Bonus 200 euro: a chi spetta e come richiederlo

Il Decreto Aiuti del 17 maggio 2022 ha introdotto un nuovo bonus destinato a lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi, liberi professionisti, disoccupati e beneficiari del Reddito di Cittadinanza, ma anche a lavoratori stagionali e titolari di rapporti co.co.co. Si tratta di un accredito pari a 200 euro che verrà corrisposto con metodi diversi a seconda della categoria lavorativa.

In un primo momento sembrava fosse un bonus destinato a persone con reddito inferiore a 35mila euro, in realtà il Governo ha stabilito ulteriori requisiti più specifici.

Indice:

 

In cosa consiste il bonus 200 euro

La misura è entrata in vigore il 18 maggio 2022, ovvero il giorno dopo la pubblicazione del Decreto Aiuti sulla Gazzetta Ufficiale (n.114 del 17 maggio 2022). Stime del Governo prevedono il coinvolgimento di circa 31,5 milioni di contribuenti, vale a dire oltre la metà dei cittadini italiani.

Il bonus 200 euro è un contributo elargito una tantum a favore di una vasta platea di beneficiari, che analizzeremo nel prossimo paragrafo. In linea generale, l’aiuto spetta a chi nel 2021 ha dichiarato un reddito da lavoro inferiore a 35.000 euro. Per lavoratori autonomi e liberi professionisti il legislatore non ha ancora chiarito né l’ammontare dell’aiuto, né quale sia il limite reddituale. Per i dipendenti pubblici, invece, non si considera il reddito come parametro di riferimento, bensì un criterio contributivo.

Lo scopo di tale intervento è cercare di contrastare l’impennata di prezzi e l’inflazione, causata dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Un inaspettato e improvviso aumento del costo della vita che ha colpito, in particolar modo, le categorie più deboli a basso reddito.

 

Le risorse

Il Governo ha stanziato 2.756 milioni di euro a sostegno del bonus per i soli lavoratori dipendenti, aggiungendo ulteriori 3.544 milioni di euro per le altre categorie. A quanto è dato sapere, tali risorse non dovrebbero portare ad un innalzamento del deficit, ma verranno recuperate grazie all’aumento della tassazione (dal 10% al 25%) degli extra profitti delle società energetiche.

 

A chi spetta il bonus 200 euro?

Secondo le disposizioni del Decreto Aiuti, il contributo è a favore di:

  • lavoratori dipendenti settore privato e pubblico;
  • pensionati;
  • lavoratori stagionali attivi nei settori del turismo e dello spettacolo;
  • lavoratori domestici;
  • lavoratori con contratto di lavoro co.co.co;
  • autonomi e liberi professionisti;
  • beneficiari del Reddito di Cittadinanza;
  • disoccupati.

 

Requisiti per ottenere il bonus 200 euro

Il criterio generale, come abbiamo già anticipato, prevede l’esclusione di coloro che hanno percepito nel 2021 un reddito da lavoro superiore a 35.000 euro. Tuttavia, viste le numerose categorie di beneficiari, il Decreto Aiuti ha stabilito specifici requisiti ed in particolare:

