Aumento dei pedaggi autostradali: Tomasi rassicura, saranno moderati…

“Allarme autostrade: sono in arrivo nuovi rincari dei pedaggi! Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, ha confermato che dal 2024 i prezzi aumenteranno ancora. Ma tranquilli, ci ha anche rassicurato: saranno rincari ‘moderati’. E noi lo sappiamo bene cosa significa ‘moderato’: più soldi che escono dal portafoglio, ma ‘con moderazione’!”

rincari autostrade

“Se i pedaggi non fossero già abbastanza cari, non dimentichiamo che in autostrada è aumentato praticamente tutto: la benzina ormai costa più dell’oro liquido, il Telepass è raddoppiato di prezzo e, se vi fermate all’autogrill, preparatevi: un panino vi può costare quasi quanto una cena in trattoria. Insomma, fare un viaggio su strada oggi significa fare i conti non solo con la strada, ma anche con il vostro conto in banca.”

Gli aumenti “moderati” di Tomasi

“Allora, partiamo con la dichiarazione di Roberto Tomasi: pedaggi in aumento, ma solo ‘moderatamente’. Secondo il buon Tomasi, negli ultimi cinque anni gli aumenti sono stati dello 0,85% in media all’anno. Ora, questo può sembrare poco, ma sommando tutti i rincari dal 2018 a oggi, il viaggio in autostrada è diventato una vera e propria maratona finanziaria. E ovviamente, non è che i nostri stipendi sono aumentati in maniera così ‘moderata’!”

“Ma non basta: secondo Tomasi, non dovremmo lamentarci troppo perché, udite udite, i pedaggi italiani sono tra i più economici d’Europa. Ok, Roberto, magari è vero, ma qui ci sentiamo comunque spremuti ogni volta che passiamo dal casello. E a noi, del confronto con gli altri paesi, interessa poco quando ci ritroviamo a sborsare sempre più soldi per le stesse tratte.”

Altroconsumo e l’aumento del 2,2%

“Passiamo ora ai dati che ci interessano davvero, quelli di Altroconsumo. Secondo la loro analisi su 38 tratte autostradali, nel 2023 e 2024 abbiamo avuto un aumento medio del 2,2%. Ma attenzione, sulle tratte più trafficate, quelle usate dai pendolari, l’aumento è stato molto più alto: la Cavenago-Milano Est ha visto un +5,3%, e la Civitavecchia-Roma Sud un +4,7%.”

“Pensate ai poveri pendolari che ogni giorno si fanno queste tratte per andare al lavoro. Ogni mese spendono sempre di più per fare sempre lo stesso tragitto. Loro sì che sono moderati: moderati nella rabbia mentre passano il Telepass vedendo il costo del pedaggio lievitare di mese in mese!”

 Telepass: il “mutuo” per saltare la fila

“Se il pedaggio non fosse abbastanza, il caro Telepass ci ha tirato un altro brutto colpo. Dal 1° luglio 2024, il canone mensile base è passato da 1,83 euro a 3,90 euro. Un bel +113%. Sì, avete capito bene, 113%. Quindi ora paghiamo praticamente il doppio per… non fermarci al casello. Mi sembra un affare imperdibile!”

“Se vi sembra troppo, sappiate che esistono alternative come UnipolMove, che ha costi più contenuti. Certo, non ha tutte le comodità del Telepass, ma almeno vi aiuta a non farvi venire l’infarto ogni volta che arriva la bolletta del pedaggio.”

 

Autogrill: benvenuti nell’alta cucina a prezzi stellati

“Ma il vero salasso arriva quando vi fermate all’autogrill. Pensate di fare una pausa per un panino e una bibita? Preparatevi a svuotare il portafoglio. Partiamo con il panino: secondo i dati di Osservaprezzi di aprile 2024, in autogrill un panino costa in media 7 euro, contro i 4,20 euro di un normale bar. Facciamo i conti: è un 70% in più! Praticamente, in autostrada state pagando un affitto per un panino.”

