione delle richieste ed emissione del bonus verrà gestito dall’INPS. I lavoratori autonomi e titolari di partita IVA potranno inoltrare la domanda una volta che il decreto attuativo sarà entrato in vigore e lo stesso Istituto Nazionale di Previdenza Sociale avrà dato il via libera alla procedura telematica. Saranno messi a disposizione i consueti canali online attraverso il sito www.inps.it. I moduli di richiesta dovrebbero essere disponibili entro la fine di marzo, ovvero non appena terminate le varie procedure per adeguare il sistema informatico.
Vista la situazione di grave emergenza e la rapidità con cui è stato scritto e approvato il decreto, sono sorte alcune incomprensioni come, ad esempio, il disguido del cosiddetto Click Day. Un’ipotesi iniziale che però è stata subito scartata, quindi non è prevista alcuna finestra temporale entro cui è necessario presentare la domanda.
Quali sono i lavoratori che hanno diritto al bonus 600 euro?
Vediamo di analizzare tutte le varie categorie di lavoratori che possono presentare la richiesta per ottenere l’indennità di 600 euro per emergenza coronavirus.
Liberi professionisti titolari di partita IVA e co.co.co
Possono godere dell’indennità liberi professionisti titolari di partita IVA e collaboratori coordinati e continuativi, a patto che partite IVA e contratti di lavoro risultino già attivi alla data del 23 febbraio 2020. Rientrano in questa categoria anche i partecipanti agli studi associati o società semplici che svolgono attività di lavoro autonomo ed iscritti alla Gestione separata INPS.
Per poter godere del bonus tali lavoratori non devono risultare titolari di trattamenti pensionistici diretti né tantomeno godere di altre forme di previdenza obbligatoria. Il ministro dell’Economia aveva inizialmente previsto un indennizzo di 600 euro una tantum ma, visto il crescente disappunto dei lavoratori, ha deciso di trasformarlo in un bonus mensile da elargire fino al termine dello stato di emergenza. Come abbiamo già evidenziato, l’indennità sarà erogata dell’INPS e non concorrerà alla formazione del reddito. Lo stesso Ente di previdenza controllerà anche il rispetto del limite di spesa complessivo previsto dal decreto per ogni categoria.
Lavoratori autonomi
Il Decreto Legge Cura Italia ha previsto il bonus di 600 euro anche per tutti i lavoratori autonomi iscritti alla gestione speciale dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO). Quindi stiamo facendo riferimento alle seguenti categoria:
- artigiani;
- commerciati;
- lavoratori autonomi settore agricolo (coltivatori diretti, coloni agricoli e mezzadri).
Anche in questo caso i soggetti richiedenti non devono essere titolari di una pensione e nemmeno avere l’iscrizione ad altre forme di previdenza obbligatoria; è ammessa la sola Gestione separata INPS. Il limite di spesa complessivo è stato fissato dal Governo a 1.800 milioni di euro per il 2020.
Lavoratori stagionali del settore turismo e occupati in stabilimenti termali
Uno dei settori più colpiti dall’emergenza causata dal COVID-19 è il turismo ed in particolar modo il gran numero di addetti impiegati stagionalmente in tutta Italia. Il Governo ha così deciso di stanziare per il 2020 una cifra complessiva di 86,5 milioni di euro per aiutare queste categoria a superare il difficile momento.
I requisti fondamentali per poter beneficiare dell’indennità sono:
- aver cessato contro la propria volontà il rapporto di collaborazione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020;
- il lavoratore non deve risultare titolare di un trattamento pensionistico diretto;
- il soggetto non deve aver stipulato un contratto come lavoratore dipendente valido alla data del 17 marzo 2020.
Lavoratori a tempo determinato settore agricolo
Oltre ai lavoratori autonomi occupati nel settore agricolo, le misure straordinarie prevedono un bonus di 600 euro anche per gli operai agricoli con contratto a tempo determinato.
I requisiti da dover rispettare sono:
- aver prestato la propria opera nel 2019 come lavoratore agricolo dipendente per un minimo di 50 giorni;
- non essere titolari di una pensione.
Tutti coloro che rispettano i suddetti requisiti e presenteranno la richiesta all’INPS, riceveranno l’indennità mensile fino al termine dell’emergenza. Il decreto ha stabilito un limite di spesa di 330 milioni di euro per il 2020.
Lavoratori dello spettacolo
Il decreto Cura Italia non si è dimenticano nemmeno di tutti coloro che risultano iscritti al Fondo pensione Lavoratori dello spettacolo. Naturalmente ci sono una serie di requisiti da rispettare qualora si desideri beneficiare dell’indennità e precisamente:
- i suddetti lavoratori devono avere almeno 30 giorni di contributi versati nel 2019;
- il reddito dichiarato non deve superare i 50.000 euro;
- il richiedente non deve risultare titolare di un trattamento pensionistico diretto o aver stipulato un contratto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020;
- il soggetto non dev’essere titolare di una pensione.
Anche in questo caso l’indennità non concorre alla formazione del reddito e sarà elargita dall’INPS a seguito di apposita richiesta e nel rispetto del limite di spesa stabilito dal decreto, pari a 40,5 milioni di euro per il 2020.
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