  • lavoratori dipendenti: la condizione non fa riferimento al suddetto limite reddituale, bensì considera i soggetti che hanno beneficiato dell’esonero contributivo IVS dello 0,8%, per almeno una mensilità nei primi 4 mesi del 2022. Lo sconto riguarda la quota contributiva di trattamenti pensionistici di invalidità, vecchiaia e pensione a favore di superstiti del lavoratore. Inoltre, la retribuzione imponibile non può eccedere i 2.692 euro mensili. Pertanto, moltiplicando l’importo massimo per tredici mensilità otteniamo 34.996 euro, ovvero 4 centesimi in meno del limite generale;
  • per i pensionati è richiesto un reddito 2021 ai fini IRPEF inferiore a 35.000 euro. Il soggetto deve risultare residente in Italia e titolare di una pensione o assegno sociale, pensione di invalidità, nonché trattamento di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30/06/2022;
  • per i lavoratori domestici è necessaria la sussistenza di un rapporto di lavoro alla data del 18 maggio 2022;
  • per i lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, il rapporto di lavoro deve risultare attivo alla data del 18 maggio 2022. Al contempo, il soggetto dev’essere iscritto alla Gestione separata e non ad un’altra forma di previdenza obbligatoria e avere un reddito da lavoro inferiore a 35.000 euro per il 2021;
  • i lavoratori intermittenti devono aver fornito prestazioni per almeno 50 giorni e dichiarato un reddito 2021 da lavoro inferiore a 35.000 euro;
  • i lavoratori dello spettacolo devono risultare iscritti al fondo pensione di riferimento, aver versato contributi previdenziali per almeno 50 giorni lavorativi e dichiarato un reddito da lavoro nel 2021 non superiore a 35.000 euro;
  • per soggetti attivi nel settore delle vendite a domicilio, il limite reddituale da lavoro per il 2021 è stato fissato a 5.000 euro. Inoltre, il beneficiario dev’essere titolare di partita IVA e risultare iscritto alla Gestione separata alla data del 18 maggio 2022;
  • lavoratori autonomi che svolgono prestazioni occasionali, ovvero senza l’obbligo di partita IVA, devono risultare titolari di un contratto d’opera ai sensi dell’articolo 2222 del CC. Inoltre, il beneficiario dev’essere iscritto alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022 e aver accreditato almeno un contributo mensile per il 2021;
  • per i disoccupati il diritto al bonus sussiste a seguito del percepimento delle prestazioni NASPI, DIS-COLL o per disoccupazione agricola, relative a giugno 2022.

Per quanto riguarda lavoratori autonomi e liberi professionisti titolari di partita IVA, il Decreto Aiuti ha solo predisposto un fondo dedicato per la copertura del bonus. Tuttavia, non sono ancora stati fissati i requisti d’accesso. Tale compito spetta al Ministero del Lavoro in concerto con il Ministero dell’Economia che dovranno emanare un Decreto legge ad hoc entro 30 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti.

 

Come viene corrisposto il bonus 200 euro?

L’erogazione del bonus 200 euro funziona in modo diverso a seconda della categoria lavorativa del beneficiario. I metodi di fruizione sono i seguenti:

  • direttamente nella busta paga di luglio 2022 per i lavoratori dipendenti;
  • accredito diretto nel cedolino di luglio per i pensionati;
  • aumento dell’indennità di luglio per i percettori di NASPI, DIS-COLL e disoccupazione agricola;
  • aumento del sussidio per chi percepisce il Reddito di Cittadinanza.

Per tutti gli altri beneficiari, (lavoratori autonomi, lavoratori stagionali, lavoratori spettacolo, lavoratori domestici e incaricati vendite a domicilio), l’accredito di 200 euro avverrà solamente dopo aver presentato un’apposita domanda all’INPS. A tal proposito, non è stata ancora resa nota la procedura.

 

Erogazione bonus per lavoratori dipendenti

Il versamento del contributo una tantum a favore dei dipendenti merita un approfondimento. Il soggetto riceve la somma direttamente nella busta paga di luglio, ma il Decreto Aiuti ha definito alcuni dettagli tecnici rilevanti.

Per prima cosa, il dipendente deve dichiarare di non percepire altre forme di indennità. In secondo luogo, al datore di lavoro spetta il compito di controllare gli stipendi del periodo gennaio / aprile 2022 al fine di accertare l’applicazione, in almeno una delle 4 mensilità, dello 0,8 % di sconto sui contributi previdenziali. Se la verifica ha avuto esito positivo, il datore di lavoro dovrà eseguire le seguenti azioni:

  • elargire i 200 euro nella busta paga di luglio;
  • in sede di conguaglio accertare la spettanza del bonus;
  • provvedere a recuperare il contributo versato qualora, in sede di conguaglio, fosse emerso che il beneficiario non ne aveva diritto. In tal caso, il datore di lavoro può predisporre la restituzione in 8 rate di pari importo;
  • recuperare il credito d’imposta maturato attraverso la compensazione fiscale.

Infine, ricordiamo che il bonus 200 euro viene concesso una sola volta anche se il beneficiario svolge più di un lavoro e più buste paga.

   

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