“Non va meglio se volete fare colazione. Un cappuccino in autogrill vi costa in media 1,84 euro, contro gli 1,64 euro che paghereste al bar sotto casa. La brioche? 1,72 euro, che è un bel 26% in più rispetto ai normali 1,57 euro. E se siete fan del caffè espresso, sappiate che in autogrill vi costa 1,35 euro, mentre al bar lo pagate in media 1,17 euro. Anche qui, un bel +14%.”

“E parliamo dell’acqua, un bene primario. Se volete una bottiglia d’acqua da mezzo litro in autostrada, pagherete 3,16 euro al litro, mentre al supermercato costa circa 0,67 euro. Siamo su un aumento del 372%! Non serve essere economisti per capire che qualcosa non torna. E se pensate che con le bibite gassate andrà meglio, mi dispiace deludervi: una bottiglia o lattina da 450 ml vi può costare circa 8 euro al litro, contro l’1,40 euro al supermercato. Un furto? Forse, ma almeno è un furto gassato!”

“E per chi ha bisogno di energia extra, ecco gli energy drink. Qui siamo sui 13,57 euro al litro. Ma se vi piacciono i formati piccoli, tipo la Red Bull da 250 ml, sappiate che arriva a costare 16 euro al litro. A questo punto, meglio un doppio caffè e una pausa di meditazione, che vi costa molto meno!”

“Infine, chi vuole rinfrescarsi con un bel gelato pagherà in media 3 euro per uno stecco o un cono. Ma attenzione, al chilo, i gelati confezionati in autostrada arrivano a costare più di 50 euro. Praticamente, state pagando il gelato come fosse caviale!”

Il confronto con il passato: Milano-Bologna, oggi e 5 anni fa

“Facciamo due conti e vediamo come è cambiato il costo di un semplice viaggio in autostrada nel giro di cinque anni. Prendiamo una tratta classica, Milano-Bologna. Nel 2018, tra pedaggio, benzina e una sosta all’autogrill, il viaggio costava circa 40 euro. Oggi? Con l’aumento dei pedaggi, la benzina che è quasi a 2 euro al litro, il panino a prezzo da gioielleria e il Telepass che raddoppia, il costo è schizzato a più di 60 euro. Il tutto senza includere i ‘costi emotivi’ di vedere il vostro conto corrente svuotarsi durante la sosta.”

 

Conclusione

“Insomma, cari viaggiatori dell’autostrada, il quadro è chiaro: viaggiare oggi è diventato un lusso. Tra pedaggi in costante aumento, benzina che sembra essere estratta direttamente dalla luna, un Telepass che ti fa rimpiangere le file al casello e autogrill che vendono panini al prezzo di una cena stellata, il nostro caro vecchio viaggio in auto non è più quello di una volta.”

“Se vi sentite più leggeri dopo un viaggio in autostrada… tranquilli, non è per la velocità, ma per il portafoglio che si svuota a ogni sosta. E pensare che ci dicono che questi rincari sono ‘moderati’! Ora, mi chiedo: se questo è ‘moderato’, non voglio nemmeno immaginare cosa ci aspetta nei prossimi anni.”

“Ma, c’è una soluzione: pianificare bene il viaggio! Evitate di trovarvi in autostrada nelle ore di pranzo, oppure portatevi dietro una bella borsa frigo con panini e bevande. Così risparmiate sul salasso dell’autogrill. E se non volete pagare il caffè come fosse oro liquido, portatevi dietro un bel thermos. Vi assicuro che la sosta sarà molto meno dolorosa (almeno per il portafoglio).”

“Per chi, come molti di noi, non può fare a meno delle autostrade, i consigli sono sempre quelli: organizzatevi bene prima del viaggio, fate scorta di snack e acqua da casa, e se proprio dovete fermarvi all’autogrill, preparatevi psicologicamente (e finanziariamente). E, se tutto il resto fallisce, ricordate che c’è sempre la vecchia, cara statale: ci metterete il doppio del tempo, ma almeno non dovrete ipotecare la casa per un viaggio di 200 km.”

“Detto questo, fatemi sapere nei commenti quanto vi costano oggi i vostri viaggi in autostrada e quali strategie usate per sopravvivere a questi aumenti. Magari possiamo fare una raccolta fondi per comprarci tutti un panino all’autogrill!”

   

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